Passion

Capitolo 4

"La vita è come un proiettile"

Mi rigirai tra le mie calde coperte, convinto di essere il solo e l'unico nel mio grande letto, troppo grande per una persona soltanto.

La mia schiena tocca qualcosa di caldo e morbido e presto le mie narici vengono invase da un profumo leggero ma tanto dolce.

Che mi sia portato a letto un'altra donna?

Apro gli occhi lentamente e con una mano alla bocca, sbadigliai. Puntai la mia attenzione al corpo che giace accanto a me nel mio letto, coperto con le grandi coperte pesanti, il suo petto nudo si alza e si abbassa lentamente e un piccolo se non ben nascosto  sorriso.

I suoi capelli scuri e abbastanza lunghi erano sparsi un po' nel cuscino dalla federa color panna. Un sospiro uscì dalle sue labbra e il suo corpo si mosse cambiando posizione.

Per la prima volta... guardo la persona con cui ho scopato la sera prima nei occhi, lo guardo in modo che non riesco a definire, in un modo che sussura parole che stento a non capire o forse perché sono io stesso a non capirle; lo guardo in un modo senza sentirmi il bisogno di cacciare via questa pulce.

Il ragazzo che incatenò i miei occhi sul suo corpo e i miei pensieri sulla sua persona, aprì gli occhi, portando una mano davanti alla bocca sbadigliando, con il susseguirsi di un piccolo e tenero starnuto.

Il Jeon che arrossisce, mi sorrise e mi augurò un buongiorno.

"Buongiorno".

"Dormito bene?" Jungkook si mise seduto appoggiando la sua schiena nuda nel cuscino che aveva appena alzato, in modo che la sua pelle non andasse a contatto con il freddo legno del letto. "Direi di si?" La mia risposta sembrava una domanda per me stesso.

Annuisce alle mie parole e dopo minuti di silenzio abbassa lo sguardo, guardando con insistenza e fare nervoso le sue mani. Ancora una volta, e direi anche la seconda, le sue guance divennero rosse e le sue labbra avevano assunto una forma di un piccolo broncio.

"Come... come sono stato?" Aggrottai le sopracciglia, grattandomi il lato del collo con imbarazzo.

Perché diamine mi sto comportando in questo modo?

Perché diamine mi sento così, perché mi fa sentire così?

Notando che non risposi alla sua domanda arrossì ancora di più e si mise ad agitare le mani tentando di spiegare del perché della sua domanda.

"C...Cioè nel senso- ieri, si ieri, come sono- come sono stato?"

"Beh, sei b-"

"Non so nemmeno perché ti sto facendo questa domanda anche perché non è la prima volta che faccio sesso con qualcuno, se maschio o femmina- ah, lascia stare! Dimentica la mia domanda, ti prego-"

Sussurai un 'okay' confuso e mi alzai dal letto con l'intenzione di farmi un bagno. Mi metto i boxer e con passo lento mi dirigo alla porta con l'intenzione di andare in camera mia dove stava anche il mio bagno.

"Lavati e sistemati che tra poco faremo colazione."