Cellmates,Compagni di cella. ||kookmin||

seven

((perdonate i cambiamenti che ci saranno nel corso della storia, ho ripreso a scrivere da poco quindi il metodo di scrittura sarà (non dico in maniera drastica, ma abbastanza) diverso))

sferrai con forza un pugno dritto sul suo dolce visino da angelo scaduto e feci in modo da allontanarlo velocemente.
io, al contrario, mi avvicinai e questa volta ad essere preso per il collo, fu lui.

jm: toccami ancora, e ti giuro che i serial killer nella nostra cazzo di cella diventano due.

quasi spaventato mi guardò negli occhi e mi tolse la mano dal collo.
in quel momento vidi Min venirmi in contro.

min: ohoh, hei hei rocky tarocco, che succede?

ji: il signore presente ha detto una cosa che non doveva dire, nulla di che.

lo vidi avvicinarsi, indietreggiai in automatico visto gli anni di esperienza in quel carcere.
quando mi afferrò il viso e si avvicinò al mio orecchio, capii mi volesse dire qualcosa.

min: se ti da ancora fastidio dimmelo.

rabbrividii.

guardai jungkook negli occhi, ma prima che potessi parlare, si avvicinò a noi Taehyung, che prese per il braccio jungkook e lo portò via.

-

arrivammo alle nostre celle, jungkook non aveva rifiatato, non una parola, nemmeno un respiro di troppo, non mi guardava nemmeno.

ognuno si stese sul proprio letto, non mi piaceva quella situazione.
okay odiavo quando mi dava fastidio, ma una piccola parte di, PICCOLISSIMA, adorava stuzzicarlo.

jm: il gatto ti ha tagliato la lingua o..

jk: non parlarmi.

mi rispose freddo.

mi alzai e mi diressi verso il suo letto, dove mi sedetti e iniziai a fissarlo.

jk: che cazzo fai?

jm: mi hai detto di non parlarti, non di muovermi a mio piacimento..

dissi, portando una mano sui suoi capelli, carezzandolo.

jk: jimin no.

sospirai e mi misi lentamente a cavalcioni su di lui.
non chiedete, era il mio nuovo modo di chiedere scusa.

jk: jimin..

sospirò, sapevo gli piacesse ma per rifiutare una scopata jungkook, doveva essere seriamente incazzato.

jm: jungkook che succede..?

jk: jimin.. hhh min mi ha detto di starti alla larga.. min è una persona importante.

jm: min è cinque celle dopo la nostra.

dissi, abbassandomi e iniziando a baciargli il collo, dolcemente.

jk: min ha gli occhi dappertutto jimin..

sospirai, e iniziai a muovere il bacino verso il suo.
non voleva scopare? bene, l'avrei lasciato insoddisfatto.

jk: jimin..

lo guardai negli occhi, entrambe le nostre iridi si allargarono alla vista dell'altro.
si stette per avvicinare alle mie labbra ma io lo fermai, non era il momento per le effusioni d'amore.
ne il momento ne il luogo.

mi avvicinai al suo orecchio sussurrando:

jm: così impari a non accettare le scopate di park jimin.

sorrisi, mi stetti per alzare ma prima che potessi anche solo muovere un arto del mio corpo, mi afferrò dai fianchi scontrando il proprio bacino al mio sedere.

in quel momento ingoiai una quantità enorme di saliva, da dove cazzo proveniva..?

jm: cazzo.

jk: oh baby, questa notte la faremo ricordare non soltanto a min, ma all'intero carcere.

disse, prima di ribaltare la situazione.

mi ritrovai ancora una volta sotto di lui.

// ciao amori della mia vita, come state? sto cercando di cambiarla in una versione meno cringe dai! scusate il periodo di assenza ma se dovessi spiegare tutto quello che mi è successo, credetemi, non finirei nemmeno in mille capitoli.
voi con la situazione attuale come state? vi sta piacendo la storia?
vi ricordate di me vero?
haha
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vado a scrivere!