Nella polvere due perle brillavano,
erano tristi occhi di porcellana,
che il viso candido abitavano,
di una bianca bambola inumana.
"Essere solo uno sporco fantoccio"
la povera bambola questo pensava
e rimanendo in un tale malconcio
una tetra forza in lei aumentava.
Alimentata dal disagio provato,
l'oscura entità si perfezionava,
del corpo latteo da lei abitato
gli immobili arti ora guidava.
Pian piano issandosi sulle scarpette,
un passo avanti la bambola fece,
dando forma a leggiadre piroette
ora il suo cuore non è più pece.
Instancabile ormai diventata
avrebbe volteggiato per l'eternità,
così l'emozione mai palesata,
avrebbe alfine trovato libertà.
Ma di quella danza tanto spensierata
il nero spirito era indisposto,
se la bambola si fosse frantumata,
alla luce sarebbe stato esposto.
Ormai seccato dall'audace ballo,
alla bambola i lievi arti bloccò,
nemmeno il tempo per l'ultimo salto,
che a terra il docile corpo cascò.
L'inerte bambola aveva compreso,
bastava un intenso desiderio
e il corpo da lei sarebbe dipeso.
È l'ora di sollevare il sipario,
lo spettro negativo da lei creato
in determinazione è tramutato.
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La Bambola Ballerina
PoetryBreve filastrocca che racconta la storia di una bambola che, grazie al suo grande disagio, riuscirà a ballare.