AH ALLAH! L'HO UCCISO! L'HO UCCISO!
«CAN?! COM'È POSSIBILE!!» urlo, gettando a terra il bastone e avvicinandomi in fretta a lui. Mi abbasso per controllare che sia vivo, che non gli abbia fatto male davvero. Con mani tremanti, scosto i capelli dal suo volto liberandolo. Non si muove, i suoi occhi sono chiusi e inizio a temere il peggio. Mi allontano da lui in fretta, in preda al panico. «SANEM AH! SANEM!» dico a voce alta, agitata, maledicendo me stessa. Corro verso la borsa, per prendere dell'acqua e un fazzoletto, con la speranza che basti per farlo rinvenire. Sono agitata, mi muovo a scatti e non riesco a ragionare. «CAN, FA CHE NON TI ACCADA NULLA PER FAVORE, TI PREGO!» urlo pregando. Sono terrorizzata da quello che potrei avergli fatto. Sanem, ma che hai fatto?! Adesso morirà per colpa tua! «PER FAVORE, NON MI LASCIARE ADESSO, NON COSI! NON MI LASCIARE ANCORA. PER FAVORE, NON ORA» continuo ad urlare mentre corro da lui per accertarmi che stia bene e mi maledico ancora una volta, per aver ricevuto da Allah, una goffaggine capace di uccidere qualcuno. Come ho potuto fargli del male? Come ho potuto permettere che potesse succedere? «AH SANEM!»
Lo raggiungo velocemente e in fretta, mi siedo per terra accanto a lui. Lo chiamo ripetendo il suo nome quasi all'infinito, nella speranza che riesca a sentirmi. Prendo la sua testa tra le mani delicatamente e la sollevo adagiandola con cautela sulle mie gambe. «Can!?» lo chiamo ancora una volta, con voce bassa, accarezzandogli il viso delicatamente con il pollice. Improvvisamente apre i suoi occhi. Li punta nei miei e non posso far altro che ricambiare quello sguardo cosi intenso. Mi avvicino a lui senza neanche accorgermene, continuando ad accarezzargli il viso e ipnotizzata dal sul volto. Sapere che sta bene, libera il mio cuore dall'angoscia che ho provato nel pensare di avergli fatto male irrimediabilmente. Un piccolo sorriso spunta sul mio volto, mentre continuo a restare piantata nei suoi occhi. Vorrei dirgli tante cose, vorrei dirgli che vederlo steso a terra inerme, mi ha fatto rendere conto ancora una volta, che la mia vita non avrebbe senso in un mondo in cui lui non esista. Osservo il suo viso e le sue labbra che sembrano richiamare le mie con insistenza, per potersi riunire in una dolce danza dopo tutto questo tempo. Ma con quel poco di autocontrollo che mi è rimasto, riesco a contenermi e non appena noto il dischiudersi di quelle labbra che vorrei tanto sfiorare, mi allontano appena ritraendo il viso.
«Stai bene?» gli chiedo interrompendo quel silenzio e tenendo ancora la sua testa sulle gambe. «Molto bene!» mi risponde, continuando ad osservarmi. In un momento di lucidità, mi rendo conto della situazione in cui mi trovo. Gli tocco la testa e avverto qualcosa di fluido finire sulle dita. ritraggo la mano e guardandola, noto del sangue sulle dita. Sgrano gli occhi preoccupata di averlo ferito in modo grave e, nonostante inizi ad agitarmi, provo ad apparire calma ai suoi occhi. Il sangue! Sanem che hai fatto!? Morirà, morirà! «Si, Stai molto bene! Non c'è nulla, non c'è nulla! No, no. Non c'è nulla! Ti metto un po' d'acqua... Metto un po' d'acqua sulla testa.» Tutto bene Sanem? Tutto bene?? Lo hai quasi ucciso! Sta per morire dissanguato! Va tutto benissimo!
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GOCCE D'AMBRA (SOSPESA)
FanfictionCosa succede a due anime quando, a causa di una tempesta, sono state costrette a dividersi? Può un amore, che sembrava fosse inossidabile, sopravvivere ad una separazione di un anno? "Vai via" "Addio" La storia di Can e Sanem riparte da qui. Nuovi...