Hoseok si stava dirigendo verso di me come una furia. Mi aspettavo che si sarebbe fermato una volta di fronte al tavolo, ma mi arrivò addosso. Più che altro fu il suo pugno ad atterrarmi sul lato sinistro del viso. Tutto quello che vidi fu il caos di luci e persone intorno a me ribaltarsi all'improvviso. Poi mi ritrovai steso di lato sul pavimento e per un attimo mi sembrò che ciò che mi stava intorno si muovesse a onde. L'orecchio sinistro cominciò a fischiare insistentemente, ma questo non mi impedì di rendermi conto che il vociare dei presenti si era fermato all'improvviso. A riempire il silenzio soltanto il ripetersi monotono della musica nella sala, presto accompagnata da una voce ovattata, ma familiare. Mi stava urlando qualcosa contro. Scossi la testa e cercai di rimettere a fuoco ciò che mi stava di fronte. Avevo ancora un po' di vertigini. Non avevo mai ricevuto un pugno in faccia e fino a quel momento avevo creduto che facesse molto meno male.
In ogni caso riuscii ad alzarmi, ma non appena fui in piedi mi ritrovai di nuovo disteso sul pavimento. Un altro pugno.- Prova ad alzarti di nuovo, brutto bastardo!
Strinsi gli occhi. Hoseok era in piedi davati a me e mi guardava con disprezzo dall'alto. Il suo viso era più scuro e deformato dalla rabbia.
Era davvero Hoseok quello che avevo di fronte?- Jungkook!
Questa volta fu Jimin a urlare. Mi voltai verso di lui, era ancora sulla sedia. Si teneva ai braccioli con tale forza che le nocche gli erano diventate bianche. E tremava. Tremava a tal punto che mi stupii del fatto che fosse riuscito a muovere le labbra per dire il mio nome. Era letteralmente terrorizzato e sembrava sul punto di scoppiare a piangere. Anche Hoseok si voltò a guardarlo per un attimo, ma i suoi occhi carichi di odio si posarono di nuovo su di me.
- Non ti bastava scoparti quella troia?! Hai dovuto per forza farti anche lui!
Si stava chiaramente riferendo alla storia di Yoongi, con l'unica precisazione che io non ero mai andato a letto con lui.
Mi rimisi in piedi, nella speranza che Hoseok non mi avrebbe fatto finire per terra anche questa volta. Misi le mani in avanti in segno di resa, ma tremavano visibilmente. Intorno a noi avevano tutti smesso di fare ciò che stavano facendo e ci guardavano come se stessero assistendo a uno spettacolo.- Hoseok, ascolta...
L'altro mi si avvicinò finché le nostre fronti non si toccarono, la sua voce ridotta a un sibilo.
- Non voglio sentire un cazzo. Io e te abbiamo chiuso.
Poi mi spinse con forza. Il mio corpo fu attraversato da un dolore lancinante. Lo spigolo di un tavolo vicino mi si era conficcato in un fianco, ma cercai di resistere.
Hoseok alzò di nuovo la voce. Non sembrava ancora soddisfatto dopo tutte le volte che mi aveva colpito. I suoi occhi erano rossi, piccoli capillari ne oscuravano il naturale colore bianco. Le pupille erano dilatate al punto che era impossibile distinguerle dall'iride. Il mio amico non era in sé. Anzi, quello non era affatto il mio amico. L'Hoseok che conoscevo non mi avrebbe mai colpito neanche per gioco.
Mi puntò il dito contro con così tanta rabbia che non riusciva a tenere il braccio fermo. Anche i denti erano serrati, come se stesse cercando di trattenere tutte le parole offensive che era sul punto di rivolgermi. A un tratto sembrò cedere e spalancò la bocca, ma il grido che mi aspettavo si trasformò invece in un rantolo. Nel giro di pochi secondi fu Hoseok a ritrovarsi per terra per mano di un buttafuori visibilmente irritato. Poi fu costretto a rialzarsi e fu condotto all'esterno senza alcuna possibilità di parlare o di opporre resistenza. Il tutto sotto gli sguardi attoniti dei presenti.
Rimasi immobile, incapace di realizzare quello che si era appena verificato sotto i miei occhi. E sulla mia pelle. Voltai la testa nella direzione di Jimin. Era ancora seduto e tremante, ma ricambiò il mio sguardo. E, come se si fosse appena accorto della situazione in cui si trovava, si alzò di scatto e mi venne incontro. Molti di quelli che ci stavano intorno avevano ormai perso interesse e avevano incominciato ad allontanarsi e a parlare fra di loro.
Jimin mi strinse una mano attorno al polso e mi condusse in bagno. Era fredda.
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Jungkook's birthday ↬ 𝒋𝒊𝒌𝒐𝒐𝒌
FanfictionJungkook ha appena compiuto vent'anni, ma il suo è stato un compleanno tutto da dimenticare. Perciò decide di festeggiare una seconda volta, spendendo tutti i soldi che il padre gli ha regalato per l'occasione. Ma non sa che qualcun altro ha già dec...