I

18 4 3
                                    


Nelle terre prosperose dell'estremo sud era raro scorgere anche solo l'ombra degli uomini. Tante leggende riempivano quel luogo di un alone misterioso ma ancora di più erano le scomparse che accompagnavano viaggi verso tale terra. Una terra ricca di frutti, fiori e alberi governata da creature che non superavano le paludi che dividevano l'arido territorio dell'ovest dalla sconosciuta penisola del sud. I confini erano infatti delimitati dalla natura poco appetibile non solo ad ovest dalle acque stagnanti ma anche a nord est dove la terra è nera e la lava dei tanti vulcani bolle imperterrita.

L'avidità degli uomini del nord però non cessava di crescere. Avidità camuffata da curiosità per tali luoghi così ben protetti.

"A cosa stai pensando?" chiese una voce ovattata proveniente dalle ribelli onde blu del mare. Una sorta di impazienza impregnava quei movimenti corti e rapidi, notò la ragazza i cui rossi, lunghi, incantevoli capelli ricci abbracciavano metà della sua snella figura in piedi sull'alta scogliera di un paesaggio selvaggio. Impassibile rispose domandando "Quando mi lascerai in pace? Non hai qualcun altro da tormentare?"

Dolcemente le onde acquistarono consistenza e dove prima c'era solo acqua apparve una vecchia donna, con occhi neri come la pece e priva di sopracciglia. Accompagnata da un sorriso stava seduta a gambe incrociate sulla superficie del liquido irrequieto. "Quando tu preferirai compagnia invece del comfort trovato nella solitudine." rispose analizzando il vivace blu degli occhi della giovane ragazza la quale però decise di ignorare la verità di quelle parole e dirigere la sua attenzione alle onde "Comunque perché sei così entusiasta? Stai disorientando tutti i pesci."

La donna dalle ciocche d'argento batté le mani ricordandosi il motivo della sua visita "Oh giusto! Avrai visite oggi! È un peccato che non possa occuparmene io." affermò sconsolata mentre la giovane scosse la testa sospirando "Avrei dovuto capirlo subito" tutto quel eccitazione non poteva che annunciare altra agonia per lei.

Nell'ultimo decennio percepiva il mondo girarle intorno, mentre lei rimaneva immobile su quello scoglio incapace di cambiare il suo destino o almeno porci fine. Le uniche cose che le era consentito fare erano i favori a quella vecchia che doveva essersi accorta del vuoto che opprimeva la bella giovane.

"Ti sei persa di nuovo" constatò la donna che le era apparsa davanti inavvertitamente "dopo tanti anni penso che un po' di attività non possa che aiutarti. La nostra terra ha perso la calma di un tempo e tu devi cambiare con lei. Le piante intorno a te hanno più forza d'animo. Anche durante quest'inverno l'aria gelida ha risvegliato i loro fiori gialli. Mentre a te neanche tale vista dona esempio per la serenità." La ragazza si guardò intorno e per la prima volta dopo decenni vide la miriade di ginestroni che la circondavano. "Sono sempre stati qui intorno a te, sono fioriti ogni inverno si sono moltiplicati fino a invadere un intero campo, la sorpresa sul tuo volto mi preoccupa ragazza."

"La tua preoccupazione non cambia il mio stato. Non c'è niente che tu dica che possa cambiare la mia situazione perciò non sprechiamo fiato in vano." disse la giovane forse un po' troppo duramente.

Improvvisamente il cielo si ritrovò oscurato da nuvole grigie e un vento anormale cominciò a soffiare arrabbiato. Gli occhi spaventosamente scuri diventarono di un bianco simile a quello della luna piena "vai dove alla foce del fiume turchese e non permettere alle ninfe di entrare nelle mie acque" un altro comando che per lo meno le avrebbe fatto stendere i muscoli rimasti per troppo tempo nella stessa posizione ad ammirare le profondità del mare, la vecchia aveva ragione, non poteva che farle bene.

"Prima di andare guardati ancora una volta intorno a te e ricordati questi fiori così come sono ora. Per quando sarai tornata saranno cambiati."

La giovane non indagò sulle parole che le erano state indirizzate. Ma ci sarebbe ritornata col ricordo da lì a poco.

Senza indugiare con un tuffo grazioso si lanciò tra le braccia delle acque fredde e tempestose. I suoi capelli al tocco con l'acqua si illuminarono di un rosso intenso e brillante. La luce che emanavano dipingeva l'acqua intorno a tal punto che non si riconosceva la fine delle ciocche e l'inizio del gelido oceano.

Tutto quel rosso in mezzo al mare che rispecchiava il colore grigio dei nuvoloni donava un contrasto tanto interessante che terrificante all'occhio umano.

Le gambe diedero una spinta e in meno di un minuto fu già alla meta. Nonostante tale velocità si accorse che era arrugginita e i muscoli le dolsero per lo scatto senza un adeguato riscaldamento.

Davanti a lei fu stupita di vedere una nave umana. Lo sparo di un cannone la face sobbalzare mentre usciva cautamente dall'acqua ed analizzava la dinamica degli eventi che si stavano svolgendo davanti ai suoi occhi. Le ninfe avevano circondato l'imbarcazione. Non avevano intenzione di sedurre come il loro solito. Il grande numero di quelle creature intendeva affondare l'imbarcazione e divorare tutti quelli a bordo.

Ponderò sul da farsi e dovette scegliere tra due opzioni: distruggere la nave prima che raggiungesse il mare ed evitare così l'entrata delle ninfe nell'oceano oppure aiutare gli invasori delle terre del sud. D'altronde il suo incarico riguardava l'invasione delle acque marine da parte delle nykari, non le era stata menzionata nessuna nave umana o cosa farne. Ora che ci pensava tutta questa faccenda le risultava strana, impossibile che la divinità dell'oceano non fosse a corrente di tale presenza. Che gli umani avessero trovato un modo per sfuggire ad occhio divino? No era impossibile. Ma se invece fosse stato veramente così lei lo doveva sapere.

"AIUTOO" sentì le grida degli umani. Dopo aver girato gli occhi al cielo posizionò due dita in bocca ed emise un lungo fischio fino a quando ogni essere presente si voltò verso di lei.

Diresse lo sguardo alle belle fanciulle dalle code viscide alcune verdi alcune marroni" Brizo vi avverte, manca poco al limite tra l'acqua dolce e quella marina se vi allontanate ora non interverrò personalmente a far rispettare la parola divina." la nuova arrivata sapeva che le parole appena pronunciate risultavano incomprensibili ai deboli mortali col viso paonazzo che la osservavano con occhi tremanti. Il linguaggio era gorgogliante e gutturale simile ai coccodrilli incontrati solo una volta ormai troppo tempo fa.

"Sono nostri." affermò una nykur. Una delle peculiarità di queste creature è che vivono in simbiosi tra loro a tal punto che il pensiero è unico, come se fossero un unico essere per questo con piccole frasi a testa riposero alternandosi. "Sono nella nostra casa." ancora "Nostri." e ancora "Sono nostri" dissero in unisono.

"Osservate le onde che crescono e il cielo scuro. Ogni minuto che passa Brizo diventa più impaziente ed anch'io." i suoi piedi toccarono nuovamente l'acqua e le sue folte ciocche tonarono a splendere.

"Sono entrati"

"Nelle nostre terre"

"E' nostro diritto"

"PUNIRLI"

Nelle sembianze ingannevoli di una semplice fanciulla la più vicina a lei si avvicinò non avendo in ritorno una risposta. "Non stiamo violando nessuna parola divina." nella testa della mandante di Brizo sembrò insinuarsi lo stesso pensiero come se fosse suo. Quello era il loro potere. Come se la sua stessa mente avesse proferito quelle parole. La voce che sentì risuonare era la sua ma sapeva bene che quella viscida nykur dalla coda verde stava cercando di sedurla. "Questi stupidi umani hanno osato varcare i nostri confini. Dobbiamo punirli. Lo faremo noi e torneremo tra le rive del fiume che oltrepassa la foresta. Tu potrai tornare a guardare il mare senza sporcarti le mani." le era ormai arrivata ai piedi e le prese la mano tirandola a sé. "Delta" le sussurrò nell'orecchio "Questo è quello che vuoi. Sì, la senti la voglia. Cresce. Cresce."

"Cresce" aggiunsero le sorelle.

Delta le accarezzò i capelli "Così bella." la ninfa sorrise "eppure così sciocca" le afferrò i capelli e un urlo squillante invase la foce del fiume. "Dev'essere passato talmente tanto tempo che non vi ricordate più chi sono e cos'ero. Ma non importa. Ucciderò solo una di voi e sarà d'esempio per le altre."  



ps. all the best, 

RLsoul

Lacuna //btsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora