Capitolo 49

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Quando Jimin vide Jungkook piangere sull'asfalto si allarmò, corse verso di lui e lo abbracciò forte. La cosa che però lo fece stupire maggiormente fu che l'amico cercava di staccarsi dall'abbraccio tranquillizzandolo dicendo che non stava piangendo. Jimin non era scemo e vedeva che le guance di Jungkook continuavano ad essere rigate da grosse lacrime che parevano non volersi fermare eppure il sorriso tranquillo e sereno del minore lo scossero a tal punto da credere alle sue parole. Si rialzarono e Jungkook cominciò a parlargli come se non fosse successo nulla, ovviamente il maggiore non riusciva a seguirlo perché troppo confuso dalla situazione assurda e strana che gli era appena accaduta.

Quella sera Taehyung non pianse, non più. Aveva finito tutte le lacrime in corpo e per distrarsi decise di andare in una discoteca a divertirsi come hai vecchi tempi, ne avrebbe anche approfittato per farsi qualche gruzzoletto da usare in alcol e droghe.

Entrò in un locale che era ben nascosto dai passanti e frequentato da molti ragazzi che volevano rilassarsi dopo le stancanti giornate da universitari e liceali, un locale alla mano che nascondeva tanta di quella merda di qualità che persino la polizia non avrebbe fatto nulla pur di provarla. Su dei divanetti Taehyung notò Hoseok e Namjoon che faceevano le loro vendite e Seokjin occupatissimo a cercare delle cose al computer, riconobbe anche alcuni ex compagni di classe che vomitavano in ogni angolo della sala o che scopavano nei posti più appartati, Yoongi che parlava in un tavolo molto lontano con un ragazzo un po' strano dalla faccia scarabocchiata da tatuaggi e decorata da piercing e Jimin ad un bancone che beveva con.Jungkook?

Taehyung decise di ignorarlo, non era venuto a rovinarsi la serata ma bensì per divertirsi un po' come non faceva oramai da tempo. Prese un intera bottiglia di vodka dal bancone e poi si mise a berla mentre ballava e cercava con gli occhi una preda che lo soddisfacesse. A guardarlo e a bramarlo erano in moltissimi, era sempre stato così. Non esisteva essere umano che non riuscisse ad ammaliare, donna che non volesse farsi scopare da lui e uomo a cui si alzava il cazzo al solo incrociare il suo sguardo. Taehyung era un angelo del sesso, un diavolo della lussuria e dell'erotismo, possedeva la bellezza di una divinità e la fame di un lupo.

Il ragazzo però non era soddisfatto, lui quella sera avrebbe voluto fare una scopata decente e tutti quelli che lo bramavano non erano il ripasso di un esperienza già fatta, voleva di più, molto di più!

Taehyung notò in un tavolo un ragazzo tutto solo, vestito con camicia e pantaloni ben stirati, che beveva una birra in solitudine. Cominciò ad avvicinarsi un po' barcollante perché in poco tempo aveva già finito l'intera bottiglia, che aveva abbandonato da qualche parte, e si accese una sigaretta aumentando il giramento di testa. Si sedette e gli occhi della preda di Taehyung caddero su di lui.

-Vai via ragazzino, puzzi di alcol-

-Ma finiscila! Qui tutto puzza di alcol e di merda ancora peggiore, se vuoi mandarmi via trova una scusa convincente-

Il ragazzo sorrise per poi bere un lungo sorso.

-Senti, non ho le capacità mentali al momento per approcciarti quindi andrò dritto al punto! Sei un gran figo e io voglio scopare, possiamo metterci d'accordo?-

L'altro arrossì di colpo coprendosi la bocca e guardando altrove, era chiaramente in imbarazzo ma a Taehyung non importava. Si avvicinò e lo tirò per la cravatta avvicinando il viso al suo.

-Non sono così disperato da pregarti di farlo ma sappi che ti stai perdendo un gran divertimento-

-Scusate eventuali orrori e il capitolo fa un po' cacare ma sono intrappolata da verifiche e interrogazioni quindi sappiate che mi sono impegnata! BACIIIIII<3

My first real love &lt;3 |taekook / yoomin | Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora