Nightfall

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«Devo prendere aria, nonostante il freddo, mi serve un minuto fuori da questa fornace.» Esce per un attimo, senza accorgersi dei vampiri nascosti.

«Ecco la prima preda, giovane e succulenta.» Blood si lecca le labbra, attirato dal flusso sanguigno di Nicole.

Resta ferma in veranda per un paio di minuti, si volta per entrare in casa, ma qualcuno le fa visita.

«Nicole, cosa fai qui fuori?» lo sceriffo s'interessa.
«Respiravo un po', in casa c'è un caldo infernale; so che la bufera è vicina. Rientro in casa, non ti preoccupare.»
Lo sceriffo la saluta, continuando a pattugliare ogni casa.

«Uhm, anche tu sei appetitoso. Sarà il caso di usare la parola chiave.» Fischia leggermente, poi dice: «Hot Blood!» gli altri vampiri escono dai nascondigli, con l'intento di aggredire lo sceriffo, ma qualcosa li fa scappare a gambe levate.

«Ehi, non scappate, dobbiamo nutrirci!» non comprende il perché della loro fuga, nonostante abbia poteri, istinto, e un olfatto molto forte.

«Ehi, qualcosa in quell'uomo ci ha fatti correre via. Nessuno di noi sa cos'è, ma la fuga è la cosa giusta.» Mark rivela, anche se non è cosciente di quello che fa parte dello sceriffo.

«Me ne sono accorto, neppure io ho sondato la sua mente, né ho capito cosa ha dentro. Un paio di teorie le ho: o è un angelo, cosa che ci farebbe a pezzi, oppure è un demone. In effetti, preferisco la seconda opzione.» Espone i suoi pensieri.

«Un angelo no, altrimenti ci ridurrebbe a brandelli. Spero anche io che sia un demone, ma se lo fosse davvero ci avrebbe fiutati e sentiti.» La sua logica non è sbagliata, ma lo sceriffo è comunque impenetrabile.

«Brr, si gela davvero. Il cielo è nero, pieno di nuvole, ed è meglio rientrare subito.» Rientra di corsa e chiude tutto, usando le catene e lucchetti.

«Maledizione, potevo prenderla, ma quel rompicoglioni si è messo in mezzo. Sono ancora più affamato e rabbioso. La tempesta è arrivata, riprendiamo i nostri nascondigli, e poi avremo ciò che desideriamo. Restate qui, io cerco il ragazzo e lo trasformo, un minimo di gratitudine se la merita.»
Scende dal tetto con un salto, inizia a cercare il tizio, ma non ci sono tracce.
Gira per ore, sperando che qualcuno esca, ma anche questa va a farsi friggere. Rinuncia, torna sul tetto e...

«La ragazza è sola, disarmata e indifesa. La mia tattica funzionerà perfettamente, come al solito.» Un altro salto e arriva alla sua porta.
Graffia il pannello con rabbia, ma non riesce a scalfirlo ed entrare in casa di Nicole.
«Cazzo, non è possibile entrare, ha messo fin troppe protezioni. È astuta e guardinga, non una ragazzina idiota.
Provo a bussare, magari mi apre.»
Bussa con forza, ma non ottiene nessuna risposta. Si arrende, ma non del tutto, scalando il muro fino ad arrivare al tetto di casa sua.

«Bene, bene, da qui ti posso vedere e controllare. Primo step: sondare la tua mente, vedere i tuoi pensieri.
Step due: fingermi un disperato, facendo in modo di poter entrare col tuo invito.
Step tre: mangiarti e trasformarti, come ci ha ordinato.»
Resta ancora lì, ma qualcosa gli mette i bastoni tra le ruote.

«Strani rumori, strani pensieri. Il buio, la tempesta, e qualcos'altro che riesco a percepire. So come fare, e tutto andrà come voglio io.»
Si corica di nuovo, dorme tranquilla, mentre Blood cerca degli escamotage per raggiungerla e ottenere ciò che è stato richiesto.
Tuttavia, non ha alcuna idea di chi ha davanti, cosa è, e come dovrà vedersela.

SIAE Vampire Love ©️ Storia Breve. SU AMAZONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora