Capitolo 32

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Un'ombra scura è calata su di me come se il sole fosse stato oscurato. Alzo lo sguardo e mi si secca la gola.
Un paio di metri più in alto è atterrato un essere gigantesco. Le enormi ali membranose e sottili, simili a quelle di un pipistrello, si muovono avanti indietro alzando pulviscolo. Il movimento lo aiuta a mantenersi in equilibrio, essendo atterrato su un terreno scosceso. Al culmine delle ali rosso grigiastre, ci sono diversi artigli acuminati più lunghi del mio avambraccio.
Sulla testa ha delle corna ricurve, come quelle di un cervo adulto, e le orecchie sono lunghe e appuntite. Segno che un tempo è stato un elfo normale ma ora la magia o altro, lo hanno trasformato in questo essere uscito dal peggiore degli incubi, alto quasi tre metri e con strane ali.
La pelle dello pseudo elfo è di un colore viola scuro. Sull'ampio petto muscoloso ci sono dei segni dal significato nascosto di colore verde fluo.
Al posto dei piedi ha degli zoccoli, molto più grandi però, di quelli di un tipico centauro.
In entrambe le mani tiene delle specie di asce con doppia punta e lama che non ho mai visto prima. Soltanto quelle peseranno un centinaio di chili e lui le tiene come fossero due stuzzicadenti.
Gli occhi sono grandi e dal taglio allungato, esotico, ma emanano una luce verdognola fosforescente molto simile alla pittura che ha sul corpo.
In poche parole è un vero bijou.

Non so se è la paura che mi fa reagire così ma gli scoppio a ridere in faccia e gi dico: "Ma cosa ti hanno fatto? Sei la versione sotto steroidi della tua amica lì?" E con il pollice indico i due combattenti più in basso e sulla mia sinistra.

Lui emette un grugnito e credo proprio che sia una specie di risata, poi con voce profonda e rauca come se mi parlasse da dentro una caverna, dice: "Non mi avevano detto che eri simpatica."

Io inclino la testa di lato: "Ah no? Peccato, è una delle mie più grandi virtù. E cosa ti hanno detto allora?"

Il movimento delle ali si interrompe, ormai deve aver trovato l'equilibrio giusto nonostante gli zoccoli non gli permettano molta aderenza sul terreno in discesa: "Mi hanno ordinato di catturarti, possibilmente ancora viva, e di non usare la magia."

Merda, come temevo. Se non usa la magia contro di me, le chance di batterlo si assottigliano perché proverà a sfruttare la sua forza bruta per stordirmi e farla finita in fretta. Ma è comunque un essere fatto di magia e che è stato modificato da essa, quindi devo trovare un modo per sconfiggerlo e capire qual è il suo punto debole o indurlo ad usarla, altrimenti i giochi terminano qui. E non ho alcuna intenzione di farmi catturare di nuovo, quindi se si mettesse male lo costringerò ad uccidermi.

Esprimo ad alta voce i miei pensieri: "Non ti permetterò di catturarmi. Quindi questo nostro tête-à-tête finirà con uno di noi due morto."

Lui sorride e rivela una serie di denti acuminati simili a quelli di uno squalo bianco: "Vedremo... non capisco come mai non devo usare la magia, ma credo che la semplice forza basterà a metterti ko. Mi incuriosisci però ... il mio capo era preoccupato e lo vedo raramente così. Come fa un'umana a impensierirlo in questo modo?"

A quel punto apro i miei canali per osservarlo meglio, dato che di certo non sarò io a sciogliere i suoi dubbi. Bando alle chiacchiere, è arrivato il momento di agire.

Lo osservo affascinata perché ogni fibra del suo essere è impregnata di magia. I flussi viola e neri danzano con velocità e potenza, come fiumi in piena, sia sulla superficie della sua pelle che all'interno del suo corpo. Sembrano muoversi con una certa logica, come se avessero uno scopo ben preciso. Capisco che c'è uno schema dietro, ma non riesco a coglierne il significato o l'importanza.
Sembrano però aumentare in velocità e potenza proprio in corrispondenza del petto e degli strani segni verde fluorescente.
Non faccio in tempo a finire il pensiero che il gigante attacca.

Con due colpi precisi fa danzare le due enormi asce in sequenza rapida, ma ovviamente ho anticipato le sue mosse osservando come i flussi magici aumentano di intensità e luminosità in corrispondenza dell'arto che è in procinto di muoversi.
Mi abbasso quindi velocemente ed evito i due affondi.

Lui sorride: "Impressionante... non sei dopotutto un'umana normale. Ma non farò più l'errore di sottovalutarti."

Si lancia in avanti e affonda le due pesanti armi. La prima la evito deviandola con la mia spada e la seconda scartando velocemente a sinistra. Contemporaneamente attacco con la mia spada ma calcolo male la distanza e manco il fianco destro per pochi centimetri. Mi riprendo dall'errore commesso e, con un movimento rapido dei piedi, mi avvicino quel tanto che basta per portare la lama di taglio e scalfire la sua pelle che sembra fatta di cuoio. Allo stesso tempo ho già estratto il coltello e con precisione lo pianto tra le costole andando a colpire proprio nella stessa apertura causata dal mio precedente colpo. Tutto questo ad una velocità che a me stessa sembra assurda, che avevo visto solo tra i vampiri più antichi e potenti, eppure sono io a farlo con il minimo sforzo.
Il coltello penetra e l'elfo emette un urlo, più di sorpresa che di vero e proprio dolore.
Dopo aver affondato mi sto allontanando onde evitare colpi improvvisi, ma la pendenza del terreno mi impedisce di muovermi come pianificato. Allora lui ne approfitta e con un man rovescio mi colpisce al petto. Volo per una decina di metri e poi inizio a ruzzolare verso valle.
Cerco di non lasciare la presa sulla spada perché perderla sarebbe fatale. Il coltello invece è rimasto piantato nel corpo dell'elfo.
Mi rialzo di corsa e vedo che sono decisamente più vicina al portale ora. Quasi come prendere un ascensore, peccato solo per il dolore.
Cerco di non respirare troppo a fondo. Alzo subito lo sguardo e vedo che si è sollevato in aria, pronto a planare contro di me.
Attendo la sua mossa mentre mi metto di nuovo in posizione di guardia.

Uh come avrei bisogno di una vacanza rilassante in una spa ...

The Bounty Hunter - Hunted (Vol. 4)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora