ᵂⁱⁿᵗᵉʳ ˢᵒˡᵈⁱᵉʳ

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Il soldato d'inverno era nuovamente nelle grinfie dell'Hydra e di Alexander Pierce. Gli ultimi anni trascorsi a cercare la redenzione non erano serviti, poiché adesso era tornato ad uccidere senza pudore. Un sergente non più virtuoso, che vive ammazzando gente. Tra una criostasi e l'altra, gli risultò impossibile seguire ciò che stava accadendo nel mondo. Non sapeva nemmeno in che anno fosse, per quanto poté notare il cambiamento degli apparecchi tecnologici intorno a lui. Se mai fosse uscito da quel posto, avrebbe dovuto seguire un corso accelerato di storia. Cos'era successo dopo il 1944? La guerra com'era finita? Chi era uscito vincitore dalla faida tra Giappone e Stati Uniti dopo l'attacco a Pearl Harbor? 

Chi lo teneva segregato, non era di certo lì per dargli lezioni. Uscì dall'ibernazione qualche anno dopo essere tornato da Odessa, e Pierce gli fece proseguire gli allenamenti intensificati assieme al suo mercenario di fiducia e alla squadra STRIKE. L'Hydra non era riuscita a mettere le mani sul materiale nucleare dell'ingegnere Assim Langroudi, e a quel punto dovettero programmare un piano B. Alexander Pierce aveva pronto un asso nella manica che avrebbe eliminato più persone di quanto non avrebbe mai fatto l'arma alimentata a plutonio del magnate arabo. Insieme allo S.H.I.E.L.D stava avviando un progetto volto a prevenire qualsiasi minaccia nel mondo. Un pomeriggio, dopo una riunione con il consiglio, tornò dal soldato con la fronte corrucciata. "Quel bastardo vuole rinviare il progetto. Ma con chi crede di parlare? Ci conosciamo da anni e mi manda all'aria una cosa simile! No, non glielo permetterò". Parlò prevalentemente a sé stesso, dato che il soldato non poteva rispondergli. 

Pierce si sporse su di lui. "Ho bisogno di te, ora più che mai. Devi fare fuori Nick Fury. Ti affiancherò una squadra che lo terrà d'occhio mentre metterai in atto la mia vendetta. Tutto chiaro?". Il soldato serrò gli occhi trasformandoli in due fessure. "Bene. Washington D.C. Fury riuscirà a scappare dalle pattuglie di supporto, se lo conosco bene. Sarà in strada. Dovrai sbarazzarti di lui, non mi importa come. Ho piena fiducia in te". La missione si svolse il giorno seguente. Il soldato attese a lungo prima di vedere il suo suv imboccare la strada. Si piazzò davanti al veicolo, facendolo andare fuori strada con un'esplosione che partì da sotto il posto guida. Il suv si ribaltò per diversi metri prima di fermarsi. Il soldato si avvicinò per controllare che fosse morto ma non lo trovò. Al suo posto c'era una voragine nell'asfalto. Rumlow gli spuntò alle spalle, vedendo il lavoro svolto con i suoi occhi. Sbuffò, facendo un cenno con la testa. "Vieni, dobbiamo dirlo a Pierce. Non abbiamo molto tempo". 

La missione non era ancora terminata, anzi

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La missione non era ancora terminata, anzi. Non era riuscito a fare fuori l'attuale minaccia per l'Hydra, così Pierce intercettò Fury affermando che si trovava a casa di Captain America. "Dovrai fare come a New York, intesi? C'è un palazzo accanto a quello del capitano. Se si dovesse dimostrare necessario, dovrai uccidere anche lui. Adesso va'...". Raggiunse l'edificio saltando per i palazzi, dandosi la spinta necessaria a sporgersi dai cornicioni. Nell'appartamento del capitano le luci erano spente, tutto era quieto finché una piccola lampadina ha lasciato un breve sprazzo di bagliore che gli fece capire che il suo obiettivo era lì. Si appostò dall'altro lato della strada, puntando il fucile verso la finestra. Questo rilevò i movimenti e quando fu certo di avere Fury sott'occhio, premette il grilletto sentendo un tonfo. 

𝐁𝐨𝐫𝐧 𝐭𝐨 𝐛𝐞 𝐭𝐡𝐞 𝐖𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫 𝐒𝐨𝐥𝐝𝐢𝐞𝐫 | Libro TerzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora