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EVA

Il mattino seguente, mi sembra quasi di toccare il cielo con un dito. Mi sono completamente persa con lui, donandogli tutta me stessa e giurandogli, per l'ennesima volta, che non sarei mai andata via. Lo guardo mentre ancora sonnecchia, stanco e innamorato. Ogni volta che ripenso alle parole che mi ha detto, un brivido percorre la mia schiena ed il cuore salta di gioia.

Mi alzo, anche se controvoglia, per andare a fare una doccia. Oggi Elia esce dall'ospedale e ho intenzione di parlargli, di risolvere con lui, di mettere in chiaro le cose. Dopo ieri sera, nulla può più rompermi. Per la prima volta dopo un tempo infinito, ho deciso di amare me stessa e mettermi sul podio, premiarmi con una medaglia d'oro.

Mentre preparo la colazione Tommaso entra in cucina, sbadigliando.

<<Buongiorno bimba.>> Viene verso di me lasciandomi un bacio sulla fronte ed un sorriso appare sul mio volto.

<<Buongiorno a te.>> Gli servo le crêpes alla nutella ed un bicchiere di latte.

<<Non dovevi disturbarti tanto, posso prepararmela da solo la colazione.>> La voce ancora impastata dal senno e un po' roca, lo rendono davvero attraente, già di prima mattina.

<<Essere coccolati è bello.>> Rispondo, sedendomi di fronte a lui.

<<Beh, direi che ci siamo coccolati abbastanza.>> Mi fa l'occhiolino ed arrossisco, ripensando ai nostri corpi caldi uniti.

<<Non è mai troppo.>> Lui ridacchia e la stanza si illumina improvvisamente.

<<Oggi dobbiamo andare a prendere Elia.>> Annuisco, bevendo un sorso del mio ginseng.

<<Sì, vorrei che andassi da solo, io voglio cercarmi un lavoro.>>

<<Sei sicura?>> Mi domanda, prendendomi la mano sul tavolo. Annuisco e lui me l'accarezza.

<<Allora tra poco mi vesto e poi vado. Adesso tocca a te, essere coccolata.>> Mi prende in braccio e mi porta sul letto, cominciando a farmi il solletico. Poi mi bacia, ed ogni volta è come se fosse la prima.

Qualche ora dopo sono seduta da sola sul divano di casa, Tommaso è andato a prendere Elia ed io tra poco esco per cercare lavoro. Sinceramente non so se troverò qualcosa, ma lo spero, anche perché, in questo momento, sta lavorando solo Tommaso ed io voglio dargli una mano. Non mi piace essere mantenuta, infatti ho sempre fatto qualche lavoretto part-time mentre ero alle superiori: davo ripetizioni a qualche ragazzino, facevo da babysitter a dei bambini fin troppo frenetici e occasionalmente facevo la cameriera in una pizzeria, poi ho abbandonato tutto per prepararmi ai test d'ingresso ed eccomi qui, pronta a ricominciare da capo. Prendo il giubbotto, le chiavi della macchina e mi avvio. Ho intenzione di chiedere in qualche bar o pizzeria o pub, vorrei un lavoro con dei turni, che mi dia la possibilità di studiare e prendermi cura dei ragazzi e della casa, senza trascurare me stessa, è ovvio. Provo in diversi negozi e quasi tutti mi dicono che sono al completo, poi mi fermo in una libreria per chiedere informazioni. Appena entrata mi sembra di essere in un mondo a parte, in un universo parallelo, c'è odore di libri nuovi e caffè. E' bellissimo.

<<Salve, come posso aiutarla?>> Mi sorride la bellissima ragazza da dietro al bancone. Ha dei lunghi capelli biondo cenere, un paio di occhi azzurri ed un sorriso davvero caloroso.

<<Salve, vorrei sapere se cercate personale.>>

<<Sì, allora, riempia questo modulo, le faremo sapere noi.>> La ringrazio e comincio a riempire gli spazzi bianchi. Cosa abbastanza semplice da fare: come mi chiamo, dove sono nata, che aspirazioni ho per il futuro.

17 Metri sopra il livello del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora