*Attenzione questo capitolo contiene contenuti forti*
Il tempo per lui trascorreva lento, quasi inesorabile, il baratro che da li a poco avrebbe raggiunto non gli sembrava poi così tanto male rispetto a ciò che stava provando e che ogni sera doveva subire.Era passato un anno da quel dannato giorno in cui aveva conosciuto Adam, un anno in cui addirittura il suo corpo ne aveva fatto le spese ed era mutato, si era fatto più forte a suo dire, esternamente era certo che lo avesse fatto, dentro invece, vi era un cumulo di macerie che giorno dopo giorno sembrava decadere ancor di più. Le botte che doveva subire, i lividi, la nausea persistente, gli stronzi che gli mettevano le mani ovunque, il loro sapore volgare nella bocca, lui talmente tanto assopito da quelle pastiglie maledette che ingoiava almeno tre o quattro sere a settimana.
A scuola stava a malapena a galla, arrancava, se ne fregava, la madre aveva ricevuto addirittura degli avvisi sui suoi comportamenti poco consoni ad un ambiente del genere, e lo vede come i suoi compagni lo guardano, lo sguardo disperato di Hinata che in più di un occasione aveva provato ad avvicinarlo e che lui, vergognandosi come un cane scansava in malo modo. Kageyama invece preso dal più ignobile dei sentimenti, la rabbia, lo aveva preso per il colletto della camicia spingendolo contro il muro urlandogli contro tutto il suo disappunto, gli gridò quasi a sgolarsi che si stava autodistruggendo, che la squadra lo stava aspettando, che non era modo far così, che erano tutti pronti ad ascoltarlo se ne avesse avuto il bisogno. Quel suo sguardo disperato, le nocche ormai bianche da quanto stringeva la candida camicia scolastica quasi come fosse una delle poche ancore di salvezza, Daichi e Suga poco distanti avevano visto tutta la scena separandoli a fatica poco dopo per poi guardarlo negli occhi preoccupati.
E Yamaguchi si sentiva ancor di più uno schifo, sotto quegli sguardi di compassione, sotto quegli sguardi che ancora una volta temeva di affrontare e provava vergogna, rammarico, disgusto, non per coloro che stavano tentarlo di salvarlo ma per se stesso e per cosa era diventato.
Quella stessa sera come se non bastasse il tumulto di emozioni creatisi nel pomeriggio a scuola, Adam in preda ai fiumi dell'alcool lo aveva denudato della maglietta per poi rovesciargli una generosa quantità di rum sul suo petto leccandoglielo via in ogni sua singola goccia. Il tutto davanti ad un contrito gruppetto di gente che sghignazzava e faceva battutine di pessimo gusto.
Gemeva sottomesso Yamaguchi poiché di quello che stava facendo non se ne rendeva conto neppure lui.
"Questo sarà mio un giorno lo sai vero?"- palpando generosamente una sua natica -Quando ti deciderai a voler godere con me, potresti divertiti un sacco sai?" Ripeteva incessantemente ormai da qualche sera. Era stanco di aspettare.
Yamaguchi lo guardava con il volto leggermente arrossato e visibilmente eccitato, il cavallo dei pantaloni si era fatto stretto già da un pezzo. Da quella posizione poteva sentire le loro intimità turgide al di sotto degli abiti, il calore che emanava quel corpo che lo sovrastava interamente mentre volgarmente si strusciava su di esso.
"N-non voglio..voglio donarlo solo a chi mi ama" biascicò tra una parola e un singhiozzo, cercando quel briciolo di sanità mentale rimasta.
"Ma io lo sai che io ti amo cucciolo.." passandogli poi una mano tra i capelli spettinati e leccando con la punta della lingua il suo collo sudato.
"Vieni a casa mia stasera tesoro, ci divertiamo.." suggendogli poi il lobo dell'orecchio.
"Non posso.. ti prego" aveva pregato nuovamente guardandolo come un cucciolo bastonato.
"Ora mi hai veramente rotto, volevo essere gentile con te ma ora mi stai facendo veramente incazzare, stasera venderò anche il tuo culo, é ora che inizi a guadagnare qualcosa di più piccola puttanella!" scansandolo brutalmente e guardandolo con il volto più incazzato che mai.
No, stavolta non scherzava.
E così era successo, aveva preso il primo delinquente di turno e gli aveva fatto la proposta di un culo vergine tutto per lui.
Era la fine, la fine di tutto pensò Tadashi mentre quel giovane ragazzo dai lineamenti duri si leccava il labbro inferiore, senza neppure pensarci su troppo lo vide mentre tirava fuori i soldi dal portafoglio per porgerli in tutta fretta a quel bastardo. É la fine pensò nuovamente.
"Seguilo nei bagni e fai tutto ciò che ti chiede, ci siamo intesi?" Stringendogli il volto talmente tanto forte da lasciargli dei segni rossastri sulle guance. Adam aveva lo sguardo infuocato, se Tadashi non avesse fatto come richiesto sarebbe finita male,malissimo, quello sguardo valeva più di 1000 parole, o fai così o é la volta buona che ti ammazzo.
Lo sconosciuto era andato subito al sodo, gli aveva offerto un drink nel quale molto probabilmente vi era qualcosa per stordirlo e senza girarci troppo intorno ai suoi sporchi e loschi fini, lo aveva trascinato in quel cunicolo sporco, emblema di quanto potesse far schifo la sua vita ridotta ormai all'osso.
La fine. Come doveva essere il paradiso una volta giunti lì? Il vuoto allo stomaco che prese a Tadashi una volta che si erano chiusi la porta del bagno alle spalle lo raggelò a tal punto che non riuscì più a muovere un muscolo.
"Eddai, sciogliti dolcezza, ti faccio divertire, promesso che faccio piano, fidati di me" mentre con le mani aveva già slacciato i pantaloni di entrambi e le sue dita erano fin troppo vicine alla sua apertura.
Lo baciava sul collo, l'odore pungente di alcool misto al fumo di sigaretta gli dava la nausea, eppure nonostante la sensazione di voler scappare, di spintonare via quel insulso essere che si approfittava di un ragazzo drogato e ubriaco, il suo corpo non ne voleva sapere di collaborare, lo sentiva completamente distaccato, lasciato in balia degli eventi.
Una volta però che un dito dello sconosciuto ebbe sorpassato il bordo dell'elastico dei boxer per Yamaguchi fu come ridestarsi da un brutto sogno.
Lo guardò con fare terrorizzato prima di sganciargli un pugno nello stomaco tanto da lasciarlo interdetto per qualche secondo, aprì la porta per poi cominciare a correre, si, doveva fuggire da quel locale, doveva andarsene, allontanarsi il più possibile e non farsi più trovare. Casa sua era distante chilometri ma poco gli importava se avesse dovuto camminare fino a la e il suo corpo sarebbe arrivato stremato.
Non voleva più essere succube di quelle persone, non voleva più essere succube di quello schifoso bastardo che al posto di aiutarlo lo aveva quasi portato al suicidio.
Aveva corso tra la folla, spintonando gente a destra e sinistra, il corpo traballante ancora drogato dalla sostanza da poco assunta e se ne era andato, era salito sul primo taxi che aveva trovato e si era fatto portare a casa.
***
"Mamma, mi dispiace.." singhiozzava mentre stringeva le braccia della donna che lo aveva trovato stremato sullo zerbino della porta.
"Mamma, mi dispiace.." piangeva disperato, ripentendo come una cantilena tutta la sua disperazione. Sua madre lo abbracciò forte, un abbraccio che solo una madre piena d'amore ti sa dare, capendo che avrebbe dovuto agire prima, che non avrebbe dovuto permettere al figlio tali soprusi anche se causati proprio da se stesso. Si diede la colpa di quel fallimento abbracciando ancora più stretto di quanto non stesse facendo.
"Tesoro mio, sono qui -carezzandogli dolcemente i capelli- sarò sempre dalla tua parte, ora promettimi che però piano piano rimetterai la tua vita in ordine! Le persone che ti vogliono bene sono altre, promettimi tesoro che non succederà più nulla di quanto accaduto quest'anno, il mio cuore non penso possa reggere a tutto questo dolore"
"Si mamma te lo prometto!" Crollando poi nel sonno più profondo tra le braccia di chi realmente gli voleva bene.
Qualche giorno più tardi,anche se ancora non lo sapeva, avrebbe fatto pace con il suo migliore amico facendo si che tutto tornasse piano piano alla normalità.
Ehilà ragazze e ragazzi come state? 🌹
Come vi é sembrato questo capitolo? Per me é stato un vero parto oltre ad essere lunghissimo 😱 giuro che nei prossimi cercherò di essere un pochino più breve 😱
Finalmente avete capito bene il come e il perché di ciò che é successo nel primo capitolo, sentivo proprio la necessità di spiegarlo in un flashback dai toni un po' angst 😕 non odiatemi per ora❤️🤣
A presto miei cari 💕
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Freckles - [YamaguchixTerushima]
FanficL'immagine che gli si era parata davanti gli dava letteralmente il voltastomaco, non solo per i sentimenti che provava per la persona coinvolta, ma bensì per il modo in cui volente o nolente, avrebbe dovuto accettare quella situazione inaspettata. T...