La riconcigliazione,il lavoro,e 3 anni dopo

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Tommaso ,dopo almeno quindici secondi di attesa,di silenzio ,risponde al figlio:-" Vabbene, lassalu,ma tu a chiddu nun u vedrai cchiù", Luca lascia andare Anthony,che scappa via.
Anthony però ,non sa che anche a casa c'è una cosa da chiarire: il rapporto tra lui e il padre.
Ad aprirli la porta al ritorno a casa, c'è la madre , ma poi, ad aspettarlo in cucina , seduto al tavolo, c'è solo il padre ,Salvatore Landolina, senza nessun'altro fratello o sorella attorno, anche Rosalinda se ne va in camera da letto, ma non prima di raccomandare Salvatore di non agire ,ma di parlare e ragionare, e se possibile  chiarire con il figlio. Anche Anthony si siede ,alla sedia difronte al padre, proprio per guardarlo negli occhi. Il silenzio glaciale ,però ,domina i primi otto-nove secondi .Gli sguardi la facevano da padrona, sguardi che però dovevano essere al più presto accompagnati dalla voce , dalle parole, perché così si sarebbero solo bruciati gli occhi , per quanto intensamente ,anche se di sfuggita,incrociavano lo sguardo. 
Insomma, padre e figlio cominciano a parlare.
Comincia Anthony, che rompe il silenzio con una domanda:-"ma picchì quel jornu mi hai tirato u tumpulata(lo schiaffo)?"
Salvatore , con tutta la calma e la freddezza che può avere dentro, risponde con un secco:-"Picchì dovevo"
Anthony replica :-"Patri chi risposta è picchì dovevo ? iu volevo vìeniri a travagghiu cu te , ormai me ni avìa fattu 'na raggiuni, pirò purtroppo Luca si jè misu mmenzu ntra me e te , e ti assicuro chi chistu nun succederà cchiù". Salvatore allora dice :-"Dimostramelo", e Anthony:-"Ok patri ,allura da rumani iu e tu lavoreremo nzemi".
Salvatore risponde ancora una volta con la sue risposte secche e fredde:-"Beni,domani a li quattro addritta(in piedi)", stende le braccia verso il tavolo ,si alza ,e se ne va nella camera da letto. 
Anche Anthony è felice e soddisfatto da questa giornata ,perché è stata una giornata di chiarimenti.
Il giorno dopo,o meglio ,sei ore dopo, alle quattro del mattino ,Anthony dorme, ma all'improvviso arriva Salvatore che lo sveglia per andare finalmente a lavorare con insieme.
Anthony quindi , si incammina con il padre , al buio ancora, con il sole che sarebbe apparso a malapena un paio d'ore dopo.
Padre e figlio quindi arrivano davanti al locale dove lavora da anni Salvatore. Il locale tanto atteso , è una macelleria, con proprietario Gianni Esposito, soprannominato "o' coltèll", per via del suo grande coltello che lo maneggia sempre,infatti ogni persona che entra nella macelleria lo vede sempre lì , dietro il bancone , a tagliare la carne o altro, con questo grande coltello. Immigrato da Napoli, è riuscito ad aprire una macelleria nel quartiere di Little Italy.
Salvatore è l'operaio preferito di Gianni, perché è bravo ,è lavoratore , è serio ,è leale, e non si lamenta mai, anche se di poche parole.Per questo Landolina ne approfitta per chiedere a Gianni se potesse assumere anche il figlio.
La richiesta è questa:-"Già, apprima ri travagghiare ti volevo spiari 'n favuri ,chi farebbe macari comodo a tia e a la chiànca chi percaso po' mìettiri miu figghiu a travagghiare?Je 'n bravu carusu".
Gianni accoglie la richiesta:-"Si, va bbene,lo metterò na' semana in prova, a partir ra oggì".
Anthony si mette quindi a lavorare , per la prima volta nella sua vita, il suo primo giorno di lavoro ,sarà quindi un giorno da ricordare.
La giornata dura otto ore,fino a mezzogiorno.
Padre e figlio si ritirano, a piedi perché il budget familiare non permette di possedere un mezzo di trasporto, ma si ritirano, insieme. 
Anthony in questo periodo trova adirittura un altro lavoro, per stare occupato anche il pomeriggio ,così da poter uscire la sera con Florinda.
Tutto molto bello e tutto molto armonioso.
Per moltissimo tempo ,l'andamento della vita di Anthony è sempre questo ,casa ,lavoro ,e la sera con Florinda, a ripetizione, per ben tre anni.
Tre anni dopo quindi ,Anthony ha diciassette anni e,come detto ,è ormai un lavoratore accanito, e fidanzato, appunto, da tre anni ,con Florinda Anderson.
Un giorno però, Anthony ,ritiratosi a casa ,dopo la giornata di lavoro mattiniera e pomeridiana, vede uno spettacolo indecifrabile: la porta della casa già aperta, e con la maniglia a terra ,rotta.
Anthony, ancora a bocca aperta ,entra in casa.
Qui trova la mamma ,Rosalinda,che piange come una fontana al centro della piazza. Gli oggetti a terra ,tenda strappata,mobili aperti ,insomma, un disastro.
Anthony allora si avvicina di corsa alla mamma e chiede cosa sia successo:-"Mà, cos'è questo casino qua? Cosa successe?" .Rosalinda ,piangendo e singhiozzando, riesce a rispondere al figlio:-"Nun u sacciu picchì ma dui uomini sunnu trasuti pi casa , e hannu cominciato a appizzari tuttu, picchì mi chiedevano unni fussi thomas , ma iu nun glielo rittu picchì eranu armati ri cuteddu e pistole , poi mi hannu datu unu tumpulata forti nta guancia destra e si ni sunnu andati correndo".
Anthony allora:-"Thomas dov'è?", e Rosalinda dice che in quel momento non lo sa, ma quando sono arrivati i due armati , si trovava sicuro sulla Mulberry Street perchè doveva aspettare un amico.
Anthony allora si alza di scatto e si dirige verso la Mulberry Street ,non molto lontana da casa Landolina.
Anthony corre , corre ,e corre. Manca solo un angolo, a dividere i due fratelli.
Anthony sale, o meglio,salta ,sul marciapiede, e supera l'angolo: ecco la Mulberry Street , ed ecco il fratello. 

Thomas è ancora lì, ad aspettare qualcuno che probabilmente avrebbe aspettato per molto altro tempo ancora. Thomas è lontano ,la distanza tra lui ed Anthony è di circa venticinque metri, ma il punto è che Thomas non se ne è ancora accorto della presenza del fratello. Anthony allora grida:-"O tommà , vèni cca, haju dirti 'na cùosa!" Thomas si gira verso destra e vede il fratello in lontananza , col braccio destro alzato , per farsi notare da lui , che però non sembra voler andare in contro, perciò dice :-"No frati vattinni via , nun dovevi vìeniri cca ,vattinni!!", afferma tutto alterato e gonfio per le vene e rosso di pelle per l'avviso lanciato al fratello con una grossa rabbia per la sua presenza lì.
Anthony allora si chiede il perché di queste parole:-"Ma picchì mi stai cacciando ,si puo sapiri chi stai facennu cca?". Thomas, a questo punto, allunga la mano destra verso l'osso sacro della schiena,per prendere la pistola che aveva incastrato tra i jeans e la camicia infilata dentro. Thomas prende la pistola , alza il braccio destro ad altessa standard e lo punta verso il fratello ,anche se a distanza notevole. 
Thomas a questo punto dice al fratello:-"Antò, si nun te ni otinni ,scupittata(sparo)!", sempre gridando.
Anthony alla vista di un'arma in possesso di un suo familiare, resta stupito, e perplesso, ma capisce che quindi ,era arrivato il momento di andarsene:se il fratello è arrivato a questo punto un motivo ci sarà.
Ed è qui che succede l'impensabile: nel momento in cui Anthony si gira per andare via ,Thomas ,abbassa lentamente il braccio puntato verso il fratello, ma sente un rumore, il rumore di un motore :un Guzzi Cardellino che stava per sfrecciare a tutta velocità sinistra di Thomas ,che era posizionato sul grande marciapiede. Sul motore si trovano però due persone: il motociclista ,e uno armato con un Vz 61 Skorpion nella mano destra ,con il braccio apparentemente "appeso" per via della velocità a cui andava il motore, e con la mano sinistra invece appiggiata sulla spalla del motociclista. Entrambi sono coperti dal casco e, passano a fianco a Thomas. L'uomo armato alza il bracciodestro e comincia a sparare all'impazzata in direzione Thomas ,sparando anche sul muro e sulle finestre delle case ,spaccando tutto.
Thomas viene dunque colpito in un mucchio di parti del corpo ,senza esclusione, a partire dal capo , fino ai piedi. I due sul motore successivamente ,scappano via.
Anthony , che in questo arco di secondi, si era allontanato da lì per neanche sei metri , sente i molteplici spari , e si immagina il peggio.
Si gira, come un tornado , e ,come un treno , si reca dal fratello.

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