capitolo 15

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Aprii gli occhi. Ero nel mio letto con James accanto a me che russava, e al solo pensiero della sera prima un sorriso si fece largo sulle mie labbra. Mi alzai dal letto e mi preparai, cercando di non svegliare ne James ne Jolí. Mille pensieri ronzavano per la mia testa. Forse non avrei dovuto dirgli la verità. O almeno non ancora. Che cosa avrebbe fatto adesso? Avevo così paura di scoprirlo, o anche solo di immaginarlo che pensai per un attimo, per un misero secondo di tornare in Francia. No, non potevo farlo. Non di nuovo. Non potevo negare a mia figlia di stare con suo padre, ne tanto meno il contrario. Dovevo affrontare i miei problemi una volta per tutte. Amavo tutti e due allo stesso modo, ed ero sicura che James non mi aveva ancora perdonato, aveva solo approfittato del mio momento di vulnerabilità.
Mi infilai il vecchio maglione di Grifondoro di James e scesi a preparare la colazione. Magari delle uova strapazzate lo avrebbero aiutato a prendere una decisione ragionevole. Non ero brava in cucina, ma dai che ci voleva a strapazzare delle uova? Purtroppo per me il mio piano non funzionò, anzi, nemmeno due minuti dopo la cucina stava andando a fuoco.
- James!- urlai.
- Che cos'è successo?- disse lui scendendo dalle scale vestito di tutta fretta con il cuscino sottomano. Quando vide il fuoco  allora si guardò intorno e iniziò a cercare la sua bacchetta ovunque. - eccola!- urlai indicando Il mobile in cucina e gliela lanciai. Non feci in tempo a dirgli di spengere quel maledetto incendio che jolí si affacciò dalle scale urlando come una matta. Mi misi le mani sulla fronte e tirai un sospiro mentre James imitava un pompiere impazzito realizzando il suo sogno d'infanzia. Cinque minuti dopo eravamo tutti e tre seduti al tavolo della cucina, ancora mezzi addormentati e non così pronti per uscire. -Comunque buongiorno eh- disse lui alzandosi e andando a prendere il suo French toast bruciacchiato. Feci un sospiro e diedi alla bambina la sua colazione. -Per oggi puoi mangiarla sul divano, io devo parlare con Jamie- dissi. Jolí esclamò soddisfatta e saltò sul divano col suo pudding, sporcandosi il pigiama con disegnati dei calderoni arcobaleno. -Agitata stamattina eh. Ieri sera non mi sembravi così arrabbiata, anzi..- disse James mettendosi a sedere davanti a me con la sua tazza di caffè bollente. -Non fare lo stupido- Dissi. Lo guardai con il mio solito sguardo assassino, quello che di solito fa girare le persone dall'altra parte, che con lui però non fa mai effetto. - Sai che con me non funziona, non sprecarti a a provarci- mi disse. Una risatina uscì dalle sue labbra e le mie guance arrossirono imbarazzate. A quel punto decisi che era meglio arrivare direttamente al punto, senza girarci tanto intorno. -Che cosa vuoi fare con lei?- chiesi facendo riferimento all'esserino biondo che saltava sul divano del nostro soggiorno. James mi guardò per qualche secondo indeciso, poi disse semplicemente che non aveva intenzione di fare niente, se non continuare a godersi del tempo con jolí.
Come sempre capii che in realtà i suoi subdoli piani erano ben altri, ma lasciai correre il discorso e gli dissi che sarei andata un po' a casa di Rose per chiarire le cose. Poco prima di uscire però, proprio quando ero sulla soglia di casa lo sentii dire - Ah Domi, dimenticavo, stasera abbiamo ospiti. Devo presentarti una persona-


Mi materializzai davanti alla villetta in cui ero pochi giorni prima, quando tutta la mia vita era cambiata. La casa però era sempre la stessa, in perfetto ordine come la sua proprietaria. Bussai alla porta. -Rose, lo so che ci sei. Che sei lì ad ascoltarmi. Volevo chiederti se ti va di parlare di ciò che è successo ieri. Sai benissimo che non riesco a rimanere arrabbiata con te, quindi, per favore aprimi-
Adesso, se fossimo in una commedia americana, probabilmente Rose non sarebbe stata davvero lí, e tutto il mio discorso sarebbe andato a fanculo. In un film drammatico probabilmente la ragazza avrebbe aperto la porta piangendo e mi sarebbe saltata addosso abbracciandomi e dichiarandomi amicizia eterna. Purtroppo, o per fortuna secondo i punti di vista, non andò in nessuno dei due modi.  Da quella porta, uscì l'ultima persona che mi sarei aspettata di vedere. -ehi Domi- il sangue mi si gelò nelle vene.
- Da quanto tempo, eh?-

Ciao! Lo so, è da tanto che non aggiorno, ma ora che è finita la scuola avrò sicuramente più tempo per scrivere. Vi ho lasciato con la suspence eh 😏 . Vi prego non siate troppo cattivi nel giudicarmi 🥺Che ne pensate di questo capitolo? Sto iniziando a revisionare anche gli altri e ho già aggiustato molto il primo.
Bye, Domi 🤍💕

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 24, 2022 ⏰

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