Per l'ennesima volta in questo movimentato pomeriggio, mi butto sul divano senza lasciare spazio per nessuno, ho la testa in subbuglio, forse perché devo ricordarmi tutti gli orari di medicine e antibiotici o forse perché la mia voglia di vivere è pari a zero, basta solo pensare che non ho nemmeno la forza di alzarmi e prendere in mano la mia principale valvola di sfogo, il mio telefono e le mie cuffie,insomma, questa febbre, questi dolori, tutto mi sta uccidendo. Ormai i miei unici due passatempi sono dormire e pensare...e la cosa che mi sconvolge è che più mi immergo nei miei pensieri, piu penso a lui, più dormo, più sogno lui, ormai Adriano ha invaso ogni angolo della confusa testolina.
"Elia è pronto a tavola!"
Ed ecco l'urlo di mia madre che risuona nei miei fragili timpani, pretendente di avere tutta la famiglia a tavola, quasi come se non avesse capito che suo figlio è steso su un divano, come ieri che mi svegliai più confuso del solito, cos'era cambiato? Beh, la febbre era salita a 40.1, ma ciò che mi ha sconvolto di più è stata la frase di mia madre quando lo venne a sapere dal sottoscritto
"Aspettami, sono a farmi un bagno ai Lidi, quando ho voglia di tornare ti do tutto ciò che ti serve"
Non so mai cosa aspettarmi da quella donna, quella donna che tanto amo, ma che delle volte mi scongolge in maniera impressionante.
"Elia muoviti è pronto a tavola, non puoi sempre fare i tuoi comodi!"
E vabbhe, mi alzo, la mia voglia di alzarmi, è pari alla voglia di mia madre di aspettare un povero malato morente a tavola, ma se non voglio essere stonato le orecchie ancora è meglio che mi alzi. Come sempre, ho pochissima voglia di mangiare, ma se non voglio che la mia cara mammina scateni la sua isteria su di me è meglio che inizi a mangiare e a zittire. Finito di mangiare faccio uno di quei viaggi che in questo periodo mi sembrano i più lunghi della mia vita, dal tavolo al letto. Il mio caldo lettuccio che aspetta me ogni sera per accogliere me ... ah e ovviamente, me e tutti i film mentali che mi faccio, e tutti su Adriano,,, mi manca toccare quei bei capelli mossi e neri, quel bel faccino da angelo, quegli occhi marroni stupendi e quello sguardo bellissimo... per non parlare del suo bellissimo fisico e di quella pelle magnificamente di carnagione scura, la sua voce magnifica.....insomma, l'unico ragazzo, l'unica persona, l'unico essere vivente che mi manca è lui.
"Elia, ti devo confessare una cosa che mi tonmenta dall'inizio dell'anno"
"Dimmi Adrià"
"Bhe, noi siamo amici giusto?"
"Ovvio sce ahahah"
"Bhe, da quando mi hai detto che sei gay ho iniziato a saltare di gioia... tu vorresti sapere perchè?"
"Ehm...no dimmi tu"
"Perchè è dall'inizio dell'anno che sono fottutamente attratto da te, dal primo giorno ho sempre cercato di rivolgerti la parola, e bhe ora siamo praticamente migliori amici ed è già bellissimo ma sappi che non ti vedo solo come un amico...perche ti amo"
Ed ecco che un urlo distruggie tutto
"Elia aiuto svergliati"
"Mamma che succede?"
"Devi prendere la medicina a mezzanotte e sono mezzanotte e cinque, cazzo aiuto svegliati"
"Mamma..."
Ed ecco che uno dei mie tanti bellissimi sogni con Adriano svanisce di colpo... e per cosa? per una disgustosissima medicina con un leggero retrogusto di vomito..bah, le medicine di oggi..io propongo una medicina al mandarino, renderebbe le vite dei malati felicissime, e propongo un tranquillante per mia madre, ma di quelli potenti, di quelli che la farebbero calmare per 10 anni, ne valeva la pena di svegliarmi e rovinare il mio sogno? No. Meglio riaddormentarsi e vedere che mi riserva la giornata di domani...
Finalmente è domenica...ognuno di noi festeggia la domenica perché magari c'è un coloratissimo carnevale che li aspetta rumoroso o altri perché è un giorno dove si è liberi di dormire fino alle due del pomeriggio, ma questa, per me è una domenica diversa da tutte le altre, e perchè la festeggio? Perche domani potrò finalmente tornare a scuola. Appena confidai questo alla mia migliore amica, July, fan sfegatata dell'attacco dei giganti, ma soprattutto del suo amato Levi, a momenti mi tirava il telefono suo in faccia se avesse potuto farlo ... povera July...dovrebbero farla santa...Ogni volta che la vedo la confondo con tutti i miei film mentali romanticamente inutili e la torturo dolcemente dalla testa a i piedi...solo Dio sa come quella quindicenne riesce a sopportarmi ... In effetti anche lei mi manca...Dopotutto, dove la puoi trovare una nana con i capelli e persino gli occhi castano ramato pronta ad abbracciarti come se fosse un koala nonostante le tue fastidiose torture?
Sembra tanto ritornare come al primo giorno di scuola, infondo, sono stato a casa un mese,
"cosa mi metto?"
"cosa dirò?"
"cosa farò?"
"come mi muoverò?"
ma oggi, mi sorge qualche domanda in più, tipo
"Piacerò ad Adriano se mi metto questo? O è meglio quest'altro? Gli sarò mancato a quello stronzo? Perché non si è preoccupato di scrivermi? e se mi fossi fatto troppi film mentali?"
Queste sono le uniche cose a cui sto pensando, oltre al pensiero del bruciore dovuto al forte e insolitamente pesante schiaffo di July, che vedendomi preoccupato e in ansia per una cosa cosi stupida, ha poggiato violentemente la sua leggerissima mano sulla mia delicatissima pelle reduce di una mononucleosi pesante.
E' sera, e il nuovo giorno si avvicina, domani si torna, mi chiedo che sarà cambiato, le reazioni di tutti quanti, che faranno i prof appenami vedranno? e Adriano che farà? Mi scanserà come se non mi avesse riconosciuto o mi degnerà almeno di sentire la sua candida voce in un saluto dedicato a me ? e via così....la mia vita è sempre stata costellata di film mentali...ma è ora di andare a nanna, anche se le incertezze mi stanno distruggendo mado, e mentre mi punto la sveglia per le 6.05, arriva lei, l'unico pezzo del puzzle che al momento mi mancava, mia madre
"Amore non ti preoccupare ti sveglio io domani mattina, tanto sto a casa!"
Ed eccola che se ne va tutta felice come al solito....ora una certezza ce l'ho...domani arriverò in ritardo.
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Pueri animum
RomanceStoria di un ragazzo che si innamora sempre della persona sbagliata. "You're the only one for me"