" sopra un male è il mezzo più sicuro per attirarsi nuovi mali . Quando la fortuna toglie ciò che non può essere conservato, bisogna avere pazienza: essa muta in burla la sua offesa."
-William Shakespeare
ormai il momento era vicino, stava arrivando l'evento più importante che avrebbe iniziato il mio piano di vendetta contro la persona che sfasciò in rovina la mia famiglia. l'esame finale era ormai agli sgoccioli.
Il ragazzo dalle innumerevoli cicatrici si chiamava sanemi, era il pilastro del vento e io ero la sua erede.Il ragazzo aveva un carattere che portava alla sfiducia nei suoi compagni e quindi di non voler cooperare con essi.
"non si fa così! brutta pestifera! guarda!" disse lui mostrandomi per la millesima volta l'undicesimo kata. Guardai un manichino, concentrandomi
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oh che sbadata mi presento anche se non serve
mi chiamo T/n T/c ho 14 anni, sono un* ragazz* dagli occhi c/o e i capelli l/c c/c, ho perso la mia fiducia sia delle persone che di me stessa, tanto che non mi fido nemmeno di sanemi nonostante mi stia allenando da anni.
arrivai sul monte con all'ingresso una marea di fiori di glicine, fiori che i demoni non sopportano, e che in questo posto crescono in qualsiasi momento.
due gemelle dai colori contrastanti spiegarono in che cosa consisteva la prova, e seppur sapendo tutto ascoltai attentamente per saperne di più scoprendo che non c'era niente di diverso dalle spiegazioni del caro pilastro del vento.
entrammo nel campo di prova, correndo con la katana in mano, sconfiggendo demoni di bassa forza.
camminai più tranquilla andando verso il punto dove il sole toccava terra per prima, ero stufa, sapevo che ero in grado di sconfiggere questi demoni senza nemmeno faticare, il che rendeva le cose meno interessanti.
un ragazzo apparve nella mia visuale correndo via e gridando un "NESSUNO ME LO AVEVA DETTO!" mostrando un demone di dimensioni colossali con innumerevoli braccia e un ragazzo dai capelli castani e gli occhi scarlatti essere lanciato verso di me da un colpo di questo demone che pareva essere qui da ormai troppo tempo.
"tutto bene?" chiesi puntando la spada verso il demone che se la rideva pensando di mangiarci.
attaccammo salendo sulle sue braccia, dando poi il colpo di grazia.....
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passarono quei sette giorni, io a differenza di motli altri avevo solo poche ferite, notai che solo in 5 superammo la prova, il ragazzo scarlatto, il fratello di sanemi, un ragazzo piagnucolante dai capelli arancioni e kanao l'erede di shinobu.
la conoscevo da quando ero piccola ed eravamo ormai migliori amiche, è sempre stata una ragazza di poche parole, e incapace di prendere delle decisioni lasciando che una monetina decidesse per lei.
mi avvicinai a lei sorridente che stava giocando con una farfalla che si era poggiata sul suo dito.
"hey kanao, sono felice che tu abbia superato la prova" dissi guardandola, lei mi guardo e facendo un cenno con la testa mi abbracciò staccandosi solo dopo aver sentito le gemelle parlare.
il fratello di sanemi non sembrava contento del fatto che doveva scegliere il materiale della sua katana tanto vero che afferrò i capelli di una delle due ragazze irato. stavo per andare quando notai il ragazzo dalla cicatrice sulla fronte prendere per il polso genya e stringerlo forte quasi da spezzargli le ossa facendolo cosi lasciare la presa dalla gemella dai capelli chiari.
guardai attentamente le varie polpette di materiale scegliendo poi quella che sembrava essere quella giusta.
il ragazzo dalla cicatrice dopo aver scelto si avvicinò a me sorridente, "hey sono kamado tanjiro, i tuoi kata sono fantastici" disse sorridente e porgendo la mano, lo guardai indifferente per poi stringergli la mano "t/n t/c e ti ringrazio anche il tuo kata non è male sembra quello del pilastro tomioka" dissi staccando la mia mano dalla sua
"si lo conosco e un ragazzo gentile dopo tutto" ridacchiò, e io concordai con lui " tu dove abiti presumo tu debba tornare a casa e sei anche ferito" dissi " sono a poche ore da qui stai tranquilla", notai il suo zoppicare cosi lo guardai seriamente.
"ti accompagno a casa in queste condizioni non puoi tornare da solo" dissi mettendo un suo braccio sopra la mia spalla e iniziando a camminare.
-questo ragazzo sembra gentile, fin troppo, non so come lui possa aver superato la prova finale, ho notato pure il suo gesto, dare la mano a un demone morente, provare compassione per un demone.... è una cosa intollerabile- pensai guardando il suo viso sofferente.
mi persi completamente nei miei pensieri in quelle ore di camminata, il silenzio ormai aveva preso il controllo della situazione rendendo l'atmosfera più imbarazzante. Sia io che tanjiro ci limitavamo a guardare la natura che ci circondava, e ad ascoltare gli uccelli cinguettare sempre meno per l'arrivo della sera.
Arrivammo alla cima di una montagna, notando una casa di medie dimensioni anche essa di legno, la porta scorrevole si apri mostrando una figura femminile, dai capelli lunghi castani sfumando sull'arancione scuro alle punte, occhi rosa e un pezzo di bamboo in bocca.
percepì subito che era un demone e sguainai la mia katana pronta ad attaccarla ma tanjiro mi fermò.
" ferma non lo fare, stai tranquilla non mangia gli umani" disse parandosi davanti mentre la demone abbracciava suo fratello che piangeva,
"un demone....che non mangia umani... AHAHAHAHAHHA NON FARMI RIDERE! sei appena diventato un ammazzademone e stai già infrangendo il regolamento!"dissi ringhiando,
"è mia sorella minore, dovrai passare sul mio corpo!" disse con sguardo serio
incrociai lo sguardo della demone che mi guardava un pò impaurita immergendomi poi in quegli occhi rosa come i fiori........
il primo capitolo finisce qui spero che vi possa piacere ^^
domanda: se scrivo male fatemi sapere cosi correggo a voi starebbe bene?
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nezuko x reader (fem/male)
Fanfictioncredevo che i demoni fossero tutti uguali, tutti a soddisfare un inutile bisogno di mangiare carne umana, e alcuni sotto il controllo del famoso kibutsuji muzan il padre di tutti i demoni. mi sbagliavo..... t/n: tuo nome t/c: tuo cognome c/o: colo...