Una fotografia
Severus Piton, il professore di pozioni della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, si trovava nel suo salottino privato a leggere. Solitamente avrebbe preferito passare i pomeriggi liberi in disparte nella sala professori ma da quando Dolores Umbridge era entrata a far parte del corpo insegnati preferiva evitare di frequentare gli spazi comuni. In realtà non stava proprio leggendo, sfogliava un vecchio libro babbano che non aveva mai finito e che non toccava da anni. Lo aveva iniziato a leggere nell'autunno del 1981 ma l'aveva dovuto abbandonare, erano successe troppe cose in quel periodo e non era proprio il caso di leggere. Il Signore oscuro era caduto e lui aveva subito le conseguenze del più grande errore della sua vita. Sfogliava il volume distrattamente, cercando di ricordare dove era arrivato a leggere tanti anni prima quando qualcosa cadde dalle pagine. Sembrava un pezzetto di carta ingiallita. L'uomo lo raccolse da terra e si rese conto che era la fotografia di un neonato paffuto con un ricciolo di capelli neri e gli occhi color nocciola. Severus rimase immobile e confuso per un momento. Perché mai avrebbe dovuto avere la foto di un bambino? Lui non aveva figli e l'unico bambino con cui avesse mai avuto a che fare, Draco Malfoy, era stato decisamente diverso da neonato. Ancora con la foto in mano, in un lampo, gli tornò in mente un ricordo dimenticato, uno di quegli avvenimenti così improbabili da sembrare inventati col passare del tempo. Con le mani che tremavano girò la fotografia e lesse le poche righe scritte con inchiostro azzurro sul retro:
"Caro amico, ti presento mio figlio, Harry. Spero che un giorno tu possa incontrarlo di persona. Con affetto, Lily"
Aveva ignorato il messaggio quando l'aveva ricevuto tanti anni prima, faceva troppo male. Lui e Lily facevano parte di due mondi diversi in quel periodo. Tuttavia, nonostante tutto, non aveva gettato la fotografia. L'uomo sfiorò il testo con l'indice: gli mancava la sua amica, l'unica amica che avesse mai avuto, l'unica persona che si fosse mai interessata a lui. E adesso era troppo tardi, lei non c'era più ed era tutta colpa sua. Però qualcosa non quadrava, quella foto non lo convinceva. Perché non aveva riconosciuto Harry Potter in quell'immagine? Dopotutto, lo vedeva tutti i giorni per nove mesi l'anno. La grafia era sicuramente quella di Lily, riconosceva le "elle" svolazzanti e le "p" aguzze. Severus girò nuovamente la fotografia e riguardò il neonato. Era una foto babbana, non si muoveva, era un po' ingiallita ma non aveva nulla speciale. Era un normalissimo neonato. Poi capì. Harry Potter aveva qualcosa, qualcosa che gli aveva permesso di riconoscerlo quattro anni prima quando l'aveva visto per la prima volta durante lo smistamento. Harry Potter aveva gli stessi occhi verdi e brillanti di sua madre. Ma allora perché il neonato nella foto aveva gli occhi castani?
Un dubbio inizio a insinuarsi nella mente del professore ma questi lo ricaccio indietro. I bambini cambiano crescendo, non si può pretendere di riconoscere un adolescente da una foto di quando era neonato. I bambini mutano spesso colore degli occhi e dei capelli. Eppure, il dubbio era ancora lì. Si, i bambini cambiano il colore degli occhi, da chiari a scuri ma non da scuri a chiari. Lui stesso era nato con gli occhi azzurri da quel che ricordava dai racconti della madre ma non era sicuro che potesse succedere il contrario. Avevano iniziato a tremargli anche le gambe. Albus Silente gli aveva raccontato di quando aveva portato il bambino dagli zii (lo ricordava bene perché era stato assolutamente contrario a quella scelta) ed era sicuro che il preside gli avesse parlato di occhi verdi. E allora perché Harry Potter aveva gli occhi color nocciola in quella foto?
Era possibile che il suo dubbio fosse fondato? Era possibile che fosse successo qualcosa di così terribile a quel bambino? E se così fosse, era ancora in tempo per fare qualcosa? Doveva assolutamente parlare con qualcuno che aveva visto il bambino di persona molti anni prima.
Severus Piton si alzò di scatto dalla poltrona, mise la foto in tasca e, senza nemmeno indossare il mantello, uscì dalla stanza diretto verso il punto più vicino per smaterializzarsi.
STAI LEGGENDO
Tornerai da me
FanfictionSfogliava il volume distrattamente, cercando di ricordare dove era arrivato a leggere tanti anni prima quando qualcosa cadde dalle pagine. Sembrava un pezzetto di carta ingiallita. L'uomo lo raccolse da terra e si rese conto che era la fotografia di...