Decisione

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Cheryl's pov
Questa mattina mi sveglio con delle braccia che mi circondano la vita. Apro completamente gli occhi. Le tende del salotto sono spalancate perciò entra tutta la luce della mattina.
Toni: -Cher?-
Cheryl: -giorno TT. Dormito bene?-
Toni: -sì, diciamo pensavo peggio-
Cheryl: -potevi anche dormire in camera-
Toni: -non sarei riuscita a dormire senza di te-
Cheryl: -dai, abbiamo scuola- dico cambiando argomento prima di arrossire ancora di più.
Toni: -due giorni di riposo sono troppo pochi-
Cheryl: -tra un po' avrai mesi interi di riposo dove potrai fare quello che vuoi-
Toni: -mi basta averti vicino-
Cheryl: -vado a preparare qualcosa- dico sorridendole. Mi alzo dal divano, dopo averla ovviamente baciata, e mi dirigo in cucina a preparare dei pancake. Sento l'acqua del bagno scorrere. Ricordo solo ora cosa è successo ieri, ricordo perfino quando mi ha dato la buonanotte. È sempre così dolce. I pancake sono una delle cose che so cucinare meglio perciò vengono bene come sempre.
Cheryl: -buon appetito TT- non mi risponde dato che ha già la bocca piena di pancake e sciroppo d'acero Blossom.
Toni: -puoi dire quello che ti pare sulla tua famiglia, ma lo sciroppo è perfetto- mi limito a sorridere, anche se del resto ha ragione. Sinceramente ho sempre pensato come una famiglia gelida come la mia potesse produrre una cosa così dolce e buona come questo sciroppo. 
Cheryl: -senti, cosa mi metto?- per poco non si strozza con un boccone.
Toni: -davvero stai chiedendo a me cosa metterti?-
Cheryl: -sì?-
Toni: -mettiti dei jeans strappati-
Cheryl: -ma dai Toni-
Toni: -che c'è? Hai uno stile diverso dal mio- fa il broncio.
Cheryl: -e va bene, mi inventerò qualcosa- dico alzandomi e andando in camera mia a scegliere cosa mettermi. Questo dovrebbe andar bene. Un top azzurro chiaro con un fiocco rosso e una gonna a ruota dello stesso colore che arriva leggermente più in alto del ginocchio. Mi pettino i capelli facendomi i soliti boccoli e finalmente scendo.
Toni: -wow, non lo hai mai messo prima-
Cheryl: -ho un guardaroba pieno, neanche tutto l'anno scolastico sarebbe sufficiente per svuotarlo- la guardo meglio.
Cheryl: -tu invece non hai mai messo quel berretto. Non hai caldo?-
Toni: -no, e comunque l'ho sempre portato solo che non te ne sei mai accorta-
Cheryl: -quando mai lo hai portato?-
Toni: -il secondo giorno di scuola-
Cheryl: -pensi davvero che mi ricorda?- in realtà mi ricordo benissimo e quel berretto le sta da Dio, però non voglio ammettere che non le staccavo gli occhi di dosso già dal primo giorno in cui l'ho incontrata.
Toni: -sei pronta?-
Cheryl: -si, andiamo- mi dà un veloce bacio a stampo ed ognuna sale sul proprio veicolo, inizia una nuova settimana scolastica. Tutto trascorre normalmente. Le solite pettegole chiacchierano nei corridoi, i secchioni si spostano con i loro simili parlando di reazioni chimiche ed equazioni, le matricole si guardano intorno incerte nonostante stanno in questa scuola da quasi un anno.
Cheryl: -se continuerete a spalancare gli occhi ad ogni cosa che vedete, vi cadranno dalle orbite-
Toni: -non pensi di essere stata troppo dura?- mi bisbiglia.
: -guarda che culo- dice uno del gruppo di ragazzi che ho appena apostrofato.
Toni: -senti coglione, vuoi che ti prenda a calci?- si avvicina minacciosamente a lui che la guarda inorridito e a passo veloce si allontana seguito dagli altri.
Cheryl: -chi è stato troppo duro?-
Toni: -guarda questi, ma come si permettono?-
Cheryl: -lasciali perdere, sono solo degli sfigati-

Dopo cinque ore finalmente usciamo da scuola.
Cheryl: -più si avvicina l'estate e più tutto diventa più leggero-
Toni: -niente compiti in classe fino all'ultimo giorno-
Cheryl: -finalmente avremo un po' di riposo- inostri telefoni vibrano all'unisono.
Veronica: -ragazze, oggi festa a Pembrook, ci state?-
Betty: -va bene, Jug?-
Jughead: -sì, ci sono pure io-
Cheryl: -io e Toni verremo-
Heather: -sì anche io ci sto- da quando l'hanno aggiunta nel nostro gruppo? No, devo avere più informazioni. Scrivo a Betty.
Cheryl: -cugina, hai aggiunto tu Heather nel gruppo?-
Betty: -no, è stata V- quella Lodge. Scrivo in privato a Veronica.
Cheryl: -Veronica, perché?-
Veronica: -cosa Cheryl?-
Cheryl: -perché hai aggiunto Heather nel gruppo?-
Veronica: -è nostra amica e poi non parla quasi mai con nessuno, non volevo escluderla- lei e il suo cuore d'oro. Non le rispondo. Ora devo sopportare la presenza di Hev alla festa. Vedo che Toni ha la mia stessa espressione.
Cheryl: -lo so, non è il massimo-
Toni: -tranquilla, non ci faremo caso e basta-
Cheryl: -ottima idea TT-

Ho passato due ore a prepararmi e ora sto con Toni nella mia berlina rossa dirette alla casa dei Lodge.
Cheryl: -eccoci-
Toni: -prepariamoci-
Cheryl: -dai, è solo una ragazza che potrà mai fare- lei annuisce poco convinta. Entriamo nel edificio che è pieno di ragazzi e ragazze. La musica si fa largo nelle mie orecchie.
Cheryl: -seguimi- dico ad alta voce per farmi sentire. Ci dirigiamo verso la sala da pranzo dove di solito non c'è nessuno, infatti troviamo solo la nostra cerchia ristretta.
Heather: -hey Cher- ovviamente per colpa di quella stupida Lodge ora anche Heather fa parte del gruppo.
Cheryl: -ciao-
Betty: -dai, cos'è quel muso lungo-
Veronica: -ho la soluzione- apre un cassetto e prende una bottiglia di rum vuota. Ho già capito cosa ha in mente.
Jughead: -vuoi proprio far degenerare la serata oggi vero?-
Veronica: -le serate servono per questo-
Archie: -iniziamo allora- ci sediamo intorno al tavolo e Veronica è la prima a far girare la bottiglia: Archie e Betty. Trattengo un sorrisino e vedo quel barbone del fidanzato di mia cugina abbassare lo sguardo. Betty si sporge in avanti e dà un bacio ad Archie. Veronica non sembra molto preoccupata da quel gesto, anche se sa che Archie è stato la vecchia cotta della sua migliore amica, deve esserci molta fiducia tra loro. Al secondo giro capita Veronica e Reggie. Sono seduta vicino Archie perciò lo vedo stringere i pugni sotto il tavolo. Dopo che anche loro due hanno compiuto l'obbligo, tocca a me girare la bottiglia. Mentre gira, tutta la stanza cade in un silenzio tombale che non cessa neanche quando le due estremità della bottiglia si posano su Heather e me. Jughead ridacchia sotto i baffi, V e B si guardano intorno preoccupate. Nell'espressione di Heather non trovo un'emozioni specifica, mi guarda e basta. Toni mi lascia la mano che prima era serrata nella sua. Lo prendo come un cenno di prendere una mia decisione.
Passa solo qualche secondo ed ho già una scheda completa di tutti gli aspetti positivi e negativi nel farlo. È solo un gioco che sarà mai. Mi alzo avvicinandomi ad Heather.

Before the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora