Capitolo 1

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Ero pronta ad intraprendere un nuovo percorso, ormai erano quasi 3  mesi che avevo finito il liceo, mi ero diplomata con poca voglia di continuare a studiare optando per un lavoro ma non mi andò molto bene inizialmente. Tramite un annuncio su internet venni a conoscenza che da li a breve avrebbero aperto un call center nella mia città. 

Città poi...un paesello di poche anime, però a me piaceva definirlo tale perché avevamo a disposizione tutto, proprio come una grande città e l'apertura a breve di un call center ne era l'ennesima dimostrazione.

Decisi di chiamare e mi fu comunicato che il lunedì successivo avrei dovuto sostenere un piccolo colloquio formale, nulla di che. Presa dall'ansia iniziai a preparare un misero curriculum, indicando il titolo di studio e le mie capacità che alla fine non erano molte visto che non avevo mai avuto esperienze lavorative. 

"Forse sarà la volta buona" pensai tra me e me, dato che in passato avevo inviato la mia candidatura a numerose industrie nella zona senza mai aver ricevuto risposta. Perché proprio industrie? L'ho capito successivamente perché proprio questo tipo di lavoro!

Dopo aver ultimato  il mio breve ma intenso lavoro, mi distesi sul letto e sfogliai un po' la home di Instagram... bene, si era fidanzato quel cretino!

Il cretino era colui che fino a pochi mesi prima avevo considerato l'uomo della mia vita, il mio primo amore, il mio primo tutto... per poi prendere coscienza del fatto che mi avesse solo usata e gettata come un oggetto, ma nonostante ciò non riuscivo ancora a togliermelo dalla testa e vederlo felice con un'altra non faceva che farmi stare peggio. Non aveva mai postato nessuna foto con me, testimonianza del fatto che non ero nulla per lui o non voleva farsi scoprire da qualche altra ragazza con la quale usciva nello stesso periodo.

Il mio obiettivo era dimenticarlo, e questo era uno dei motivi per cui volevo trovare al più presto un lavoro così da distrarmi e convincermi che lui non era né il primo né l'ultimo uomo sulla faccia della terra, ma solo uno dei più coglioni.

Le mie paranoie giornaliere finirono quando ricevetti un messaggio nel gruppo delle mie amiche, le quali si stavano organizzando per una serata in disco, visto che eravamo tutte single. Accettai con piacere e quella sera mi divertii un sacco, ma il pensiero di non essere all'altezza di quel lavoro non faceva altro che balenarmi in testa...

La domenica trascorsi tutto il giorno a letto, tra i continui lamenti dei miei che non facevano altro che ripetermi che dovevo trovarmi assolutamente un lavoro perché non potevo continuare ad oziare tutto il giorno... ecco un altro dei motivi per il quale non vedevo l'ora di trovare un lavoro, racimolare qualcosa e andarmene lontano. Non li sopportavo più, non facevano altro che dirmi che non collaboravo nelle faccende quando ero l'unica a spaccarmi la schiena in casa.

Quel giorno decisi di non ascoltarli, misi le cuffie e lasciai che parlassero a vuoto.

Ripresi il curriculum e lo guardai un'ultima volta prima di poggiare di nuovo la testa sul cuscino e riposare, sperando che il giorno dopo avrei fatto almeno una buona impressione al tanto atteso colloquio. 


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