"Dai rispondi rispondi rispondi"
Riesco a malapena a tenere il telefono vicino all'orecchio da tanto mi sta tremando la mano
"Alice rispondi a sto cazzo di telefono" - calmati Giuseppe calmati
"Signor Presidente che succede?"
"Ragazzi chiamate Franco"Non chiedono nessuna spiegazione, eseguono e basta
"Squilla a vuoto Presidente"
Cazzo!
"Claudio vai a casa di Alice... vola!"
"Subito Presidente"Mi sta andando in corto circuito il cervello, non riesco a mettere in fila due frasi di senso compiuto e per spiegare ai ragazzi cosa sta succedendo ho fatto una fatica immane.
Cercano di tranquillizzarmi ma non ci riesco, ho una fitta in mezzo al petto che sta diventando sempre più dolorosa.
Sono sicuro che lui sia lì in questo momento. Ingenuamente lei lo ha avvisato, ovviamente non poteva sapere a cosa sarebbe andata incontro... era solo felice di poter finalmente uscire e tornare a casa sua dopo tanti giorni di lontananza.
Appoggio la testa all'indietro e chiudo gli occhi, mi viene istintivo pensare alla sua fronte appoggiata alla mia e questo mi aiuta a ritrovare un minimo di controllo"Presidente ha capito? Presidente?"
"Eh? Scusa Luca non ti stavo ascoltando"Mi guarda con un'aria paziente, sembra fin quasi dolce. Probabilmente ha capito il mio stato d'animo di questo momento e sta cercando di trasmettermi un po' di tranquillità
"Dicevo... noi andiamo a controllare la situazione ma lei ci deve aspettare in macchina"
"No scordatelo"
"Presidente..."
"Luca non se ne parla"
"Pres..."
"Luca..." - mi sento gli occhi diventare gonfi di lacrime - "...io devo andare a stringerla tra le mie braccia. Sarà spaventata a morte"E lo so cosa sta pensando e cosa vorrebbe evitarmi. Ne sono consapevole pure io che in quell'appartamento potrebbe esserci l'inferno ma non mi importa. Devo correre da lei subito, anche a costo di lanciarmi giù dalla macchina ancora in corsa per sfuggire al loro volermi tenere fuori da lì
"Va bene" - si rassegna - "Però lasci andare avanti noi... su questo non transigo"
"Ok" - poi ho un flash - "Oddio dove ho messo le chiavi? Non le trovo più"Comincio a frugarmi nervosamente in tutte le tasche, controllo la borsa e ripasso ancora alle tasche
"Non le ho... non le ho..."
"Presidente si calmi, le abbiamo noi"Al mio guardarlo in modo confuso risponde tranquillo
"Per sicurezza abbiamo una copia delle chiavi di tutte le persone vicine a lei"
Torno ad appoggiare la testa all'indietro con gli occhi chiusi... ma quanto ci vuole ad arrivare? Dannato traffico di Roma, facevo prima a piedi
Finalmente arriviamo davanti al portone. Apro lo sportello ma le gambe non ne vogliono sapere di scendere. Sono completamente bloccato dalla paura... paura di trovare qualcosa di terribile, paura di averla persa per sempre."Presidente..."
Mi tende la mano come si fa con i bambini spaventati. Gliel'afferro e mi lascio tirare fuori dall'auto, cercando di ritrovare un briciolo di autocontrollo e li seguo.
Entriamo nel portone cercando di fare meno rumore possibile, li vedo salire rapidamente le scale tenendosi schiacciati contro il muro e istintivamente li imito.
Il cuore mi sta battendo all'impazzata, la fitta al petto sta tornando a farsi sentire sempre più forte... forse avrei dovuto ascoltare Luca e rimanere in macchina ma penso che sarei impazzito nell'attesa di vederli ritornare fuori
Arriviamo davanti alla porta del suo appartamento... da dentro non arriva nessun rumore e non so se essere sollevato o meno da questa cosa.
Luca infila la chiave nella toppa e la gira in modo silenzioso, se non fosse che lo sto vedendo con i miei occhi non mi accorgerei di niente, mentre Giulio si gira verso di me con un dito sulla bocca per farmi capire di non fiatare
La apre solo di una decina di centimetri, in modo da riuscire a farsi una prima idea della situazione dentro e ora, infatti, alle nostre orecchie arrivano le frasi di una conversazione già iniziata.
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Segreti e misteri a Palazzo
FanficUna seconda ondata che sta bussando alla porta, una storia d'amore giunta al capolinea e strani eventi racchiusi tra le quattro mura di un palazzo speciale ubicato nella città eterna. "Potrebbe andare peggio... potrebbe piovere" cit.