Ero ritornato da poco dalle prove, ero davvero molto esausto. Mi buttai immediatamente sotto la doccia ripensando alla giornata trascorsa e le migliaia di cose ancora non terminate, ma alla fine dei conti eravamo tutti a un bel punto per finire il nostro album. Uscì dalla doccia rimettendomi i miei vestiti puliti e cercando di sistemarmi al meglio possibile.
<< Mark il tuo telefono continua a suonare, per favore fallo smettere. Ho un mal di testa terribile>> appena aprì la porta del bagno sentì Yuta lamentarsi del mio telefono, lo recuperai dal divano e guardai le migliaia di email che mi erano arrivate.
Erano tutte dello stesso mittente. Aprì l'ultima arrivata, cliccando sul link inoltrato.
Non riuscivo a distogliere gli occhi da quelle scritte nere. Da lì a poco tutto intorno a me smise di girare, ero completamente travolto da un vortice inspiegabile che partiva dal mio stomaco.
<< No no non puoi leggere queste cose - sbuffai chiudendo la porta della mia stanza, stavo iniziando a sudare terribilmente- cazzo, cos'è questo caldo improvisso?>> mi tolsi il maglione grigio buttandolo sul mio letto.
Cercai di spegnere l'aggeggio tra le mie mani, con le mani tremanti, e quando ci riuscì tirai un sospiro per calmarmi.
Lo riaccesi.
Volevo solo rispondere al messaggio di mia madre.
Mi ritrovai ancora lì, in quel blog, con quelle scritte nere e con la stessa voragine che si stava creando all'altezza del mio stomaco.
