Capitolo 29

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Natalie




Quando mi sono svegliata da quell'orribile incubo una flebile sensazione d'angoscia mi è rimasta impressa sulla pelle e non mi abbandona. Chi è quella ragazza? Perché vogliono fargli del male? 

Lui si trova ancora in pericolo, per quanto possa essere ferita, non posso fare finta di nulla. La mia anima scalpita, sento chiaramente un peso dentro di me, come se qualcosa non stia andando nel verso giusto. Come posso aiutarlo? Le nostre vite sono completamente diverse, le nostre anime si trovano in  due poli opposti dello stesso pianeta. Il solo pensiero che gli possa accadere qualcosa mi fa accapponare la pelle.. 

Socchiudo gli occhi e faccio un respiro profondo cercando di distendere i pensieri. "Se hai ricevuto questo dono è perché hai la forza di affrontare ciò che comporta, è tutto scritto nel destino." Le parole di mia madre ricantano nella mia mente, come sempre in momenti di sconforto, donandomi sollievo e infondendomi tenacia e forza per andare avanti.

«Ehi, tesoro, che succede? Non riesci a smettere di pensarci, vero?» 

La voce di Chandra mi ridesta dai miei pensieri. 

Dopo averle raccontato ogni cosa, si è offerta di accompagnarmi al lavoro per non lasciarmi sola. Ho cercato di farla desistere, ma quando decide qualcosa non la ferma nessuno: è come un caterpillar, però munito di fiori. 

Con la scusa di una fetta di torta e un buon caffè, siamo in macchina dirette alla tavola calda. 

«Il problema, Chandra, è che non so proprio cosa fare. La mia vita è un diventata un campo di battaglia, è come se fossi travolta da una valanga senza possibilità di scampo», mi volto per guardare il suo volto schermando i raggi del sole con la mano, «sta cadendo tutto a pezzi e non so come impedirlo. Sembra un deja vu, questa cosa continua a ripetersi nella mia vita.»

Vedo il suo viso tendersi in un'espressione di rammarico. 

Appena parcheggia l’auto davanti alla tavola calda si gira, punta i suoi grandi occhi azzurri velati dalle lacrime su di me e sussurra decisa: «Troveremo un modo per risolvere tutto, stanne certa. Questa volta non sei sola, ci sono io con te.» 

Molla il volante per stringermi nel suo caldo abbraccio e io mi crogiolo nella dolcezza di quel gesto. La forza delle sue parole, con la consapevolezza di aver trovato una vera amica in questa città mi scaldano il cuore, il cuore raffreddato dalle ferite inferte negli ultimi giorni. Un lieve sorriso increspa le mie labbra mentre i suoi capelli mi solleticano il viso. A un tratto sento un urto che ci fa sobbalzare, seguito da un forte stridio di vetri rotti. 

Mi volto di scatto guardando di fronte a noi. 

«Ti prego, non dirmi che hai dimenticato il freno a mano!» esclamo quasi urlando. 

«Ops... Credo proprio di sì. Ero presa dal momento, scusa.» dice con una vocina preoccupata che rende la situazione quasi comica. 

Nel frattempo vedo uscire dal veicolo sfortunato un uomo che inveisce contro di noi. 

«Mi sa che dovrai chiedere scusa a lui, non a me, fiorellino.» rispondo tra l'incredulo e il divertito mentre osservo l'uomo nerboruto. Si sta portando le mani alla testa tra i folti capelli neri e guarda  il retro della sua auto. 

L’auto colpevole non ha un graffio, ma quella dell’uomo…  ha un fanalino rotto e il paraurti posteriore in gran parte sfasciato. 

Inveisce con un accento spigoloso, si rivolge a noi con uno sguardo a dir poco astioso sibilando in un americano zoppicante: «Stupide ragazzine, guardate cosa avete combinato.»

«Mi scusi tanto. Posso ripagarla, non si preoccupi.» dice Chandra mortificata mentre scendiamo. 

«Io non voglio i tuoi luridi soldi, puttana!» esclama l'uomo procedendo rabbioso verso la mia amica. Istintivamente mi paro a testa alta davanti a Chandra. «Non ti azzardare a toccarla!» sibilo.

Lui sembra sorpreso dal mio tono di sfida, ma si volta di scatto, sussurrando qualcosa.. Noto l’auricolare sul suo orecchio e scendendo sul collo un  tatuaggio che raffigura un serpente avvolto intorno a un pugnale.

I brividi mi fanno accapponare la pelle, sentendo un senso di familiarità in quella raffigurazione.

Continua a parlottare, sale sulla sua auto e parte sgommando. Mi assicuro che Chandra stia bene, è pallida in volto con la bocca spalancata. 

«Oddio, mi hai difesa a spada tratta!» dice in un urletto isterico mentre mi si getta addosso abbracciandomi, mi stringe talmente forte da mozzarmi il fiato. «Quell’uomo era poco raccomandabile, non avresti dovuto sfidarlo. Credo tu sia autolesionista.»

«Non ho fatto nulla di che… è stato istintivo. Ma se non la smetti di stringermi così forte, non ti assicuro che potrei esserci la prossima volta a difenderti.» dico ridendo. 

Scioglie l'abbraccio raggiante e mi prende per mano trascinandomi verso il locale «Hai ragione! Ora è meglio se ci sbrighiamo o farai tardi al lavoro. Penseremo dopo alla macchina.» 


     

                              ***

Dopo essermi cambiata velocemente e aver salutato Rosy afferro il mio block notes e mi dirigo in sala per vedere dove si è cacciata quella combinaguai. Ciò che vedo mi lascia sbigottita. La osservo seduta a un tavolo a chiacchierare amabilmente con Chris seduto di spalle… Ma che cazzo sta combinando ancora! Mi guarda e si sbraccia come una pazza facendomi segno di avvicinarmi. 

Incerta, mi dirigo verso di loro lisciandomi in un gesto nervoso le pieghe della divisa.  

Chris punta i suoi occhi glaciali su di me con un sorriso sincero stampato in volto. Il suo profumo muschiato invade le mie narici.Il ricordo del nostro bacio fa capolino nella mia mente e improvvisamente mi sento avvampare dall'imbarazzo. 

«Stavo proprio parlando con Chris del fatto che non ti sei sentita molto bene ieri», lo guarda con un enorme sorriso, «è stato così gentile da invitarci a un importante serata che si terrà nel suo locale.» conclude con uno sguardo speranzoso. 

Ma che cavolo le salta in mente? 

Non faccio in tempo ad aprire bocca per rispondere perché sento il campanello della porta suonare.

Appena mi volto per accogliere il cliente, il mio sguardo si incatena a un paio di occhi color cioccolato costellati da pagliuzze dorate e il mio cuore perde un battito.

I see you (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora