Abrazame (y soñar que el destino es junto a ti,Mi Amor)

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Abrazame  (y soñar que el destino es junto a ti,Mi Amor)

“Il matrimonio più elegante che si sia mai visto a Puente Viejo non lo so,ma è stato sicuramente il più lungo. Avrai fatto passare almeno tre minuti tra una frase e l’altra e c’è stato un momento in cui ho temuto che all’improvviso scappassi rifiutandoti di celebrarlo e lasciando lì soli i due sposi.. o peggio ancora che baciassi la sposa e Dio mi perdoni per ciò che dico! Ringraziando il cielo è andato tutto per il meglio,se cosi si può dire,ma soprattutto è finalmente passato il momento peggiore..almeno per qualcuno. Giusto Gonzalo?

Figliolo ehi,mi stai ascoltando?!”

“Uhm,certo Don Anselmo.. sono d’accordo con voi,il peggio è passato”

“E perché ho il presentimento che per te,invece,stia appena per cominciare?”

Silenzio. Avrei voluto avere la forza di replicare,di rispondere a Don Anselmo che si sbagliava e che stavo bene,ero soltanto stanco.

Ma più di tutto avrei voluto che fosse vero.

Dal momento stesso in cui l’avevo vista,vestita di bianco e col volto nero,la più bella delle spose,non riuscivo a togliermi l’immagine di Maria dalla testa e più di tutto le sue parole “Si,lo voglio”.

E pensare che non erano rivolte a me e che ero stato proprio io a consacrarla ad un altro uomo non faceva che aumentare il mio malessere.

“Beh,ad ogni modo tuo malgrado dovrai mantenere un aspetto decente per un altro paio d’ore. Sai benissimo che non possiamo mancare alla festa,ma ti prometto che appena compiuto il nostro dovere e portato i nostri auguri a Maria,Fernando e famiglia torneremo qui.. e ti lascerò solo”

“So qual è il mio dovere Padre ed ho intenzione di rispettare il mio ruolo. Verrò alla villa con voi per portare a termine questa farsa e poi continuerò a vivere la mia vita nel nome del Signore,potete stare tranquillo!”

“Gonzalo,sai che hai fatto la cosa giusta e che non avevi altra scelta.. vero? Sarete felici,lontani ma felici.. forse non ora,ma lascia passare del tempo e tutto si sistemerà”

Alzai lo sguardo per fissare gli occhi in quelli di una delle pochissime persone in quel paese che sapeva tutto di me e di cui mi fidassi per capire se credeva davvero a quello che diceva e quando fu lui ad abbassare il suo non ci fu bisogno di altre parole tra noi. Don Anselmo lasciò la stanza ed io continuai silenzioso a prepararmi per l’ennesimo supplizio.

Di certo Donna Francisca non aveva badato a spese per la realizzazione del matrimonio della sua figlioccia,come c’era da aspettarsi.

La villa si mostrava più lussuosa del solito,splendente in tutti i suoi dettagli,il cibo era stato scelto con cura nella qualità ma non di certo nella quantità visto che sembrava essere troppo anche nell’aventualità ci fossero stati il doppio degli invitati.

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