È ora

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Cheryl' s pov
La mela non cade mai lontano dall'albero. Questa frase rimbomba nella mia testa per almeno cinque minuti. Ho seguito tutti i movimenti di Toni, dal momento in cui è uscita dalla macchina fino a quando non è sparita dalla mia vista. Restare qui non cambierà le cose. Apro la portiera ed entro in casa.
Nana Rose: -Cheryl cara, Antoinette dov'è?-
Cheryl: -Nana, Antoinette è tornata nel suo SouthSide, il luogo che davvero le appartiene-
Nana Rose: -cos'è successo?-
Cheryl: -si è rivelata come tutti gli altri. Scusa ma vado in camera, ho bisogno di qualche minuto-
Nana Rose: -certo vai pure, mi dispiace, mi sembrava una brava ragazza- l'apparenza inganna. Mi sdraio sul letto e solo ora mi lascio andare. Le lacrime iniziano a scorrere numerose sul mio viso. Tale madre tale figlia. Pensa questo di me. Lei. La persona che amo. Stringo forte il cuscino. Quasi soffoco tra i miei singhiozzi. Prendo la bottiglietta d'acqua appoggiata sul comodino e bevo qualche sorso per calmarmi. Il mascara colato mi annebbia la vista perciò vado in bagno e mi strucco. Mi guardo allo specchio guardando le mie guance arrossate a causa del pianto di poco fa. Complimenti, ti sei fatta illudere un'altra volta. Ebbene sì. Mi sono innamorata, ho preso un rischio e me ne sono pentita. Cosa faccio ogni volta di sbagliato? Sono io quella sbagliata, sono io l'imperfezione. Perché quel giorno le ho rivelato i miei sentimenti? Perché ho detto di amarla? Perché? Tanto valeva amarla di nascosto, senza che nessuno lo sapesse e senza poi pentirmi. Il respiro piano piano si regolarizza. La mia testa è un miscuglio di emozioni confuse. Tristezza, rabbia, odio ma soprattutto delusione. Tutte quelle parole dolci mi hanno annebbiato il cervello. Mi sono fatta comandare come una marionetta.
Beep. Prendo il telefono. Fantastico, mi mancavi solo tu per la completa felicità.
: -vedo che il mio consiglio è stato ascoltato-
Cheryl: -vedi bene. Niente più Antoinette Topaz. Contento?-
: -molto. È stato un piacere lavorare con te-
Beep-beep.  Il mio primo pensiero è quello di non rispondere, però se non lo faccio lei crederà che sono debole e che ci sia rimasta male. Tiro su col naso e faccio un respiro profondo.
Cheryl: -parla Cheryl Blossom. Non so chi tu sia, ma dimentica questo numero ciao ciao- detta questa frase attacco senza farla parlare. Se avessi ascoltato la sua voce ci sarei solo stata ancora più male. Decido di andare in giardino. Sono le dieci e mezza, però voglio davvero stare all'aria aperta, con la banale speranza che l'aria faccia volare via tutti i miei pensieri. I lampioni illuminano il piccolo spazio d'erba di ThistleHouse. Assaporo la leggera brezza. Mentre cammino qualcosa attira la mia attenzione, un pezzo di carta. È tutto accartocciato, tanto che ha la forma di una palla. Lo prendo e lo spiego. Mi manca il respiro quando vedo che è il disegno che ho buttato dalla finestra un settimana fa.
Cheryl: -perché tutto deve ricordarmi lei?- dico ad alta voce. Butto definitivamente il foglio nel cestino della spazzatura e rientro in casa per mettermi qualcosa di più comodo visto che ho ancora addosso il vestito rosso della festa. Ovviamente il mio armadio è pieno dei suoi vestiti. Perché sono stata così stupida da farla venire in casa mia? Eri in un momento di debolezza, 
mi dice la mia coscienza. Non è una scusa. Non dovevo chiederle di rimanere. Mi metto le mani nei capelli quando un altro problema si fa largo nella mia testa, la scuola. Domani è giovedì perciò abbiamo tutte le ore in comune. Ci vado o no? Non mi farò rovinare la media e il numero di assenze per colpa sua. E poi se non mi presento penserà anche qui che sto male e sono triste.
Dopo essermi cambiata, mi sdraio sul letto coprendomi con la coperta fino alla testa ed iniziando un pianto liberatorio, che penso non sarà l'unico di questa notte.

Toni's pov
Avevo un amore, una ragazza che mi amasse. Lei ora non mi ama più. L'amore è un sentimento, non può scomparire da un momento all'altro. Dico per alzarmi un po' l'umore. Per colpa della mia fottuta gelosia, ho allontanato l'unica persona che davvero amo. Perché sono andata a quella festa? Perché non potevo rimanere a casa aspettando il suo ritorno? Almeno non avrei visto quel bacio, non mi sarei arrabbiata e non le avrei detto quelle cose. La mela non cade mai lontano dall'albero. Non dico cose così intelligenti neanche a scuola perché con lei sono uscite? 
All'inizio pensavo anche di avere ragione. Ma ho completamente torto. Inutile chiamarla, non risponderebbe, per non parlare dei messaggi, li ignorerebbe completamente. Ci vedremo domani a scuola, ma è davvero il caso di andarci? Sì, devo vederla, parlarle, scusarmi. Non voglio perderla. Voglio dirle quanto la amo, che quelle cose non le penso veramente.
Quanto vorrei tornare indietro nel tempo, ma so che è impossibile. La cazzata che ho fatto rimarrà per sempre e non ci sarà un modo per cambiarla. Però ci sarà un modo risolverla. Con questo pensiero cerco di addormentarmi per non fare tardi domani.

Apro gli occhi e guardo l'orologio: le sei e mezza. Wow, questo è un record. L'entusiasmo di questa mattina sparisce nel esatto istante in cui mi ricordo quello che è successo ieri. Spengo la sveglia e mi alzo. Mi guardo allo specchio e la tentazione di tirare un pugno al mio riflesso è davvero tanta. Cerco di fare il più veloce possibile e alla fine esco dal bagno senza nessuna ferita. Mi vesto, faccio colazione e busso alla porta di Fangs, ho bisogno di un qualsiasi supporto ora.
Esce sbadigliando con addosso i pantaloncini e la canottiera del pigiama.
Fangs: -Toni?- dice stropicciandosi un occhio.
Toni: -Fangs, ho fatto una cazzata-
Fangs: -come sempre in fondo, che è successo?- entro nella roulotte ed inizio a raccontare. Lui mi ascolta in silenzio mentre fiumi di parole escono dalla mia bocca.
Fangs: -posso dire solo che l'hai combinata grossa, però anche lei poteva evitare di baciare la ragazza per la quale sa che hai delle preoccupazioni-
Toni: -già-
Fangs: -sai, credo che dopo questo tornerà a trattarti come mesi fa- sono certa che andrà esattamente così.
Fangs: -abbiamo parlato troppo. Andiamo, è l'ora di scoprire la verità- è proprio questa verità a spaventarmi. Selliamo le nostre moto ed arriviamo alla Riverdale High con un minuto di ritardo. Bene, è ora.

Before the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora