Il ritmo del nostro amore

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Poso la mano destra sul tuo petto, esattamente sopra il tuo cuore.

Sorrido e tu mi stringi a te, posando le tue possenti mani sui miei fianchi.

Provo a essere seria e fare la sostenuta, ma non mi riesce bene. Non con te, almeno.

Guardi i miei occhi e poi le mie labbra, per tornare ai miei occhi e ancora alle mie labbra.

Alla fine decidi di guardarmi negli occhi ma non smetti di cullarmi sul ritmo del nostro amore.

«Sei bellissima»

Io alzo gli occhi e incrocio i tuoi.

Mi stupisco, non mi fai quasi mai i complimenti.

Li apprezzo ancora di più però, così sporadici intendo. Perché so che sono sinceri.

«Un complimento, attenzione!»

Sorrido io, sorridi tu.

Mi leggi nel pensiero e forse un po' ne sei consapevole.

Accompagni il complimento con una delle tue battutine ciniche, che tanto amo.

«Certo hai preso un po' alla lettera il tema floreale della serata...»

Mi dici, e intanto guardi il mio vestitino a fiori rosa.

Io non ho mai staccato lo sguardo dal tuo viso.

Torni a guardarmi negli occhi e sorridi ancora.

«Ma no, è che è andato così bene.»

E ridiamo insieme.

Quella risata sonora che nell'ultimo periodo mi era tanto mancata, per un motivo o per l'altro.

Continui a cullarmi, senza mai lasciare i miei occhi.

«Non so se ce l'avrei fatta senza di te»

Ammetti semplicemente.

Come se mi dicessi solo grazie al tuo sostegno sono ancora qui.

Solo perché tu sei sempre rimasta al mio fianco, come il carrellino dei bisturi durante un'autopsia. Diresti tu.

«Neanche io senza di te.» Ti rispondo.

Amore mio vorrei aggiungere, ma per te sarebbe troppo.

«Certe volte mi chiedo dove la prendi... tutta questa energia.»

Come se mi pregassi di dirti come posso essere sempre così solare.

Mi chiedi implicitamente Alice, insegnami ad essere forte e coraggioso come te, a guardare il mondo con gli occhi tuoi.

Vorrei dirti che sei tu, a darmi tutta questa energia, ma forse anche questo sarebbe troppo.

Ce la farai mai a ricevere i miei apprezzamenti senza sentirti in imbarazzo o senza sminuirti?

«Indovina...»

Vorrei che lo capissi dai miei occhi.

Sei sempre stato più bravo di me, anche in questo.

Forse, ti sminuisci e non vuoi crederci.

«Ah certo, te l'ho insegnato io, come tutto il resto.»

Modesto.

Sei sempre più modesto.

Ma in fondo al tuo cuore, lo sai.

Lo sai che sei tu a darmi la forza.

Il tuo amore e i tuoi insegnamenti.

Tu. Mio maestro e compagno di vita.

«No intendevo questo...»

Il ritmo del nostro amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora