-Cosa dobbiamo fare con lei? E' debole, non può combattere stanotte, inoltre i vampiri stanno arrivando, dobbiamo pianificare qualcosa in fretta!
-Penso che dovremmo chiamare gli altri, non possiamo andarci in tre, sono sicuro che saranno almeno un centinaio!
-Aaron, non possiamo coinvolgerli, ci hanno già aiutato così tante volte, dobbiamo usare le uniche armi che abbiamo quindi è meglio che ti muovi subito e inizi a prepararti per stasera!
Sento qualcuno bisbigliare, ma non riesco a vedere nulla. Di cosa stanno parlando? Non riesco a capire.
Aspetta, cosa è successo, perché sono sul letto?
-Hai visto quanto sia incapace a gestire i suoi poteri? Non possiamo lasciarglielo fare di nuovo. Causerà solo problemi, non abbiamo tempo di prenderci cura di lei con tutta questa merda che sta succedendo ora-.
-Aaron, che diavolo, faresti meglio a smettere di parlare così, lei vuole solo aiutarci-.
-Oh Endea, Astrid vuole solo vendicarsi dei suoi genitori, non le importa nemmeno di noi.
-Mh cosa è successo ragazzi? - Intervengo e chiedo.
-Ti sei svegliata! Sono così sollevata, ti fa male la testa? Hai la febbre? - chiede freneticamente Endea.
-Sì, sto bene, solo un leggero mal di testa- Guardo dritto negli occhi di Aaron.
-Mi dispiace di avervi deluso, ragazzi - dico.
-Non preoccuparti Astrid, ti capiamo- dice Endea mentre mi porge una tazza di tè caldo.
La ringrazio. Aaron esce dalla stanza.
-Ehi!
Aaron si ferma un attimo.
-Mi dispiace- dico.
Non mi guarda nemmeno e si allontana.
Endea lo nota e mi sorride.
John torna a casa.
- Dobbiamo parlare- mi punta il dito contro.
Do la tazza di tè a Endea e seguo John.
Continuiamo a camminare, ma lui non dice una parola. Cosa sta succedendo oggi?
-Tieni questo - Improvvisamente afferra una spada e la punta verso di me.
-Tenta di disarmarmi-.
Sono leggermente confusa dalle sue parole così inaspettate.
In meno di un secondo viene dietro di me e mi punta la spada al collo.
Con il gomito lo colpisco sul fianco, lui arretra e io riesco a girarmi e a puntargli l'arma al collo.
-Troppo facile - dice lui.
Calci, pugni, le nostre armi trovano sempre il punto più debole dell'altro.
La sua spada sfiora il mio fianco destro. Inizia a sanguinare.
- Cosa c'è che non va in te!? - chiedo.
- Devi imparare a sopportare il dolore.
- Lo faccio già, non ho bisogno di imparare nulla!
Mentre finisco la frase lo spingo a terra. Lo blocco mentre la mia arma tocca la sua pelle.
-Oh, davvero? Non è vero! Cerchi ancora vendetta per i tuoi genitori!!!- si arrabbia. Mi spinge a terra. Lo guardo dritto negli occhi.
-Non sono affari tuoi !!!- gli urlo contro.
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The Vampire Huntress
ParanormalAstrid è una ragazza molto particolare. Quando era molto piccola dei vampiri entrarono in casa sua e uccisero i suoi genitori sotto i suoi occhi, lei scampò alla morte grazie a sua madre che le disse di nascondersi nell'armadio, di aprire la piccol...