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Qualche minuto dopo

"Vuoi che uccida sua madre?" dissi in segno di protesta.

"Si, è il nostro prossimo obiettivo. Non devi fallire la tua prima missione." disse con decisione.

Non potevo ucciderla! È la persona più cara a me, che mi ha fatto sentire come se fossi suo figlio e mi ha trattato come una madre.

"B-beh, e se mi rifiutassi?"

Gli occhi di mio padre si strinsero, mentre mi fissava intensamente. Era ovvio che non se l'era aspettato come mia risposta.

"Te l'ho detto Jeongguk. Avevamo un accordo. Una volta entrato nel nostro territorio, non puoi annullarlo o fare un passo indietro. Se lo fai, completerò la mia parte del nostro accordo contro cui eri contrario. Ti ho detto che il nostro clan è stato una grande organizzazione a livello mondiale. Sono riuscito a trovare il suo in un secondo e prima che tu te ne accorga, lei sarà di fronte ai tuoi piedi in una pozza di sangue".

Soffocai un gemito di irritazione. Ero intrappolato in una situazione in cui avevo a che fare con la vita e la morte; salva uno e sacrifica un altro. Era così brutalmente crudele che mio padre non ci ha nemmeno pensato due volte ad uccidere delle persone. Ma come potevo continuare a vivere dopo aver ucciso sua madre, quando aveva già perso suo padre? Come potrà continuare a vivere dopo aver saputo che io e mio padre sono le persone che hanno ucciso entrambi i suoi genitori? Non potrei farlo. No, non potrei.

Dovevo assicurarmi che mio padre lo avrebbe fatto veramente o se mi stava solo minacciando.

"Non lo farò, vai avanti e prova a trovarla" dissi piuttosto fiducioso.

Mio padre si fece beffe di me." Sei sicuro? La lasceresti così, per sua madre?"

Non vorrei mai. Ma prima voglio metterti alla prova, proprio come tu metti alla prova me.

"Si."

"Ricorda, questa è stata la tua ultima scelta, non la mia" continuò mio padre, tirando fuori il telefono.

Mi sta facendo dubitare di me stesso e mi sta facendo ripensare alla mia decisione. Ottimo lavoro, ma non cadrò di nuovo nella tua trappola. Vediamo se fa marcia indietro all'ultimo momento.

Lo fissai senza interrompere il mio sguardo nemmeno per un solo secondo.

Vidi mio padre comporre un numero e tenere il telefono vicino all'orecchio.

Passarono cinque secondi...poi dieci...

"Si, Jaemin" disse mio padre mettendo il vivavoce. "Codice tre, fai in modo che i tuoi uomini assassinino quella ragazza di nome 'Jung Lee Seon' la sua posizione attuale è all'ospedale centro-meridionale. Richiamami quado hai finito".

"Come facevi a...come facevi a sapere il suo nome?" balbettai, incredulo. Non avevo mai menzionato il nome completo di Seon prim d'ora a mio padre.

Mio padre si chinò più vicino a me e fece un sorrisetto. "Jeongguk, hai molte cose da imparare, la prima è che sappiamo tutto di ogni sospetto su cui abbiamo gli occhi e la seconda è che..."

Mi irrigidii mentre mi diede uno schiaffo in pieno volto senza preavviso.

"NON DEVI FARE DOMANDE. Accetti gli ordini e fai come ti viene detto la prossima volta, quindi controlla la tua bocca prima che accada qualcosa di brutto".

Mi morsi il labbro mentre la sensazione pungente dello schiaffo aleggiava ancora sul mio viso.

Come se non facesse già male...non c'è inferno peggiore di questo.

Poi mi ricordai di cosa avevo fatto.

"NO!"

Tornai alla realtà facendo sbattere le palpebre a mio padre, che rimase scioccato. Non esitò...oh Dio, ho messo Seon in grave pericolo e ora....lui la ucciderà.

"Ucciderò sua madre. Ritira quello che hai detto, ma non ucciderla, farò come dici" dissi tutto d'un fiato, in preda al panico.

Mio padre inarcò un sopracciglio. "Jeongkkuk, so cosa stavi pensando; stavi per vedere se la mia minaccia era falsa ma no, qui non hai una seconda possibilità".

No...no...come può- come faceva a sapere cosa c'era nella mia testa? Può leggere nel pensiero? Significa che la ucciderà? Per davvero questa volta? Anche se dovessi morire, non lacerò che accada, mai.

Gli presi la mano, scuotendola. "Andwae Abeoji, questa volta devi ascoltarmi, ritiro quello che ho detto, per favore non farlo".

Adesso ero in ginocchio, supplicandolo e con gli occhi che si stavano per riempire di lacrime di paura.

"Molto bene, ma questa sarà la tua prima e ultima possibilità, non lo farò mai più ma poi dovrai essere d'accordo con la missione di stasera, niente più sciocchezze o esitazioni.

Va bene?"

Annuii. "Si".

Mio padre si portò il telefono all'orecchio dopo aver composto lo stesso numero. Trattenni il respiro mentre il mio cuore batteva forte nella cassa toracica, accendendosi come fuoco durante un temporale; furioso e spaventoso;

"Jaemin, codice tre annullato, tornate alle vostre rispettive posizioni. Interrompi l'assassinio" disse mio padre con un tono grave mentre si rimetteva in tasca il telefono, chiudendo la chiamata.

"Tutto sta in una chiamata, Jeongguk, che si tratti di un furto o di una vita quindi non avere rimpianti".

"E' completamente sicuro adesso? Senza alcun danno? I tuoi uomini sono lontani da lei??" non ci pensai due volte prima di pore delle domande.

Le ignorò e aggiunse una parola in risposta. "Si e adesso preparati per la tua missione di stasera. Woojin ti mostrerà una stanza dove potrai riposare per il momento".

Annuii senza dire un'altra parola, mentre mio padre ordinava a Woojin di arrivare e di scortarmi in un altro luogo sconosciuto, circondato da quattro mura, intrappolandomi in questa oscura dimensione dell'inferno.

JEON MIN HYUNG'S POV (AKA IL PADRE DI JUNGKOOK)

Vidi Jungkook scomparire dalla stanza con Woojin. Chiusi di nuovo la porta. Il povero ragazzo era terrorizzato a morte al solo pensiero che avrei ucciso Seon. Ma lui lo saprà meglio.

Tirai fuori il telefono e toccai il registro delle chiamate, componendo il numero di Jaemin.

Rispose al primo squillo, la sua voce era vigile e neutra.

"Si, signor Jeon?"

"La cancellazione del codice tre era un falso allarme; l'assassinio vero e proprio dovrebbe avvenire alle 21:59, subito dopo che Jungkook era entrato nell'edificio. Assicurati che sia nella scena quando accadrà tutto ciò e l'omicidio della ragazza dovrebbe essere fatto proprio davanti ai suoi occhi, in modo che possa effettivamente sperimentare cosa si prova a perdere qualcuno che ami e quando non puoi farci niente. Sii molto preciso sull'ora. Agisci quando richiamo di nuoco

Arasseo?"

"Si, signor Jeon. I tuoi ordini verranno eseguiti senza intopi" fu la risposta di Jaemin.

E la linea si interruppe.

Sorrisi e immaginai Jungkook impotente mentre Seon veniva assassinato. Avrei voluto vederlo nella realtà, ma per me era troppo rischioso essere là fuori. Ricordo ancora il suo sguardo scioccato e spaventato quando all'inizio avevo minacciato di uccidere Seon.

La sua faccia tradiva tutto; tutte le emozioni che nascondeva sotto di sé, in quel barlume fui i grado di leggere nei suoi occhi che l'amava davvero. Ed era stata il miglior esempio per dimostrare la nostra prossima regola.

Figlio mio, oggi imparerai che nel nostro clan le promesse sono fatte per essere infrante.




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