E ᴀᴅᴇssᴏ?

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Non sta succedendo davvero.

I baci si fecero sempre più appassionati, mi sentivo quasi incapace di staccarmi da lui e il vestito cadde a terra in un attimo.

Ero in intimo, davanti a un ragazzo che conoscevo da un giorno che nemmeno sopportavo ma mi sembrava impossibile prendere e andare via da lì.

Si fermó a guardarmi un attimo e mi persi nei suoi occhi, non avevo mai fatto caso a quanto fosse bello prima d'ora.

Mi tiró a sè risvegliandomi dai miei pensieri, abbassandosi leggermente, con una mano spostó il reggiseno mentre con l'altra inizió a scendere fino a passare un dito sulla mia intimità, facendomi sussultare.

I baci che ci stavamo dando si interruppero e lo vidi fissarmi il seno mentre scendeva piano piano lasciandomi una scia umida sul collo, capii benissimo che voleva di più.

Non riusciró più a trattenermi se continua così e non voglio essere una delle tante che si porta a letto.

Per me era tutto nuovo, non avevo mai provato sensazioni simili con nessuno.

Ma non potevo restare lì, dovevo riuscire a fermarmi prima di commettere errori di cui avrei potuto pentirmi.

Appena si staccó mi spostai, non sapevo nemmeno io con che forza di volontà e presi in mano il mio vestito senza guardarlo in faccia nemmeno un secondo.
Dalla bocca mi uscì solo un "n-non posso io devo.. d-devo andare", detto balbettando, ancora imbarazzata e su di giri per quello che era appena successo.

Non avevo nemmeno rimesso il vestito o aspettato una risposta, ero corsa via in intimo.

Per i corridoi di tutto il quartier generale.




In quel momento non mi sentivo nemmeno più tanto ubriaca, era svanito tutto.
Ma che cosa è appena successo? Non riesco a realizzare.

Ormai quasi arrivata in stanza mi scontrai con qualcuno che non avevo nemmeno il coraggio di guardare in faccia.

"t/n? Ma che cazzo è successo?"

Riconobbi subito la voce di Eren e sbiancai.

E come se non bastasse, al suo fianco anche Armin e Mikasa.
"Dicci subito perché stai correndo mezza nuda per i corridoi."

Cosa cazzo mi invento?

"Ehm- io.."

"T/n?"

Spuntó Levi dietro di noi, facendoci sobbalzare e interrompendo i miei tentativi di tirarmi fuori da quel casino.

"Io devo tornare subito in stanza!"
Dovevo assolutamente andarmene da lì prima che la situazione diventasse ancora più imbarazzante.
I miei amici mi seguirono senza nemmeno far caso a Levi, in silenzio, aspettando che raccontassi io cosa fosse appena successo.

Da quanto eravamo entrati in camera mia, continuavano tutti a farmi domande ed ero sempre più convinta di doverne parlare con loro.
"Dai allora? Ti prego! Chi devo picchiare?" Sbottó Mikasa, alzando anche la voce.

Bene, devo dirgli tutto quanto.

Sarà che ero troppo sconvolta e avevo davvero bisogno di dirlo a qualcuno, sarà che ero forse ancora un po' ubriaca anche se non penso, ma iniziai a raccontare tutto pregandoli di non dire niente.

All'improvviso Eren si alzó interrompendomi.
"Che cazzo si è permesso di fare quello stronzo? Giuro che gli darò una bella lezione domani."

Non l'avevo mai visto così fuori di sè.

𝚄𝚗 𝚌𝚞𝚘𝚛𝚎 𝚍𝚒𝚟𝚒𝚜𝚘 𝚒𝚗 𝚍𝚞𝚎.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora