𝟒 - 𝑺𝒄𝒐𝒎𝒎𝒆𝒔𝒔𝒂.

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18 Dicembre 2020
Ore 21:00
Un quartiere a Gangnam.

"Sono tre giorni che Chrissie non si fa vivo..."

Si stava lamentando Marley agitando ansiosamente i piedini, mentre raccoglieva un pallone dall'asfalto per lanciarlo in aria.

"Vero. Comincia a mancarmi.
Il gruppo non è più lo stesso senza di lui.
Mi faceva divertire!"

Aveva risposto Jungkook, facendo rimbalzare quella palla su entrambi i palmi delle mani, per rimandarla nuovamente al più piccolo della comitiva, che l'aveva accolta con un sorriso.

Erano soliti incontrarsi sempre allo stesso posto da anni, ormai.
Quel minuscolo vicoletto al centro della città appena dietro la metropolitana, lontano dal caos urbano e da persone che avrebbero potuto infastidirli.
Anche se ciò non accadeva sempre.
Ecco perché giorni prima Liam aveva preso a discutere animatamente con quel gruppetto di ragazzi che aveva cercato di avvicinarsi ai più piccoli della combriccola, col solo scopo di dare fastidio.
Era protettivo, sì.
E geloso, anche.
Lo era perché quei ragazzi erano diventati la sua famiglia.
Lo erano, perché lui una famiglia non ce l'aveva mai avuta.

"Chissà che sta facendo, ora..."

Ryo si era appena seduto sul muretto con un saltello, prima di rivolgersi a Luke.

"Non possiamo scrivergli?
Magari gli va di tornare..."

E Luke gli aveva sorriso dolcemente, prima di lanciare un'occhiata a Liam poco lontano che armeggiava col cellulare.

"Se qualcuno si decidesse a chiedere scusa, magari."

Aveva detto la giovane colonna portante, incrociando le braccia al petto.
Liam alzò lo sguardo per un secondo.
I tratti delicati che venivano lievemente sfumati dalla luce della luna piena di quella notte.
Dunque, fece spallucce, prima di tornare a guardare il cellulare.

«Che c'è?
Mica è colpa mia.»

Luke sbuffò schiudendo nuovamente le labbra, prima che Zekrom prendesse parola.

"Liam, credo che Luke abbia ragione.
Non deve essere stato facile per lui ambientarsi in mezzo a così tante persone.
E trattarlo in quel modo non ha di certo migliorato la situazione."

Asserì, portando una mano tra i capelli del proprio ragazzo quando si era girato a guardarlo.
Luke gli aveva sorriso portando entrambe le mani sulle sue guance per pizzicarle piano.

"Quando fai discorsi intelligenti mi ricordi il motivo del perché io stia con te..."

Aveva detto, appena prima di voltarsi e avvicinarsi a Liam.
Zekrom aveva battuto le ciglia sugli occhietti azzurri, a metà tra il compiaciuto e lo sconcertato, quando aveva parlato di nuovo al ragazzo che si era allontanato da sé.

"Ma che mi dovrebbe significare questa frase?!"

Aveva esclamato, confuso, quando era stato bellamente ignorato da Luke che ora aveva messo mano alla tasca della sua felpa scura, prendendo il cellulare e porgendolo al proprio migliore amico.
Ozz si era avvicinata ai due ragazzi, sistemandosi una ciocca di capelli corvini dietro un orecchio.

"Chiamalo." - aveva ordinato Luke, senza ammettere indugi. -

«Che?!
Ma tu sei scemo.
Non mi scuserò mai.
Non ho fatto niente.»

𝑫𝒖𝒔𝒌 𝒕𝒊𝒍𝒍 𝒅𝒂𝒘𝒏 - [Bᴀɴɢᴄʜᴀɴ x Lᴇᴇ Kɴᴏᴡ (AU)]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora