"pronto?" Harry si era appena svegliato e non capiva ancora molto, "c'è qualcuno?" dall'altra parte si sentiva solo il respiro profondo del liscio che per una persona come tutte le altre è irriconoscibile, ma per Harry Styles che ha sempre dormito insieme a Louis Tomlinson per ben cinque anni, la maggior parte delle notti, l'avrebbe riconosciuto tra milioni.
Si alzò di scatto, come se avesse preso una scossa, come se gli avessero buttato acqua ghiacciata, mentre dormiva, in pieno inverno, "ciao Boo" iniziò a dire con voce tremante, "speravo mi chiamassi, ma speravo almeno in un dialogo", rise delicatamente, ingoiò per respingere il nodo in gola che si era formato per trattenere le lacrime e proseguì, "l'hai sentito vero?" annuì rapidamente, le lacrime erano ormai agli angoli degli occhi mentre pronunciava quelle parole, "lo sapevo Boo, sapevo perfettamente che l'avresti fatto". Harry adorava parlare con Louis mentre dormiva, era convintissimo che potesse ascoltarlo, il che era così molte volte, il liscio faceva finta di dormire in realtà, perché anche lui adorava quando Harry gli parlava in quella circostanza. Harry fece questa cosa la notte del loro primo appuntamento, Louis faceva finta di dormire perché voleva fare uno scherzo al più piccolo ma alla fine si è ritrovato il riccio che gli diceva che gli piaceva veramente tanto e che sperava che fosse ricambiata la cosa, fece spaventare i liscio tant'è che il giorno seguente poi aveva cercato di prendere le distanze me era ridicolo, è stato Louis a chiedere ad Harry di uscire, ma si era spaventato, aveva paura di lui e delle emozioni che il piccolo gli aveva fatto provare per tutta la serata, soprattutto in quel momento di intimità che si era creato, Louis sentiva il suo corpo come sotto effetto di qualche droga molto potente. Harry parlava molte volte con Louis in questo modo anche dopo aver fatto l'amore, non perché non aveva il coraggio di dirlo mentre era sveglio, ma perché Harry era poesia e arte, in questo modo il riccio disse ti amo al liscio per la prima volta, tra le lenzuola sporche dopo una nottata di tanto sesso, la luce delle stelle che illuminano la notte e le braccia intorno alla piccola vita del liscio, era troppo presto, per questo non poteva dirglielo mentre era sveglio, così lo fece mentre dormiva, Louis aveva completamente stravolto la vita di Harry e gli aveva fatto provare emozioni così forti che molte volte gli facevano male e Harry è stato la salvezza di Louis, gli ha insegnato a ridere e a vivere sempre sorridendo "perché hai un sorriso che farebbe innamorare chiunque Louis Tomlinson" gli ripeteva sempre il riccio.
Il più piccolo iniziò a piangere mentre era al telefono con Louis, "sono per te, Two Ghosts è per te, ti ricordi quando hai detto che avevo gli occhi azzurri? e quando hai detto che ci eravamo già visti da qualche altra parte? era in bagno, ti sono venuto addosso per sbaglio e mi sono scusato, e tu mi hai salutato con il tuo meraviglioso e incantevole sorriso, ti ho guardato come se non avessi mai visto niente di così bello in tutta la mi vita Louis, anche Sweet Creature ma per quella non ci sono spiegazioni, solo che mi hai fatto prendere un colpo quando mi hai chiesto come ti avessi chiamato, ero molto piccolo, avrò avuto 17 anni, ero affascinato da te, dal tuo modo di essere e dalla forza che trasmettevi già a quel tempo, Kiwi è nostra, Kiwi è esclusivamente nostra, così come l'avevamo scritta perché mi piaceva ricordare cosa sapevamo fare insieme già a quel tempo, From the dining Table è tua, perché non mi hai chiamato più, non abbiamo più parlato al telefono, non mi hai dato la buonanotte prima di andare a dormire, anche se eravamo a milioni di chilometri di distanza lo facevamo sempre, ricordi? Non mi hai più dato neanche il buongiorno, mi hai lasciato lì, solo, come se non fossi mai stato niente per te, quando tu per me sei tutto Louis, sei il mio mondo, la mia arte, la mia musa, ti prego Louis, torna a casa, portami a casa" la voce di Harry era leggermente alta e Louis prese quasi uno spavento quando si sveglio di scatto, era convinto che stesse sognando, ma non era così, aveva ascoltato l'album del riccio e mentre lo stava chiamando era crollato in un sonno profondo, ma la voce spezzata e alta che veniva dall'altra parte del telefono lo fece spaventare.
"Harry?" la voce di Louis tremava, non si era alzato dal letto, aveva semplicemente avvicinato il telefono che molto probabilmente aveva spostato mentre dormiva, "sei tu?", Louis senti un respiro di sollievo dall'altra parte del telefono, era Harry che appena aveva sentito la voce di Louis si era tranquillizzato, era sempre così, Harry aveva un calmate naturale, la voce di Louis. "ciao Louis" erano le uniche cose che riusciva a pronunciare il riccio tra le lacrime che cercavano di uscire per la gioia di risentirlo e la tristezza per la circostanza in cui deve farlo "ciao Harry" stessa cosa valeva per Louis, non che di solito non avesse argomenti di cui parlare, tra i due non si sapeva chi fosse di più logorroico, "senti Hazza" iniziò il liscio a parlare, "mi dispiace io" ma venne bloccato dall'altro ragazzo, "si lo so, ma tranquillo, penso che potremmo parlare solo per questa notte quindi ti va di parlare di altro?" chiese gentilmente, Harry era sempre gentile, e anche se era comunque molto deluso da Louis, quest'ultimo era l'amore della sua vita, e non poteva fare a meno di mettere da parte la sua delusione per concedersi una chiacchierata, Louis fece un verso di approvazione, poi guardò il telefono per vedere l'orario ma notò che la chiamata stava andando avanti già da 15 minuti, poi gli chiese sorridendo "mi sono svegliato due minuti fa, con chi hai parlato se stavo dormendo?" sapeva benissimo che mentre dormiva Harry gli parlava ma non poteva dirglielo e tantomeno lasciare sospetti, "no in realtà ti ho ascoltato dormire, mi piace un sacco, ancora oggi, forse per sempre" le ultime parole le disse sottovoce, tra se e se, ma Louis le sentì e avrebbe tanto voluto non farlo, così iniziò a piangere per poi singhiozzare e a tirare su col naso, tutto d'un tratto sentì il suo cuore farsi piccolo per il suo senso di colpa che si porta e si porterà avanti per tutta la vita, "mi manchi" disse il riccio, anche lui stava piangendo, piano, tenendosi tutto dentro, perché sapeva che se l'avesse sentito piangere, Louis non si sarebbe mai calmato.
Era come la sigaretta, mortale ma una volta che hai il vizio non ne puoi fare a meno, Louis non poteva fare a meno di Harry anche se lo stava uccidendo, era dipendenza, una droga e Louis adorava l'effetto che gli faceva, ma non gli effetti collaterali. Quando litigavano e non volevano stare insieme, entrambi si trasformavano in altre persone, Louis era più rude, più antipatico e strafottente, stessa cosa per Harry, anche se molte volte si chiudeva nella stanza e aspettava Niall, che dal comportamento del liscio capiva perfettamente che avevano litigato.
"Io devo andare.." rispose Louis, che non riusciva più a stare lì, fermo, voleva Harry, voleva prendere Harry e abbracciarlo, baciare di lui ogni angolo della sua pelle e dormire sul suo petto, addormentarsi tra il suo profumo per tutta la notte per poi svegliarsi con gli occhi verde smeraldo che lo fissano come se non ci fosse al mondo cosa più bella, "ti prego aspetta Louis" non voleva andare via in realtà, ma non riusciva a sentire la voce di Harry così lontana, allora tirò un respiro profondo perché sapeva perfettamente che ciò che stava per fare avrebbe chiuso definitivamente tutto, anche se non era credibile doveva fare del male ad Harry definitivamente per mettergli l'anima in pace, secondo Louis, l'unico che meritava di soffrire era lui stesso, allora prese coraggio e disse tutto d'un fiato "cazzo Harry non esiste nessun contratto, non voglio avere niente a che fare con te lo capisci? Mi avevi stancato e me ne sono andato, fottiti".
Chiuse la chiamata, Louis chiuse la chiamata.
Harry aveva ancora il telefono posato sull'orecchio, non ci poteva credere, aveva sentito il suo cuore spezzarsi dentro la sua gabbia toracica, letteralmente, aveva sentito un rumore assordante nel suo petto.
Iniziò a piangere, iniziò a urlare e a rompere ogni cosa che gli capitasse davanti, andò in cucina e prese una bottiglia di vino, ne versò il contenuto in un bicchiere e lo bevve, di corsa, senza pensarci due volte, lo fece e lo rifece un paio di volte, aveva finito una bottiglia di vino in mezz'ora, proprio come Louis, che se potesse tornare indietro non avrebbe mai detto quelle parole ma doveva farlo, Harry e Louis erano nella stessa città, ubriachi e tristi, con il cuore spezzato.
"ti prego rispondimi" Louis scrisse, in maniera sbagliata per colpa dell'alcol, a Zayn, l'unico che attualmente si trovava a Londra e in più aveva bisogno del suo migliore amico, ma non rispose, cosa pretendeva? alle tre del mattino nessuno era sveglio.
Louis con le ultime forze rimaste e l'ultimo spiraglio di razionalità, salì su nella sua stanza e si mise nel letto, iniziò a piangere, così tanto che iniziarono a fargli male gli occhi, "sei uno stupido" disse ad alta voce "perché cazzo l'hai detto? codardo" si urlò contro e continuò così per un bel po'.
"Niall" Harry non riusciva a parlare molto bene e per quanto bevesse quasi ogni sera non si era mai ubriacato così tanto, "non esiste nessun contratto" era quasi incredulo. Prese il telefono e chiamò Louis, che non rispose, allora decise di lasciargli un messaggio in segreteria, "sono andato a Tokyo per lasciarti andare, bevevo ma mi sentivo comunque solo, volevo che lo sapessi", ma Louis stava dormendo, si era addormentato, per l'ennesima volta, ma questa volta con Harry, Louis ha sempre avuto il vizio di registrare le chiamate e doveva solo ringraziare Eleanor che gliel'ha insegnato, perché anche se la voce era offuscata dal suo respiro profondo ha sentito tutto quello che Harry gli aveva detto.
Harry passò la notte sul balcone, sotto il chiaro di luna, a pensare e ripensare.
"Buongiorno ringo" disse Harry come ogni mattina, Zayn alzò gli occhi al cielo e rispose "Buongiorno curly, dormito bene?" in quel momento gli venne in mente la nottata passata e si ricordò di "non esiste nessun fottuto contratto" e iniziò a piangere, di nuovo, "Harry, cazzo, sei a casa?" disse il moro preoccupato, Harry fece un verso di approvazione tra le lacrime e poi si sentì dire dall'altra parte del telefono che stava arrivando e chiuse rapidamente la telefonata.
Esattamente dieci minuti dopo il moro si era precipitato a casa del riccio, con il pigiama, fortunatamente abitavano non molto lontano, ma almeno aveva lavato la faccia e i denti, dopo aver suonato Harry andò ad aprire la porta, "cazzo sei disgustoso" disse Zayn senza pensarci due volte, infatti poi sgranò gli occhi e si tappò la bocca rapidamente "tranquillo lo so" il riccio aveva tutta la maglia bianca sporca di vino, i capelli arruffati ed era in mutande con del calzini bianchi lunghi fino alle ginocchia, era veramente inguardabile e li Zayn capì che era qualcosa di serio, Harry era sempre sistemato a dovere, se fosse stato qualcosa di leggero si sarebbe almeno messo i pantaloni.
"e quindi ti ha detto che il contratto non esiste?" Zayn mise una mano tra i suoi capelli mantenendo la faccia sconvolta per tutto il racconto, il contratto esisteva, Zayn ha pregato Louis di non firmarlo così tante volte che era impossibile che non esistesse, stavano arrivando alle mani un giorno per colpa di quello stupido pezzo di carta, "si Zay, mi ha detto che non esiste e li mi sono sentito preso in giro, mi ero promesso che non avrei neanche parlato con voi perché lo sapevate, non so perché sei a casa mia infatti, saranno i postumi della sbornia" in tutto questo stava girando con il cucchiaino la sua aspirina, "Riccio senti qua" disse facendo alzare lo sguardo di Harry "il contratto esiste, conosco Louis meglio di chiunque altro, era sconvolto, sarà sicuramente sconvolto ancora oggi per l'album" a quel punto si bloccarono e dissero in coro "l'album!" Harry prese di colpo l'aspirina e corse di sopra, seguito da Zayn che da fumatore aveva il fiatone, infatti appena arrivati nella camera da letto del riccio, si buttò di corsa sul letto con una mano sul petto, "mai più Harry, hai una villa a tre piani ma solo un computer? sei ridicolo" disse sorridendo, era vero, Harry non era tecnologico per niente, potevi chiedergli macchine fotografiche, ne ha una per ogni angolo della casa, ma di computer uno solo, in casa, basta e avanza, "si dai ringo, leggiamo cosa dicono" a quel punto si mise vicino al moro e iniziò a leggere i commenti.
Piaceva a tutti, era arrivato a tutti, tutti i messaggi di Harry che voleva dare erano arrivati, i numeri che faceva, minuto dopo minuto aumentavano e Zayn era così orgoglioso di lui che lo abbracciò immediatamente per una volta dimenticandosi di tutto il resto, per adesso c'era solo lui e i suoi meravigliosi fan.
Zayn aveva fatto un tweet, stessa cosa gli altri ragazzi, arrivarono le congratulazioni da parte di tutti, Harry aveva fatto davvero il botto con quell'album, ma Louis non si fece sentire.
La mattina dopo la telefonata era ancora pentito di ciò che aveva detto al riccio ma non poteva di certo chiamarlo, quella telefonata aveva distrutto Louis così tanto che in soli due mesi tutto il dolore che provava era pronto a farlo sapere al mondo tramite il suo album.
Harry andava in giro per il mondo, sold out ovunque, ogni tanto faceva qualche sorpresa ai fan portandosi Liam, ma il più delle volte Niall lo accompagnava.
Louis invece non si spostava dalla sua abitazione, doveva lavorare, voleva lavorare tanto, voleva chiedere scusa ad Harry con quell'album, e come aveva fatto il riccio, il liscio dedicò tante canzoni a lui, ma la più difficile da scrivere fu "two of us".
Louis ha impiegato un mese per scriverla, era per sua madre, sua mamma era tutto per lui e se ci fosse stata lei a consigliargli molto probabilmente a quest'ora sarebbe con Harry, lei sapeva sempre cosa fare e sapeva per certo cosa avrebbe fatto bene ad entrambi. È una persona meravigliosa, sempre attenta e amorevole, esattamente come Louis ha sempre sognato di essere, era tutto per lei e quando è mancata, si è portata un pezzo di cuore di suo figlio, che ha imparato molte cose, ha imparato anche le cose più banali da quando lei non c'è più e glielo doveva, doveva tutto il mondo a sua madre, ha deciso che lui vivrà con lei, vivrà una vita per due, vedrà con i suoi occhi, ascolterà con le sue orecchie e amerà con il suo cuore, per sempre.
I mesi passavano, le mattinate di Harry non avevano più la chiamata, ma il messaggio di Zayn perché ormai era impegnato anche lui con la pubblicazione del suo album.
Il riccio, date le sorprese che faceva ai fan, tanto si svegliava con un biondo ossigenato accanto oppure con un forte odore di colonia che veniva da Liam, molto raramente con entrambi.
Harry non aveva neanche il tempo di pensare a Louis ma ogni tanto si concedeva qualche secondo per pensare a come sarebbe stato se fossero stati liberi entrambi.
Il liscio, invece, aveva il tempo per pensare ad Harry, forse troppo.
Una sera era ubriaco e ha provato a chiamarlo, ma per sbaglio ascoltò la segreteria e dopo molti mesi finalmente sentì il messaggio che la sera della telefonata gli aveva lasciato Harry, qualcosa riguardo Tokyo, gli occhi azzurri si illuminarono ma allo stesso tempo di spensero solo nel sentire la voce completamente ubriaca del riccio, non l'aveva mai sentito così, non diceva una parola giusta e i versi che sentiva erano perché stava piangendo, si stava letteralmente facendo divorare dalle lacrime, allora Louis prese carta e penna e in qualche modo, con qualche lettera o storta o di troppo scrisse quello che gli aveva detto, per poi chiamarlo e lasciargli un messaggio "sono andato ad Amsterdam senza di te Harry, e tutto quello che potevo fare era pensarti" poi schiacciò invio e spense il telefono, prese il foglio e scrisse per filo e per segno le parole appena dette al più piccolo.
Dopo qualche ora, Eleanor entrò nella stanza di corsa appena iniziò a sentire i lamenti forti del ragazzo che gettava tutto l'alcol in corpo, provenienti dal bagno della sua camera, "Louis" appena lo vide con la testa completamente buttata nel gabinetto, poi gli bagnò il collo mentre gli teneva la fronte "El" disse poi con un filo di voce mentre la guardava con gli occhi lucidi e la faccia rossa per lo sforzo, "vi state facendo solo del male così" El conosceva Louis e sapeva che aveva bevuto per non pensare ad Harry, pulì la faccia del ragazzo, per poi avvolgersi un suo braccio sulle sue spalle e sollevarlo, fino a portarlo nel letto, gli diede un bacio sulla fronte ma Louis la prese per il braccio e la fermò "dormi con me?" le chiese poi, non avevano mai dormito insieme, e di certo non si vergognava, non avevano quel tipo di rapporto, El era bellissima e tantomeno Louis ma di certo non avrebbe mai fatto niente con una persona che riteneva suo fratello e questo lo sapevano entrambi, "certo Lou, fammi spazio" rispose sorridendo, Eleanor sapeva benissimo cosa voleva il liscio, e in questo momento Louis voleva un sostituto che era insostituibile, ma El ci provava, non gli dava fastidio, ha sempre voluto il massimo per quegli occhi azzurri che, da qualche anno a questa parte, ogni volta che incrociava nel nocciola della ragazza vedeva sempre più spenti, ma lei sapeva perfettamente chi avrebbe potuto accenderli come non mai.
"posso mettermi tra le tue gambe?" Louis era un Uomo con la U maiuscola, non avrebbe mai fatto nulla senza permesso e di certo tra le sue intenzioni, sta sera, non c'era cuccare, anche perché, diciamocela tutta, Louis era gay, "certo Lou", "grazie El, sei come una sorella per me, ti voglio bene" disse poi tutto d'un fiato, non se l'erano mai detto, non era necessario, lo dimostravano con i gesti, le parole si perdono dopo un po', Louis avvolse le braccia intorno alla vita esile della ragazza per poi poggiare la testa sul suo petto e sentire il suo battito, proprio come faceva con Harry, allora El passò una mano sui capelli del liscio che fece rabbrividire al tocco e gli diede la buonanotte.
El non si addormentò molto facilmente allora nel prendere il telefono, notò che era sotto un block notes giallo, c'era scritto qualcosa in maniera molto storta e confusionaria, era solo curiosa e poi Louis gliel'avrebbe lasciato fare, non c'erano segreti tra i due, per quanto lei non avrebbe mai voluto sapere quanto fosse bravo Harry a fare l'attivo ogni tanto, lo sapeva, perché il ragazzo che dormiva tra le sue braccia le diceva davvero tutto:
"Louis: sono andato ad Amsterdam senza di te
e tutto quello che potevo fare pensarti
Harry: sono andato a Tokyo per lasciarti andare
bevendo ma mi sentivo solo"
Inarcò un sopracciglio ma posò il block notes da dove l'aveva preso e accese il suo telefono, andò a controllare le storie di Harry, era in tour, stava davvero girando il mondo e sapeva benissimo che stava letteralmente spaccando tutto, anche lei era amica del riccio, era così fiera di lui che si è congratulata più e più volte ricevendo moltissimi insulti su tutti i social, ma ormai era abitudine per lei.
Allora andò su whatsapp, Harry aveva un brutto vizio, lasciava il suo telefono sotto la batteria mentre faceva il concerto, non l'avrebbe sentito in caso fosse squillato ma si sentiva più sicuro, scattò una foto a Louis mentre dormiva così e la mandò al riccio con scritto "oggi era ubriaco, è stato male, gli manchi molto, so che manca anche a te, ma per sentirlo più vicino ti ho mandato questa foto, spero ti piaccia, buona fortuna H", schiacciò su invio e spense il telefono per rimetterlo apposto e addormentarsi abbracciando Louis che ogni tanto faceva qualche rumore strano.
"grazie El, non avresti dovuto, ti voglio bene" ecco cosa aveva risposto Harry, a fine concerto aveva preso il telefono per fare un selfie con tutti ma aveva visto la foto della ragazza e si era preoccupato, non parlavano mai su whatsapp e tantomeno si mandavano foto, erano molto amici ma appunto Harry non era così tecnologico e il telefono lo usava veramente poco.
Aveva le lacrime agli occhi, Louis stava male ma era contento di vedere El al suo fianco, non è mai stato geloso di lei, certo, vederla mentre camminava in giro mano nella mano con l'amore della sua vita non era il massimo, ma c'era fiducia e rispetto reciproco da tutte tre le parti, il contratto esisteva e per quanto Harry potesse essere contento del fatto che Louis non gli aveva mentito, non era una bella cosa.
Decise di scattare la foto ma rimase sempre a lui, non poteva far vedere ai fan che stava piangendo, "grazie mille a tutti, ci vediamo alla prossima" disse mentre sventolava una bandiera arcobaleno ormai diventata simbolo di Harry, la dedicava a Louis, ogni volta, ogni volta che ne vedeva una la dedicava a Louis, che la prendeva da terra e la portava al suo petto, che la sventolava e la folla urlava lui lo dedicava al suo Boo, e sperava che un giorno avrebbero potuto alzarla insieme, davanti a tutti, magari mentre le loro labbra si sfioravano per poi unirsi in un meraviglioso bacio, per essere da esempio a tutti, esempio di amore e forza, e soprattutto resistenza.
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Do you know who you are?
FanfictionL'unica cosa che ronzava nella testa dei due ragazzi ormai adulti, era l'ultimo abbraccio scambiato davanti a tutti e le ultime parole sussurrate dal ragazzo alto all'orecchio del più piccolo, ma ormai avevano intrapreso nuove vite e tanto altro, fi...