DIECI

96 6 0
                                    

Non importa quante volte ho spiegato cosa fosse la RCP ai miei amici maghi, non capivano ancora del tutto cosa avevo fatto per salvare Francesco e perché avevo dovuto baciarlo per farlo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Non importa quante volte ho spiegato cosa fosse la RCP ai miei amici maghi, non capivano ancora del tutto cosa avevo fatto per salvare Francesco e perché avevo dovuto baciarlo per farlo.

Le voci circolarono rapidamente nella scuola. Giuliano non sopportava più di starmi vicino, quindi non dovevo preoccuparmi che mi infastidisse.  Avevo saputo da Lorenzo che si era precipitato al molo quando aveva visto Simonetta uscire dall'acqua.  Non me.  Non sapevo più perché si prendesse gioco del fatto che gli piacessi ancora.  Era ovvio che non gli piacevo. 

Evitai in tutti i modi Francesco, e ci riuscii abbastanza.  E lui ha rispettato il mio desiderio di stargli distante e non ha cercato di interagire.

E' arrivato il giorno della sfida finale e, con mia grande sorpresa, sono in coppia con  Francesco per iniziare la sfida.  Il che non ha assolutamente senso.  Sono il campione peggiore.

Non ci è stato fornito alcun suggerimento per l'ultima prova, ma diventa subito evidente che cosa avremmo dovuto fare.  Le alte siepi con quattro ingressi possono essere solo una cosa.  Un labirinto. 

Crouch spiega che la coppa Tremaghi è nascosta all'interno.  Il primo a trovarla e ad afferrarla avrebbe vinto.  Avremmo dovuto affrontare alcuni ostacoli all'interno del labirinto, e se avremmo bisogno di assistenza, dobbiamo solo lanciare delle scintille rosse con le nostre bacchette. 

Al suono del cannone Francesco ed io siamo i primi ad entrare. Lo guardo un'ultima volta prima che entrambi scompariamo in direzioni opposte. Tutto intorno diventa nero. La musica si ferma. Le siepi si chiudono alle mie spalle.

Sono completamente sola.

Proprio come con l'ultima prova, non ho alcuna speranza di utilizzare una strategia vincente, quindi scelgo arbitrariamente le svolte e spero di non incartarmi troppo.  La chiave per sopravvivere a questo compito finale è la pazienza. Posso girovagare evitando gli ostacoli finché qualcuno non vincerà la partita e potrò tornare al mio caldo letto nei dormitori dei Tassorosso.  Non c'è piano migliore.

Un urlo lacerante rompe il silenzio. 

Giro la testa in quella direzione, sapendo che quello è l'urlo di Fleur, ma non  ho modo di sapere se è realmente lei o se è soloun trucco.  Anche se fosse davvero lei, non ho modo di aiutarla.  Dovrebbe ricordarsi di lanciare scintille rosse. 

Arrivo a un vicolo cieco e mi volto per tornare indietro da dove sono venuta, ma non sono più sicura da quale parte fossi venuta.  Sperando di non aver scelto la stessa svolta di prima, giro intorno a una siepe e mi dirigo verso quello che penso sia ul nord.

Dei passi scricchiolano nell'erba dietro di me.  Mi blocco, preoccupata che sia una creatura orribile venuta a prendermi come aveva fatto con Fleur. 

Mi volto di scatto impugnando la bacchetta. 

"Hey, piano!"  Dice Francesco.  "Sono solo io." 

"Francesco?" 

"Ti spiace se ti accompagno?"  chiede. 

"Io- voglio dire- Se- Se vuoi."  Le parole sembrano fermarsi in gola e la mia lingua e le mie labbra smettono di lavorare per formarle. 

"Grazie." Fa qualche passo in più per mettersi accanto a me.  "Sembra che tu te la stia cavando con queste prove, quindi ho pensato di avere maggiori possibilità seguendoti." 

Mentre camminimo scelgo una svolta casuale, e mormoro: "Non ne sono così sicura."

Francesco si acciga vedendo la svolta che abbiamo appena preso.  "Stai decidendo man mano che procedi, vero?" 

"Sì." 

Lui sospira. 

"Pensavo che non avesse senso che tu avessi trovato la città così in fretta nell'ultima prova. Non aveva nemmeno senso che tu avevi accidentalmente scoperto il messaggio nell'uovo. O che tu sia persino finita in questo torneo."

Mentre lo dice ad alta voce, mi rendo conto di quanto tutto ciò sembra davvero strano.  Mi fa venire la pelle d'oca.  "Non pensi ... Non pensi che ci sia qualcuno dietro a tutto questo, vero?" 

"Stavo per chiederti la stessa cosa.

Mi strofino le mani su e giù per le braccia per riscaldarmi dal freddo.  "Non so perché il mio nome sia uscito dal calice dopo il tuo. Non so nemmeno perché sono durata così a lungo nei torneo. Niente di tutto ciò ha senso per me." 

"Crouch e Silente parlano del calice come se potesse essere il suo volere. Come se prendesse le decisioni per il torneo da solo. Forse ti voleva qui."  Il suono profondo della sua voce mi fa contorcere lo stomaco dal piacere, ma feccio finta di non accorgermene. 

"Forse .." Il brivido si intensifica al solo pensiero che un vecchio calice stesse decidendo il mio destino.  Proprio come il cappello di parlante. Non ho una bella sensazione a riguardo di oggetti inanimati, ma in qualche modo viventi, che decidono il futuro. 

Scelgo un'altra svolta, e siamo accolti da un altro campione alla fine del vicolo.  Viktor Krum. Rimane insolitamente immobile, gli occhi fissi su di noi, che però sembrano guardare attraverso di noi più che a noi.

"Cosa cos'ha che non va ?"  Sussurro.

Anche Francesco deve aver capito che qualcosa non va, perché estrae la bacchetta.  Mentre si avvicina, si mette tra me e Viktor gridando: "Krum. Siamo solo di passaggio".

  Lentamente, come in un film dell'orrore, la testa di Viktor si volta mentre nessun'altra parte del suo corpo si muove.  Più ci avvicinimo, più i suoi occhi appaiono vitrei.

"Penso che sia sotto incantesimo-"

La mano di Viktor si contrae violentemente, e uno scoppio di luce esce dalla sua bacchetta. 

Per fortuna Francesco è veloce e si aspettava che succedesse qualcosa.  Con un movimento del polso, devia l'incantesimo.

Sussulto e sfreccio lungo la fila di siepi più vicina per evitare di essere colpito da un incantesimo.  Ne segue un duello, ed entrambi i giovani sono letalmente abili a lanciare incantesimi rapidi e non verbali. 

Sbircio esitante, e vedo come vengono lanciati un incantesimo dopo l'altro.  Francesco resiste, ma Viktor si ferma.  Nel suo stato stregato, è un po 'più lento, più rigido nei movimenti.  Francesco lancia un'ultimo incantesimo che colpisce Viktor al petto.  Il campione di Durmstrang fa un volo prima di rotolare sull'erba fino a fermarsi inconsciente. 

Sto per uscire e riunirmi a Francesco quando un vento squarcia il labirinto e le siepi iniziano a muoversi.  Faccio l'errore di alzare lo sguardo piuttosto che correre verso Francesco, e quando guardo di nuovo in basso il percorso verso di lui è bloccato da una fitta siepe.

"Francesco!" Urlo mentre cerco di infilare il braccio nella siepe con la speranza di farcela.  Ma il muro è impenetrabile.  I rampicanti serpeggiano intorno al mio braccio, mi libero il braccio più velocemente che posso.  Le liane affamate si scatenano, cercando di nuovo di afferrarmi. Mi volto e inizio a correre.

____________________________________

Parole: 1095

Champion of the Heart || Francesco PazziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora