Capitolo 78.

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Finalmente dopo sei lunghe ore,la campanella della scuola suona,avvertendoci tutti,che la giornata scolastica finisce qui.
Sono davvero stressata in questo periodo,la scuola è cominciata da poco ma è già previsto un lungo anno pesante,che dovrò portare sulle spalle.

L'unica cosa che dovrò fare,per nove mesi,sarà impegnarmi per il diploma e poi,sarò finalmente libera e potrò realizzare tutti i miei sogni.

"Vieni da me?" mi chiede Laura,la mia compagna di banco.
Abbiamo legato tantissimo,in sole due settimane.

"Sì certo,devo avvisare mia madre prima" le dico.

Appena usciamo da scuola,la prima cosa che faccio è prendere il telefono e dopo aver avvertito mia madre,che pranzo fuori ,mi dirigo insieme alla mia amica,a casa sua.

"Allora,perché non mi parli un po' di te?" mi chiede,mentre camminiamo a piedi.

"Non c'è molto da sapere su di me" in realtà sì,però non mi va di parlare della mia vita.

"Ce l'hai un fidanzato o sei la solita verginella?" scherza ridendo lei.

"Non sono una verginella e no,non ce l'ho un ragazzo" le dico.

"Però ce l'avevi" dice ed io annuisco,ovviamente.

"Da quando non state più insieme?" mi chiede.
Potrà sembrare impicciona,ma la verità è che non lo è,sa solo essere molto curiosa quando vuole.

"Da nove mesi" dico abbassando lo sguardo.
Mi manca tremendamente.

"Cosa?! In tutto questo tempo avreste potuto fare un bambino" ridacchia,scherzandoci su.
Ma la verità è che a me non va di scherzare su questo,dato che l'argomento mi fa ancora tanto male.

'Già,peccato che un bambino l'abbia fatto con un'altra' vorrei tanto dire,ma mi limito a ridacchiare insieme a lei.

"Sei ancora innamorata di lui?" chiede d'un tratto,dopo svariati minuti di silenzio.

Al suono di questa frase,il mio cuore si blocca.
Sono ancora innamorata di Edoardo.

"Sì" ammetto.
Lo amo ancora,lo amo da morire.

"Mi dispiace,vedrai che supererai il momento" mi dice accarezzandomi la spalla,mentre continuiamo a camminare.

"Ti va se cambiamo discorso?" le chiedo gentilmente per paura di sembrare troppo scortese.

"Oh sì certo,scusami" si dispiace lei ed io le sorrido,per farle capire che non deve sentirsi il colpa,per aver toccato questo tasto.

La verità,è che questa ferita non si è mai chiusa, penso ancora ad Edoardo ,come se non fosse già passato troppo tempo.
Non faccio altro che pensare da giorni,che tra poco,avrà fra le braccia suo figlio,o sua figlia.
Saranno una bellissima famiglia,quando nascerà,se non è già nato,e, sono sicura che Edoardo sarà un ottimo padre.

Sono contenta per lui,anche se avrei immaginato un futuro diverso,anche se avrei voluto che lui fosse il padre dei miei figli,non dei figli di un'altra ragazza.

Non lo vedo da quella sera,ho ancora la scena impressa nella mentre,la scena a cui penso ogni giorno.

"Solo un bacio,un ultimo bacio" dice accarezzandomi il viso.

"Ci facciamo solo male entrambi,basta" dico e lui annuisce.

"È davvero finita?" dice piangendo.

"Sì".

Mi trovo spesso a chiedermi,ogni giorno,se lui pensa ancora a me,a noi due e a tutto quello che abbiamo fatto insieme.
Se gli manco,come lui manca a me e se mi ama ancora,come io amo ancora lui,nonostante tutto il dolore che mi ha provocato.

"Alida,ci sei?" mi chiede Laura,facendomi distogliere dai pensieri.

"Sì,scusa.Dicevi?" chiedo.

"Ti stavo chiedendo se sta sera avessi intenzione di andare a bere qualcosa" mi dice.

"Oh,mi dispiace rifiutare,ma oggi dovrò rivedere una mia amica dopo tanto tempo,ti va se facciamo domani?" le dico dispiaciuta e lei annuisce sorridendo.

Finalmente oggi Nad,esce dal carcere ed io non potrei esserne più felice.
Torneremo ad essere,le amiche più stupide di tutta Napoli.
Non vedo l'ora di rivederla.

"Voglio farti conoscere mia sorella,diventerete sicuramente delle ottime amiche" mi sorride lei ed io annuisco,sorridendole a mia volta.

Sono felice di conoscere così tante nuove persone,mi piace un sacco fare amicizia con gente nuova.

"Siamo arrivate" mi avverte lei ed io per poco non mi strozzo con la saliva.

Mi trovo davanti ad una villa enorme,con un giardino ed una piscina che non finiscono mai.

"Vieni,non fare la timida" mi incita ad entrare in casa,Laura ed io la seguo ed insieme,arriviamo nell'enorme cucina.

"Mamma,lei è Alida" mi presenta a sua madre.

"Salve" la saluto imbarazzata.

"Ciao Alida,io sono Monica" dice con un sorriso splendente,è davvero bella.

"Spero ti piaccia la carbonara" mi dice lei.
Eccome se mi piace.

"Sì,certo" la tranquillizzo.

"Dai vieni,ti faccio vedere camera mia" dice Laura super eccitata,mentre mi tira dal polso,salendo velocemente le scale quasi facendomi cadere.

Appena entriamo in camera sua,i miei occhi s'incantano.
Ho sempre desiderato una camera del genere,sembra la camera di una principessa.

È tutta rosa ed ha una grande cabina armadio del medesimo colore.
Sembra di stare in un film Disney.

"Come ti vesti domani?" mi chiede andandosi a sedere sul letto,incitandomi a seguire le sue mosse.

"Oh,non lo so. Credo con un semplice jeans ed una maglietta" le dico.

"Cosa?No,non ci siamo proprio.Domani alle sedici del pomeriggio vieni qui e ti presto qualcosa di mio" dice,lei è fissata con l'outfit,se non è vestita perfettamente,non esce di casa.

"Senti e tua sorella?" le chiedo curiosa.

"Oh,lei non abita qui,ma con il suo ragazzo,arriverà tra poco" mi dice ed io annuisco.

"Ti va di dare un occhiata ai miei vestiti e darmi un consiglio per domani,mentre aspettiamo che il pranzo sia pronto?" mi chiede ed io annuisco,alzandomi dal letto.

A farmi balzare è una porta che sbatte violentemente.

"Ragazze,a tavola!" urla la mamma di Laura.
Sarà sicuramente arrivata tua sorella.

"Spostiamo direttamente a domani" dice lei ed io annuisco seguendola in cucina.

"Lei è mia sorella e lui è mio cognato-me li presenta- Lei è Alida,una mia amica" alla vista di quei due volti,mi pietrifico sul posto.

"Edoardo.."

Piccoli delinquenti//E.C.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora