Capitolo 1

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La sveglia suona e Violet, la nostra domestica, mi chiama.

<Vanessa Amber! Vieni giù! Ti aspetta il primo giorno di scuola qui nella tua nuova Scuola di Los Angeles!>

Scendo dal letto, mi stiracchio, apro la finestra e assaporo l'aria losangelina di Los Angeles. Mi sono appena trasferita qui con tutta la mia famiglia, mio padre Trevor George Charles Collins, che è un uomo ricchissimo, il più ricco di New York e forse anche di New Jersey, la sua odiosa compagna Rose Miranda, mio fratello maggiore Caleb Dallas, ed il mio dolcissimo fratellino minore Josh.

Entro nel mio bagno personale e faccio una lunga doccia e mi preparo accuratamente con un outfit adatto a una ragazza come me che fa il suo primo giorno in una scuola di Los Angeles. Scendo e trovo mio fratello maggiore che sta già terminando la colazione, io mi getto sul cibo e mangio fino a scoppiare ma fortunatamente ho il metabolismo veloce e non ingrasso mai, non è colpa mia se sono molto in forma e non sembro sedicenne ma diciottenne e non è nemmeno colpa mia se ho questi meravigliosi occhi color smeraldo e questo seno florido e nemmeno un sedere che tutti guardano.

Non fraintendetemi, io sono una ragazza semplice, mi piace fare shopping, riuscire bene in molti sport, fare surf ed essere stata capitano delle cheerleader nella mia scuola di New York, ma non sto a dilungarmi, sappiate che sono una ragazza semplice.

<Ti accompagno a scuola?> mi chiede il mio fratellone, lo bacio su una guancia e gli dico <no, vado da sola, sai che ho la moto>

<Ah, è vero, me ne ero dimenticato, fai la brava che le strade di Los Angeles sono nuove per te>

Finisco la colazione e sto per uscire, saluto mio padre che è pronto per partire per il lavoro e mi dice <Vanessa Amber devi scusarmi se te lo dico solo ora ma starò via una settimana assieme a Rose Miranda per affari e quindi comportati bene, so che sei una bravissima ragazza, rispettosa e che vai benissimo a scuola, ma lo dico perchè volevo solo farti sapere che in casa non ci saranno adulti per una settimana, ma so che tu non inviterai nessuno e la settimana filerà liscia proprio come dovrebbe>

Lo bacio su una guancia ed esco con il mio giubbotto di pelle, incrocio Rose Miranda che, sprezzante, mi dice <Vanessa Amber, una signorina a modo non dovrebbe vestirsi con un giubbotto di pelle simile e non dovrebbe guidare una moto>

Io le rispondo facendole tutti e due i medi e una linguaccia, salgo in sella e sgommo via per le strade di Los Angeles, corro talmente tanto che arrivo prima di mio fratello, che così può accompagnarmi oltre i cancelli.

<Vanessa Amber, stai attenta mi raccomando, qui a Los Angeles non è come a New York, non ti conoscono bene e dovresti comportarti come una brava ragazza, tieni a freno in tuo essere profondamente bad girl, è un consiglio da bravo fratello maggiore molto figo, scusami, devo limonare con una ragazza, ora>

E si stacca per avvinghiarsi ad una rossa, appoggiandosi agli armadietti.

Oh, come lo invidio! Io non ho mai trovato un amore vero, sono sempre stata sfortunata e non penso che i miei occhi, la mia splendida capigliatura, il mio seno ed il mio Lato B da urlo servano a qualcosa per cercare il vero amore...

Apro il mio armadietto, appoggio i libri e di fianco a me sento una voce molto timida.

<Ehi, ciao>

C'è una ragazza dolcissima con gli occhiali cerchiati d'oro, alta più o meno come me e vestita come Violetta, che mi guarda stringendo i libri.

<Ciao, sono Vanessa Amber>

<Ciao, sono Lily, non volevo disturbarti ma hai l'armadietto proprio affianco al mio e vedendo i libri forse siamo nello stesso corso. Scusami, sai, non ho molti amici e anzi, a ben vedere vengo sempre molto bullizzata da tutti quelli della squadra di football, e quelli della squadra di basket, e anche quelli della squadra di lacrosse. E anche un paio di quelli del club degli scacchi. Mi domandavo se potessi essere mia amica>

Trash Love - Teenfiction interattivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora