Dei raggi di sole penetrano dalle finestre, facendomi aprire prima un occhio, poi entrambi.
Sono le 7:45 di una fresca giornata di settembre, e alle 8:30 devo andare a lavoro.
Ho solo 17 anni, eppure già lavoro. All'età di 16 anni, nel terzo anno di liceo, ho perso i miei genitori in un incidente stradale, così ho vissuto con mia nonna, ma lei viveva con una minima pensione e non ce la faceva a pagarmi tutti i libri che occorrevano, così ho lasciato la scuola e ho cercato un lavoro. Mio zio mi ha assunto nel bar dove lavora anche lui, in modo da farmi guadagnare qualcosa per l'indispensabile, e da due mesi vivo da sola, nella casa dove vivevo con i miei genitori.
Quando vado a lavoro, spesso mi imbatto in ragazzi che vanno a scuola, e provo un senso vago di nostalgia. Avrei sempre voluto diplomarmi, poi laurearmi e diventare qualcuno. Ma purtroppo non ho avuto tutta questa fortuna.
Ogni giorno è uguale qui, a Rosewood. Mi sveglio, mi preparo, vado al bar a lavoro, torno a casa, ceno, guardo qualche serie TV o leggo un libro, parlo a telefono con la mia miglior'amica e mi addormento. Varia solo il sabato, in cui esco la sera con i miei amici.
Oggi è tutto uguale, tranne il fatto che stasera esco, accompagno Jennifer-la mia miglior'amica-al cinema. Mi ha implorato perché l'accompagnassi a guardare un film in bilico tra il romantico e l'erotico, e ci vado solo per un motivo: mi paga popcorn e coca cola.
Vado in bagno, faccio una veloce doccia e indosso dei jeans e la maglia nera col nome del nostro bar in petto -la nostra divisa-, con le vans dello stesso colore.
Prendo il cellulare, le chiavi di casa e vado.
Arrivo al bar, saluto mio zio Tyler, e vado dietro il bancone.Si prospetta un'altra giornata noiosissima.
***
Il mio turno è finito. Torno a casa, con una voglia matta di sdraiarmi e dormire, ma non posso, dato che devo accompagnare quella rompicoglioni al cinema e guardarmi un film che neanche mi piace.
Lei ha 18 anni, e ha già un'auto.
Mi passa a prendere fra 30 minuti, quindi devo sbrigarmi.Decido di indossare dei jeans chiari e un maglioncino grigio chiaro con delle parole bianche sul petto, e rimango le vans nere.
Mi faccio la piastra per rendere più lisci i miei capelli neri, uso un po' di eye-liner e un po' di mascara, niente di più.Sento un clacson, e riconosco il rumore dell'auto. E' senza dubbio quella di Jennifer.
Chiudo la porta a chiave e la raggiungo.
-Ciao amoreee! Grazie ancora per accompagnarmi, ti adoro!-urla, appena mi vede.
Semplicemente sorrido, perché non mi va di litigare con lei dicendole che il film che ha scelto fa davvero cagare.Arriviamo al cinema, prendiamo i biglietti ed entriamo.
Il mio posto è Fila H, 22. Andiamo a sederci e due minuti dopo inizia il film.
E' noioso come avevo già previsto, ma ci sono delle frasi davvero carine.
Ad un certo punto noto che un ragazzo mi sta fissando già da un bel po', così mi volto a guardarlo -piuttosto fulminarlo con lo sguardo-.
I miei occhi scuri incontrano i suoi occhi castani, un castano chiaro profondo, e dimentico il motivo per il quale mi sono voltata a guardarlo.

STAI LEGGENDO
Crazy in love.|Zayn Malik|
FanfictionShay Mitchell, 17 anni, priva di genitori, ha dovuto lasciare la scuola e ora si guadagna da vivere lavorando in un bar vicino casa sua. Shay è una ragazza un po' timida, simpatica, un po' lunatica e molto carina. Un giorno, al cinema, incontra un r...