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|SELENE P.O.V|

Mai come questa mattina mi sento appagata e rilassata...
Non ricordo nitidamente cosa sia successo ieri.
Ricordo di non aver bevuto molto e ricordo perfettamente cosa mi è stato rivelato riguardo al potere di Alec, tuttavia però non riesco ad odiarlo o ad aver paura di lui, non so perché..

Non lo comprendo appieno, tutta via però questa cosa mi intimorisce, mi destabilizza, semplicemente sapere che qualsiasi cosa mi farà io non riuscirò a staccarmi da lui mi inquieta a tal punto da chiedermi se davvero posso stare con lui e malgrado sia una domanda stupida a causa delle continue conferme del suo amore per me, io, non riesco non pormela...

E se lui dovesse tradirmi?

Non lo farà! Io so che non lo farà!

Il mio cuore è sicuro di questa cosa.

Ma il dubbio mi sorge comunque e le mie insicurezze riguardo tutto quello che mi è successo riaffiorano.
Non svaniscono... non possono svanire!

Abbasso lo sguardo.
Lo vedo addormentato, con il viso da bimbo e la guancia sinistra appoggiata al mio stomaco, a pochi centimetri dalla mia intimità scoperta, il braccio destro: che passa sopra la sua testa e si aggrappa al mio fianco sinistro, l'altro braccio: che si aggrappa al mio interno coscia sempre sinistro e le gambe che scalciano le coperte come un bambino piccolo, stranamente, a causa della sua completa nudità, accaldato.

"Sele... fatti un esame di coscienza però! Non puoi non ammettere di essere accaldata anche tu a causa del suo respiro che colpisce il fulcro delle tue voglie!"

"White.. Non puoi non farti un esame di coscienza però! Constata una volta per tutte che sei una ninfomane e non rompere!"

Mi ridesto con Alec che si aggrappa a me come fossi la sua ancora di salvezza, ma è proprio quando lo guardo, qui, adesso, quando anche in sonno biascica il mio nome che io mi chiedo se davvero vale la pena che lui entri in guerra per me.
Mi chiedo se davvero tutto quello che sto facendo sia giusto e non vada ad arrecare danni a lui o alla sua grande famiglia.

Non me lo perdonerei se dovesse perdere quello che Yerai ha tramandato con tanta fatica.

Volto lo sguardo verso la finestra mi soffermo ad osservare l'alba, che, pian piano, fa diradare l'oscurità e la luna che lascia il posto al sole.
Passo il lato della mano, chiusa a pugno, sull'occhio, strofinandolo, indecisa se rimettermi a dormire, per quanto possa valerne la pena, dato il poco tempo rimasto prima di dover andare all'università o se andare a farmi una doccia fredda per scacciare i brutti pensieri.

Valuto la seconda opzione, molto tentata, ma, non appena
provo a muovermi un pochino, mi ritrovo artigliata sempre di più nella morsa delle mani di Alec.

<Sele..>

Biascica strusciando la guancia sulla mia pelle..

Mille brividi la ricoprono e come la prima volta che mi ha sfiorato, il mio stomaco si strige, il mio cuore perde un battito, le mie labbra si piegano in un sorriso e mi ritrovo a chiedermi se sto davvero vivendo tutto questo.

Chiudo lievemente gli occhi, iniziando, senza accorgermene a muovere la mano in direzione dei suoi capelli, accarezzandoli e ricevendo sbuffi lievi e sereni.

Un profondo sospiro fuoriesce dalle mie labbra e scaccio via i pensieri.

<Cosa c'è che non va, gattina?>

Biascica mezzo addormentato iniziando ad accarezzarmi la coscia.

<Nulla stai tranquillo, torna a dormire!>

Il mio unico e solo Alpha Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora