Copriti gli occhi che ti si vede il cuore...

💙🦋Prologo

Non riuscivo a dormire. Sono rimasta lì, stesa sul letto guardando il soffitto. Ho preso il telefono per guardare l'ora. 2:56, il tempo sembrava non voler scorrere. Nonostante fosse notte fonda la camera non era buia, entrava la luce da quelle piccole fessure sulla tapparella che non ho abbassato del tutto. Se l'avessi fatto la camera sarebbe al buio e io mi sarei addormentata. Ma quella non era nottata, non potevo dormire. Non riuscivo a dormire. Non volevo dormire. Continuavo a pensare, a rimuginare su tutte le scelte che ho fatto nella mia vita, ma mi sono accorta che poche sono le scelte che ho fatto io, la maggior parte mi sono state imposte. Mi sono chiesta quali scelte mi hanno portato a questo punto. E che punto sarebbe questo? 
La mia testa era sul punto di scoppiare, avevo la mente inondata da flashback e ricordi, belli e brutti, felici e dolorosi. Ho sempre pensato, anzi ne sono convinta, che ogni giorno succede una cosa bella che ti rende felice e una cosa brutta che ti rende triste, e la vita è così, il dolore serve per ricordarti e farti apprezzare le cose belle, a goderti il momento. Ma come facciamo a sapere che quelli sarebbero stati i momenti più belli della nostra vita? Quando me ne sono resa conto io, era ormai troppo tardi. 
Volevo smettere di pensare, continuavo a rigirarmi nel letto, iniziavo ad avere caldo nonostante fosse dicembre e si ghiacciasse. Con un calcio da far invidia ai calciatori buttai dall'altra parte del letto il piumone. Mi girai sul fianco sinistro e rimasi lì, immobile, rannicchiata con le ginocchia al petto, la testa bassa e un pigiama leggero.
Ad un certo punto iniziai a sentire il freddo insinuarsi sotto al pigiama e poi direttamente nelle ossa. Il mio piumone rosa e grigio era proprio vicino a me, ma non coprì, rimase lì fino al mattino. E io rimasi in quella posizione finché il sole non decise che era ora di svegliare tutti.