OTTO

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***BAKUGOU***

E' strano arrivare in classe e vedere il banco dietro al mio perennemente vuoto, da due settimane a questa parte. Ho cercato di fare credere a tutti e soprattutto a me stesso che a me non frega nulla del nerd e che posso benissimo andare avanti per la mia strada, ma ovviamente in pochi ci credono. Il primo che ha avuto dubbi è stato capelli di merda: standomi così vicino nonostante i miei rifiuti, sa benissimo come mi comporto ed il perchè io mi comporti così con tutti; sa distinguere quando lo faccio perchè non voglio avere a che fare con una determinata persona e quando invece lo faccio per nascondere quello che realmente provo per non mostrarmi debole. E per me, il fatto che lui lo capisca, è strano. Solo una persona era riuscita, fino ad ora, a capirmi ed ovviamente sto parlando del nerd e sinceramente avrei preferito che solo lui mi capisse, ma non perchè tengo al rapporto che si è creato tra noi ma semplicemente perchè non ho voglia di scocciature intorno a me.
"Bro, buongiorno. Oggi si prospetta una giornata interessante"

E parlo del diavolo...

"Capelli di merda, cosa vuoi"
"E come ci siamo svegliati di mal umore oggi. Cosa succede?"
"Niente di particolare... e non starmi così addosso" continuo la frase, constatando la troppa vicinanza.
"Dai Bakubro, parla almeno a me"
"Ma lasciami in pace"
E conclusa la frase mi stacco rudemente dal suo mezzo abbraccio e vado a sedermi al mio banco, dando una veloce occhiata a quello del nerd.
"Sai come sta?"
Mi distraggo dai miei pensieri, girandomi verso faccia tonda. Mi rigiro e sbuffo non capendo perchè lo chiedessero a me. Okay che si trova a casa mia, ma diavolo, si possono benissimo informare da soli.
"Tzc... perchè lo chiedi a me? Vai da lui ed informati"
"Bakugou, sai che non possiamo farlo" si intromette Bastardo a metà.
Però ha ragione. Il medico ha vietato a tutti loro di andare a trovarlo, perchè rischioso per il nerd. Poteva avere una crisi se solo loro parlavano troppo e dicevano cose che Izuku, per il momento, non può sapere.
Sospiro ed inizio a parlare "sta bene, sano come un pesce, almeno... per essere un bambino. Andando tutti i giorni, come sono stato obbligato a fare, vi posso dire che è felice, a tratti confuso e non sa che fare. Come noi del resto"
"Sono contenta dai"
"Ma contenda di cosa, faccia tonda? Contenta che il tuo amico sia rimpicciolito? Contenta del fatto che non ricordi nulla? Contenta di cosa, spiegamelo"
"Bakubro, calmati" si intromette capelli di merda.
"No che non mi calmo. Deku è in una situazione di merda, nessuno sa cosa fare, lui non può aiutarci in nessun modo e lei è contenta? E' un'assurdità"
Faccia tonda mi guarda stranita, confusa e anche un po' spaventata. Non credo mi abbiano visto mai così arrabbiato, mi sono sempre contenuto.
"Cosa succede qui?" ci giriamo e c'è il professor Aizawa che ci guarda arrabbiato.
"Nulla, niente di niente" e chiudo il discorso, non volendone più parlare.
Mi siedo al mio posto e inizio a guardare fuori alla finestra.
Dopo circa mezz'ora bussano alla porta e tutti ci giriamo verso colui che inizia a parlare.
"Aizawa" inizia il segretario del preside.
Siamo tutti in allerta, l'ultima volta che è entrato non ha avuto buone notizie.
"Dimmi"
"Abbiamo un mezzo problema col ragazzino" tutti ci allarmiamo ancora di più: chi sussulta, chi inizia ad allontanare la sedia dal banco per potersi alzare più in fretta.
"Ancora?"
"Calmi, non è come l'altra volta" si ferma, vedendoci allarmati "è qui"

Cosa?
Che ci fa il nerd nella scuola?

"Perchè?"
"I genitori del ragazzo biondo, oggi e domani, devono allontanarsi per lavoro e gli è stato detto che non possono portarsi il ragazzo, il bambino, con loro."
"E quindi?"
"Le ricordiamo che la madre del ragazzo è via"
E questo è vero: Inko non è ancora tornata da Osaka e nessuno si capacita di questa cosa, nonostante sia stata avvisata della cosa.
"Cosa vuoi che faccia?"
"Il preside mi ha detto di avvi..." e non fa in tempo a finire la frase, che sentiamo un urletto di un bambino e, riconoscendolo, mi sono alzato e ho corso all'esterno dell'aula e la scena che mi ritrovo è abbastanza esilarante.
All Might che cerca di consolare Deku e scusarsi per averlo spaventato, mentre Deku piange spaventato, stringendosi alla gamba di Midnight.
"Oi, Deku, calmati" dico, avvicinandomi ai due
"K-Kacchan"
"Va tutto bene, tranquillizzati" mi abbasso alla sua altezza ed appoggio una mano sulla sua testa.
Lo facevo anche da piccolo, quando ancora eravamo amici: quando piangeva perchè qualcuno gli diceva qualcosa di cattivo o perchè si faceva male, mi avvicinavo e gli accarezzavo i capelli. Lo ha sempre rilassato.
Lui mi guarda e si avvicina per permettemi meglio di accarezzargli quella chioma verde.
"Dove siamo adesso?" mi chiede confuso. Lo guardo e faccio una cosa che mai avrei pensato di fare, ma le mie gambe a stare piegate in questo modo mi stanno chiedendo pietà: lo prendo in braccio.
Anche All Might mi guarda stranito e confuso, ma poi mi sorride probabilmente per ringraziarmi per averlo fatto calmare.
"Siamo alla UA, Deku. La nostra scuola" e mi avvio, rientrando in classe, sotto lo sguardo confuso degli altri
"La scuola degli eroi? Quella UA?"
"Già, proprio quella" e vedo i suoi occhi illuminarsi, mentre mi siedo al mio banco.
"Quindi ce l'hai fatta Kacchan? Sei entrato e stai inseguendo il tuo sogno?" dice emozionato.
Lo guardo, facendo un sorriso arrogante e gli strofino i capelli
"Avevi dubbi, nerd? Sono il migliore"
"Lo so questo. Sei sempre stato il migliore" e mi sorride, quel sorriso angelico che non gli vedevo più fare, almeno non con me.
"Quindi quel povero cristo è cresciuto con te che gli dicevi di essere il migliore? Poverino" si intromette nella nostra conversazione capelli di merda.
"Ma smettila, non è cambiata la cosa" gli dico, ma sento delle braccia attorno a me e mi rigiro verso Deku. E' spaventato, perchè non sa chi sia questa gente.
"No, non volevo farti spaventare. Scusami" dice Kirishima "mi chiamo Eijiro Kirishima e sono un amico di questo qui" dice indicandomi.
Osservo come il nerd resta riluttante e gli accarezzo di nuovo i capelli.
"Puoi fidarti nerd, è buono"
"Davvero?"
"Si" e dopo questo si stacca e si avvicina alla mano che capelli di merda ha allungato verso di lui e ci appoggia la sua minuscola.
"Se Kacchan si fida di te, allora okay. Ciao" e gli rivolge un sorriso.
Tutti si mettono a fare qualche urletto, vista la tenerezza della scena, spaventandolo un po'.
"Calmate gli ormoni da mamme, lo spaventate se fate ancora quei versetti"
"Kacchan?"
"Oi"
"Ma che ci faccio io qui?"
"Bella domanda, Deku. Stiamo cercando di capirlo" dicendo questo, rivolgo il mio sguardo al professore, rimasto in silenzio a guardare la scena.
"Bakugou, sai che non potrebbe vederli"
"Lo so, ma ormai è fatta. Era spaventato e l'unico che conosce sono io"
"Questo lo so e non te ne sto facendo una colpa. Resterà con noi, oggi. A fine giornata vediamo come risolvere"
"Lo dico al preside" dice il segretario, che era rimasto tutto il tempo qui.
"Andremo avanti con la giornata, allenamenti e lezioni varie. Bakugou, sei d'accordo sul fatto che ti prenderai cura di lui, almeno per oggi?"
"Si. Avrei dovuto farlo comunque"
E così, riprendo il nerd tra le mie braccia, lo faccio sedere sulle mie gambe e riprendo ad ascoltare la lezione del professore con Deku affascinato dalla cosa.

Baby || BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora