we're 20cm apart

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disclaimer: ogni evento
raccontato in questa one-shot
è di pura fantasia, così come i
caratteri dei personaggi.
chiedo di mantenere la distinzione
tra fanfiction e realtà, grazie !!

c'è una persona nella mia classe.

è quel tipo di persona che tutti vorrebbero accanto, di cui tutti si innamorerebbero.

è popolare e conosciuta per la sua bellezza, oltre ad essere la migliore della classe ed un membro nella squadra di cheerleading dell'università.
è quel tipo di persona che in classe tutti ammirano, corteggiano e cercano di avvicinare.
quel tipo di persona amichevole, sorridente e genuina, che non nasconde un'altra se stessa dietro una maschera di gentilezza e bellezza.
ma è anche quel tipo di persona che sin dal primo mi rivolge un sorriso non appena entra in classe, causando gli sguardi di tutti puntati su di me, al mio silenzioso angolino nella classe. mi invita spesso ad uscire con lei, tanto che sono mesi che si vocifera il dubbio di una nostra possibile relazione.

sono una persona timida, e faccio davvero tanta difficoltà ad aprirmi con gli altri, e lei è stata la prima a rivolgermi parola, mentre gli altri sono semplicemente arrivati a ruota, come se il suo sguardo su di me mi avesse fatto diventare speciale agli occhi di tutti, tanto da volermi conoscere dietro quell'apparenza timida e silenziosa.

non posso negare il fatto che sia una ragazza dolce, carina, e davvero tutto quello che un ragazzo cercherebbe in una possibile fidanzata.
capelli lunghi e castani, così come i suoi grandi occhi scuri e delle labbra delicate e rosee, oltre ad avere un corpo che tutte le ragazze invidiano, scambiandola addirittura per una modella quando la vedono la prima volta, o inciampano nel suo profilo social per sbaglio.

per una strana coincidenza, abbiamo persino lo stesso cognome.

ma perché sto parlando di questa persona, se apparentemente nulla non va male con lei? sarà qualche pensiero pre-dichiarazione?
sarebbe sicuramente molto più facile se fosse così.

la prossima settimana avremo un esame importante per il nostro corso d'università, e mi ha chiesto se avessi avuto piacere ad aiutarla con alcuni argomenti che lei non aveva compreso appieno.
così sono qui, davanti alla sua casa in silenzio, mentre cerco di capire se effettivamente sia stata una buona idea alzarmi quella domenica mattina per andare a casa sua, visti tutti i pettegolezzi che in università si sono già diffusi per via del nostro rapporto stretto.

così sono qui, davanti alla sua casa in silenzio, mentre cerco di capire se effettivamente sia stata una buona idea alzarmi quella domenica mattina per andare a casa sua, visti tutti i pettegolezzi che in università si sono già diffusi per via del...

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" ah.. ma cosa sto facendo qui? davvero soobin? " mormorai a me stesso, dandomi qualche lieve colpo sulle guance e sospirando. la cosa che mi spaventavano di più erano sicuramente i vari pettegolezzi che si sarebbero diffusi se qualcuno mi avesse visto lì.

mi avvicinai alla porta, suonando il campanello e sistemando poi gli occhiali sul naso, attendendo in silenzio che ella venisse ad aprire la porta, così da poter finire quel pomeriggio imbarazzante quanto prima.
sentii la porta scattare, ma se quello che avevo era uno sguardo pronto a diventare un sorriso, esso divenne uno sguardo di puro stupore ed imbarazzo, quando alla porta non si presentò ella, ma bensì un ragazzo che mai avevo visto nella mia vita.

POPPIN' STARDove le storie prendono vita. Scoprilo ora