Il colpo che segnò la mia vita

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Ero lì, in una strada desolata con davanti un bosco; era notte profonda, ma un lampione faceva un po' di luce...
d' ​un tratto ​il lampione si spense , ormai non si vedeva più niente, andavo alla cieca.
Quando tutto d'​un tratto​ sentii un rumore provenire dal bosco. La mia vista si stava abituando al buio; ma quando riuscii a vedere qualcosa vidi solo uno zombie, era di stazza grossa probabilmente era lento, quindi iniziai a correre all'impazzata in mezzo al bosco, caddi, mi slogai la caviglia, lui si avvicinava, allora iniziai a strisciare, la terra faceva attrito contro la gamba, faceva male, ma continuavo, lui si avvicinava ancora, ancora, ancora e ancora,...e...partiamo dall'inizio.
Mi chiamo Yuri e ho ventitré anni e nel mio mondo ci sono i non morti ੪, creati dalla Distorella un'azienda infida e approfittatrice molto potente che comanda tutta Manhattan, e il mio scopo è i trovare un vaccino perché sono stufa di questo mondo.
Ma non posso fare tutto da sola quindi mi incamminai verso la casa di Miles, un mio amico;
per sicurezza mi portai un fucile a pompa con il caricatore allungato;
arrivai davanti alla porta di casa sua e urlai:"Miles!" Nessuna risposta riprovai "Miles!!!" Ancora niente "Mi tocca sfondare la porta" Sbuffai. Sfondai la porta, la casa era completamente malandata pareti sfregiate, pavimenti senza piastrelle, una luce che continuava a lampeggiare e la polvere che non lasciava respirare; me ne stavo andando quando sentii un rumore soffocato provenire dal piano di sopra, il cuore iniziava a battere più velocemente, allora presi il mio fucile;
salii le scale, ogni passo era uno scricchiolio, ogni scalino che facevo mi faceva battere il cuore...tutum... tutum... tutum... .
Quando nalmente arrivai in cima vidi Miles che mangiava, feci un respiro di sollievo e dissi:"Miles dai andia..." Era infetto.
"Ti prego Miles dimmi di no" Non potevo sparare perché comunque era sempre Miles, il mio amico, quindi iniziai a correre di sotto ma lui era veloce, era di classe striker(cioè la classe di zombie più rapida di tutte)
Cercai di intimidirlo senza fargli del male, sparai un colpo contro il pavimento... fu un errore; non avrei dovuto farlo perché svegliai tutti gli infetti nelle vicinanze, raccolsi tutte le forze che avevo e corsi come non avevo mai fatto in tutta la mia vita;
raggiunsi la macchina più vicina che vidi, mi voltai, si avvicinavano, erano in centinaia, cercai di accendere la macchina il piú veloce possibile; uno zombie era ormai a pochi passi l'ansia saliva, ma grazie a un colpo di fortuna la macchina partí.
Il viaggio fu breve perché il carburante stava finendo, la macchina riuscì ad arrivare su una strada desolata, e...
Ero lì, in una strada desolata con davanti un bosco...
La paura mi stava consumando, riuscivo solo a immaginare gli scenari peggiori, era arrivata, la mia ora.
Chiusi gli occhi aspettando la fine, quando...
BANG!! Un colpo di pistola colpí la testa dello zombie, il suo sangue sgorgava dalla sua fronte, gli schizzi mi macchiavano il viso e i vestiti.
Lo zombie cadde a terra, mi voltai e dal buio si avvicinò lo sconosciuto che mi aveva salvato la vita, mi tese la mano e mi disse:
"Tutto a posto?" Non riuscì a dire nulla, di impulso l'ho abbracciai, senti che si sorprese ma non riuscivo a staccarmi, il suo calore umano mi fece sentire di essere ancora viva, non ero morta ero ancora tra i vivi.
Quando ripresi coscienza allentai la presa e con imbarazzo feci un passo indietro, bisbigliai solo un "Grazie". Ero ancora timida all'epoca, e da qui iniziò la mia vera lotta.
To be continued...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 05, 2021 ⏰

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