Capitolo 3

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La spiaggia era particolarmente bella vista da lassù.

La scogliera c'era sempre stata per Carlotta , perché era lì dove lei se ne andava quando il mondo emarginava la sua esistenza .

Era lì che era andata appena atterrata con l'aereo mentre il ragazzo si riprendeva dalla serata precedente.

La felpa nera ricopriva la sua testa bionda e il senso di nausea era sempre più forte , ma la sua rabbia si sfogava tirando il suo anellino nero ,posto sul labbro inferiore .

"Troiette." diceva tra sè e sè Luke mentre osservava delle ragazze sdraiate in spiaggia .

"Una birra." Ordinò Luke al barista.

"Diamine Hemmings sono solo le 10 di mattina stai diventando un cazzo di alcolizzato " giudicò il barista sapendo che aveva ragione .

Era fresca nella sua gola mentre i ricordi venivano affondati.

A Luke non piaceva essere sobrio , c'era troppo dolore nella sua vita reale era per questo che lui si rinchiudeva nel suo mondo grazie all'aiuto di qualcosa , ma ben presto si sarebbe costruito il suo mondo grazie a qualcuno.

Le scarpe non facevano per lui , difatti se le tolse subito . I graffi sotto i talloni dei suoi piedi si facevano più profondi mentre un po' di sangue fuoriusciva da essi .

Perché Luke nella sua ignoranza non sapeva o non si ricordava che per arrivare al culmine della scogliera c'era un passaggio anteriore .

Un bambino. È in questo che si era trasformato Luke quando raggiunse la Cima . Troppi ricordi .

Dolore .

Troppo dolore , era questo che causava Luke , e anche ciò che provava Luke .

Se ne stava lì con una canna in mano mentre i suoi occhi si confondevano con il mare . Si sentiva male .

Fuori e Dentro . Troppo fumo e alcool nel corpo di un ragazzo che ha solo 19 anni . Ma Luke non aveva 19 anni , lui era cresciuto , era dovuto crescere , lo avevano fatto crescere .

La meschina vita si divertiva a prendersi gioco di lui .

Si addormentò lì sdraiato sulla roccia dura . Ma lui era più duro anche di essa.

Le lacrime passarono sul viso dei ragazzi giovani , non erano nello stesso posto , non erano connessi , non erano loro , ma erano tutti e due rovinati a causa degli errori degli altri e loro avevano commesso ancora più errori.

La camicia di Carlotta veniva bagnata dalle sue gocce di dolore .Lei guidava scappando dal tempo . Stava tornando dove era stata questa mattina . La scogliera .

"Dove cazzo sono ? " diceva Luke guardandosi attorno e effettivamente non si ricordava davvero dov'era .

Era buio ."Non può essere buio" pensava Luke ma non aveva ancora capito che si era addormentato sulla scogliera , nei minuti che il tempo se ne andava .

Calciava qua e là dei sassolini mentre il sentiero si avvicinava sempre più alla cima della scogliera . Carlotta . Era lei che stava andando lì sopra , non sapendo cosa avrebbe trovato però la scogliera le dava sicurezza .

Stava riprendendo conoscenza , mentre prendeva la felpa che gli aveva fatto da cuscino , non se la mise rimase a torso nudo .

Si era finalmente accorto che c'era un dannatissimo sentiero , o meglio aveva dovuto accorgersene dati i mancati graffi procuratosi prima .

Un casino di roba nera ricopriva la parte inferiore agli occhi del bel viso di Carlotta , ma lei con passo svelto si avvicinava sempre più al pericolo.

Un certo Luke Hemmings con passo decisamente più lento ma pericoloso ,stava andando nella sua stessa direzione solo con un verso differente .

I singhiozzi di Carlotta si fecero più forti , il dolore stava crepando il suo petto perché aveva finalmente scoperto la verità che da tempo gli nascondevano .

I pensieri divennero offuscati quando la ragazza vide un'ombra sulla scogliera .Mai nessuno . Mai nessuno in 19 anni .Mai nessuno ci era venuto .
Solo un ...

"Luke ?"
"C-Carlotta?"

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È un tantinello corto ma ho già scritto il 4 capitolo per cui arriva subito . È il capitolo più importante ma io lo definisco di passaggio dopo tutto ciò che avverrà dopo ....🍔ciaoooo🍔

Dover||Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora