A Sad Response.

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Isobel si godeva il suo piccolo Anthony e gli regalò piccoli bacetti, mentre gli dava la sua prima poppata.
"Ehi, è permesso?"
La mora Omega sorrise subito nel vedere Dana ed i colleghi "Certo! Venite pure."
"Chi è questa meraviglia?"
"Lui è Anthony." Rispose Isobel, guardando il piccolo con amore.
Maggie rimase seduta a guardare la sua amata segreta ed il piccolo, finché non entrò una bionda dottoressa, assieme ad un'infermiera.
"Salve, sono la dottoressa Robbins." Disse la bionda "Sono qui per visitare il suo bambino e questa infermiera gli farà un prelievo."
"Certo..." Rispose Isobel, abbastanza preoccupata.
"Qualcosa non va?" Chiese Jubal.
"Spero di no, ma le analisi ci daranno le risposte che cerchiamo." Se ne uscì la dottoressa, cercando di nascondere l'espressione preoccupata.
L'infermiera andò poi a portare in laboratorio la provetta col sangue prelevato al piccolo, ma Isobel fermò la Robbins "Quando saprò qualcosa?"
"Le sue analisi hanno la precedenza... Appena avrò i risultati, verrò io stessa a portarli."
Isobel sorrise un poco e la ringraziò, poi Maggie avanzó "Noi siamo tutti qui, ok? Per qualsiasi cosa..."
"Quello lì sarebbe il bambino?" Chiese Terence, entrando senza bussare.
"Ne vedi altri?" Replicò Tiffany, la quale non capiva quale fosse il problema di quel tizio.
Maggie strinse i pugni ed Isobel se ne accorse, ma Dana portò via l'Alpha prima che potesse uccidere Terence.
"Riprenditi... Calmati."
L'Alpha prese un respiro profondo e si poggió al muro "Non riesco a sentirlo, quell'idiota... Cioè, hai sentito come si è riferito ad Anthony??"
"Ho sentito... Ma, su di lui, non possiamo scegliere io o te."
"Se potessi lo ammazzerei!"
"Lo so... Ma cerca di stare tranquilla."
Maggie annuì e tornarono nella stanza, con Isobel che le sorrise e proprio costei notó qualcosa "Quella è per me?"
"Oh si, mi stavo dimenticando!" Rispose Jubal, passando alla mora un sacchetto "Ci sono pensierini per il piccolo da parte di tutti."
"Grazie! Che bel pensiero."
Terence se ne andò dopo cinque minuti per una chiamata di lavoro, per il sollievo di tutti.
Ma, dopo una mezz'oretta, arrivò la Robbins con un tablet in mano ed un'espressione che tutti lessero alla perfezione "Ho gli esiti delle analisi..."
"Mi dica che non ha qualcosa di brutto... La prego..."
"Mi dispiace tanto..."
"Me lo dica."
"Dalle analisi è emerso che il piccolo Anthony ha una forma di leucemia..."
Il responso sconvolse tutti i presenti ed Isobel pianse, guardando il suo piccolo e stringendolo piano a sé "E... E si può curare?"
"Si, serve una donazione di midollo osseo... Cercheremo subito un donatore."
"Ok..."
Il cellulare di Jubal interruppe la donna "Mi scusi, ci è arrivato un caso..."
"Andate, rimango io." Disse Dana e tutti obbedirono, compresa Maggie, che se ne andò a malincuore, perché mai avrebbe voluto lasciare Isobel in questi momento delicato.
"Appena troveremo un donatore glielo faremo sapere subito!" Se ne uscì la Robbins, prima di andare e la mora si limitò ad annuire.
"Andrà tutto bene..."
"Lo spero! Io... I-Io non posso perderlo... Lui è il mio piccolo... Lui è tutto..."
"Certo che andrà tutto bene! Devi sperare, devi avere fede... Il tuo bambino è in ottime mani, la Robbins sembra essere molto brava!"
E, in auto, mentre tornava alla sede del Bureau, Maggie non riusciva a togliersi dai pensieri il piccolo Anthony e le parole della Robbins.
Doveva fare qualcosa.

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