Mᴇ ʟᴀ ᴘᴀɢʜᴇʀᴀɪ.

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"Togliti subito strani pensieri dalla testa! Ti avevo detto che era un coglione.. Guardami ti prego."

Stavo riuscendo a calmarmi e alzai gli occhi.

"Non ridurti in questo stato per uno così. Non dovresti farlo per nessuno al mondo in realtà. Sei perfetta così come sei. Ricordatelo sempre, e ricordati che io non ti abbandonerò mai."

Mi strinsi a lui ancora di più.

Aveva sempre fatto tutto cercando di proteggermi alla fine, dovevo solo capirlo prima.

"Eren sono stata una stupida, mi dispiace, mi dispiace per tutto quanto."

Eren:"Shh. Non sono arrabbiato con te quante volte devo ripetertelo? Sai cosa dovresti fare adesso? Tornare dentro e divertirti. Fagli vedere cosa si perde. Fagli vedere che non ti importa. Non devi mostrarti debole, o se ne approfitterà."

Aveva ragione.
Ma non sapevo se ce l'avrei fatta.

"Asciugati quelle lacrime, forza."
Ci alzammo e ci incamminammo verso la festa, in silenzio.



"BRUTTO LURIDO BASTARDO! IO TI GIURO CHE STAVOLTA TI UCCIDO CON LE MIE MANI!"
"EREN CALMATI! TI ASSICURO CHE VOGLIO AMMAZZARLO ANCHE IO MA ORA TI DEVI CALMARE!" Gridó Mikasa.

Quel pazzo di Eren aveva preso la questione quasi più sul serio di me e quando arrivando dalla finestra vedemmo che quei due erano ancora lì insieme perse la testa.

Ecco tornato il buon vecchio Eren.

Jean:"Mi mancava sentirti gridare stordito! Però questa volta mi tocca darti ragione!"

Jean, Mikasa e Eren erano furiosi. L'unico che ancora ragionava era Armin.

Armin:"RAGAZZI! Io ci rinuncio! Siete un caso perso!"

Ridacchiai, immaginandomi Armin che cercava di fermarli dall'uccidere Levi.

"Almeno finalmente stai ridendo!" Mi disse Mikasa.
Sasha:"Devo tirargli un altro drink addosso? E comunque t/n, ho sprecato il mio drink così!! IO!! Sono proprio una brava amica!"

T/n:"Sasha, ti amo sappilo!"

Armin:"Continuando di questo passo dovranno alzare delle altre mura per proteggere Levi da voi!"
Ridemmo tutti.

T/n:"Sono pronta a entrare. Eren, ti prego."
Eren:"Prima o poi gli darò una bella lezione " sussurró cercando di non farsi sentire da Armin.
"Eren!"

L'aveva sentito.
Ridendo, varcammo la soglia della porta.

"NO BASTA! PERCHÈ DEVO SEMPRE FARE OBBLIGHI CATTIVI!"

"Smettila di frignare Armin!" Lo sfottè Jean.
Appena rientrati nessuno disse nulla, mi conoscevano bene. Sapevano che ero fatta così, se avessi voluto parlarne l'avrei fatto con i miei tempi. Il mio unico pensiero era svagarmi e ridere con i miei amici.

A Sasha venne la bellissima idea di giocare a obbligo o verità.

Per fortuna Levi non partecipava, ma era rimasto su quel divanetto con altri ragazzi a parlare, anche se vedevo che ogni tanto controllava cosa stessimo facendo.

"Ti muovi si o no!! Cos'è hai paura piccolinoo?" Eren stava prendendo in giro il povero Armin che doveva dare un pugno a Mikasa.

Armin:"Smettetela! Già sono mezzo distrutto dopo l'allenamento di oggi! Se do un pugno a Mikasa mi troverò qualche osso rotto!!" Scoppiammo a ridere tutti.

La bottiglia giró e toccava a me.
Bertoldht:"T/n, obbligo o verità?"

"Obbligo!"
Non fosse stato Bertoldth a farmi la domanda avrei detto verità, sapevo quanto fossero stronzi gli altri e conoscendoli mi avrebbero fatto fare qualcosa di assurdo. Di lui invece non mi preoccupavo molto.

𝚄𝚗 𝚌𝚞𝚘𝚛𝚎 𝚍𝚒𝚟𝚒𝚜𝚘 𝚒𝚗 𝚍𝚞𝚎.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora