FALLING SKIES:Gold Rush and Illicit Affairs|giuls

XLV

Liam's POV:

Dopo quello che mi ha detto Louis devo dire che sono davvero felice per lui.

Allo stesso tempo però penso che adesso che l'alcool è uscito una volta per tutte dalla mia vita...

Adesso che se n'è andato potrebbe tornare nonostante tutti i miei sforzi.

Devo impegnarmi a rendere felici tutti loro, senza fare cavolate, se n'è già andato Niall, non voglio farli soffrire per colpa mia.

So che quel biondino vorrebbe solo questo da me, mettetecela tutta.

"mi manchi Nello."mormoro scendendo dall'aereo.

"Julia e Charli vanno a casa di Angela mentre io e Ari andremo da Audrey."esclama Alison.

Sono sicura che tutte loro matureranno dopo aver visto il mondo dei mortali da così vicino.

Sono abituate a stare tutto il tempo dentro quel campo che le protegge ma allo stesso le rende ignoranti e ingenue su tutto quello che c'è qualcosa.

Devo stare attento alle loro vite e per farlo devo rimanere sobrio.

"datti una mossa, cosa sei rotto?"urla Julia facendomi correre verso il taxi.

Sta piovendo a dirotto.

E nessuno di noi ha un ombrello.

Direi benissimo.

Salgo nel mio mezzo di trasporto e noto che Rose mi sta fissando con fare sospetto.

"tranquillo le rivedrai domani. Qual'è quella che ti piace?"

"nessuna di loro, non lo so. Sono come delle figlie e delle madri per me. Sono importanti ma non sono innamorato."

"capisco, vedrai che anche tu troverai la tua Rose."esclama Louis.

"stasera andiamoci a mangiarci una pizza?"aggiunge.

"sicuri che non sarò d'intralcio?"domando.

"certo, avremo bisogno di energia, adesso che siamo qui dobbiamo prima di tutto portarti da Elisa e nel frattempo mentre tu parli con lei fare una bella ispezione della città."spiega la figlia di Afrodite.

Mi mollano letteralmente davanti a un parco e io mi siedo su una panchina per poi respirare profondamente.

"scusa sei tu il ragazzo che dovrebbe aiutarmi?"

"sì, piacere Liam."

La ragazza davanti a me ha dei capelli neri come la pece e uno sguardo pieno di dolore, i suoi occhi neri sembrano quasi straripare le lacrime.

Ha un vestito rosso ed è parecchio minuta.

È molto carina.

"è solo una mortale tranquillo."mormora qualcuno nella mia testa, forse mio padre.

"allora parlami pure, che problemi stai avendo con i mostri? Ti hanno dato per caso fastidio."chiedo avvicinandomi.

"sì ehm mi girano sempre intorno spaventandomi, in più una volta uno mi ha detto che addosso l'odore di una figlia di Atena e ha cercato di attaccarmi ma sono riuscita comunque a scappare, probabilmente parlava di Audrey. Insomma è l'unica semidea che conosco."

"certo, non preoccuparti, io ed altre persone siamo venuti ad ucciderli tutti. Puoi stare tranquilla adesso."

Lei annuisce.

"ti porto a casa, questo è il mio numero. Chiamami pure nel momento del bisogno, io ci sono."

"grazie mille."

-giuls