DODICI

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Il primo suono che sento è l'urlo di rabbia di Fleur

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Il primo suono che sento è l'urlo di rabbia di Fleur. Anch'io sarei stata arrabbiata se fossi stata in lei. Qualcuno come me non avrebbe mai dovuto partecipare al torneo, figuriamoci vincerlo accidentalmente. Nessuna mia abilità era stata coinvolta in alcun modo. Sembrava truccato. Dopo l'indignazione di Fleur, il corpo studentesco scoppia in un applauso. O per meglio dire la sezione di Tassorosso. La mia casa è più che orgogliosa di avere uno di loro da chiamare vincitore, anche se nessuno di loro pensava che fosse possibile. Trovo Bianca in mezzo alla folla, che salta su e giù eccitata, tirando le braccia di Guglielmo e dei suoi fratelli per aumentare anche la loro eccitazione. Guglielmo applaude e fischia per me, e devo ammettere che il ragazzo Pazzi mi stava diventando simpatico. Lorenzo urla come un papà orgoglioso, riempiendomi di un caloroso amore che apprezzo. Giuliano preme le labbra in una linea decisa, ma applaude anche lui per me, e la cosa mi sorprende.

Mi volto a guardare gli ufficiali del torneo, incerta su cosa avrei dovuto fare dopo. In lontananza, in alto sopra il labirinto tra le nuvole scure della notte, tre scintille rosse si alzano per informare i funzionari della sua presenza. Francesco finalmente si arrende. Qualcuno mi afferra il braccio e mi tira su per una foto, anche se probabilmente semba che avessi appena fatto a pigni con un mostro sporco. Reeta Skeeter inizia a fare domande a cui riusco a malapena a rispondere in tutta quella confusione. Solo all'arrivo di Francesco, riportato dagli ufficiali del torneo,mi riesco a rilassare. Lo guardo accigliata e lui evita timidamente il mio sguardo. Avremmo dovuto vincere insieme, ma mi aveva ingannata.

I suoi occhi si alzano timidamente per sbirciarmi di nuovo, e quello sguardo è così innocente, così completamente diverso dal giovane severo che credevo di conoscere, che scopro di non riuscire ad essere arrabbiata con lui. No, invece, un sorriso adorna le mie labbra, e suscita un sorriso simile sul suo viso che fa tremare le mie viscere. Reeta mi ripete la stessa domanda per la terza volta, ma io non la sento. Sono troppo presa a guardare il giovane Pazzi.

Verso mezzanotte torno al castello con i miei amici

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Verso mezzanotte torno al castello con i miei amici. Lorenzo tiene pigramente il braccio intorno alle spalle della sua nuova fidanzata Clarice, ma bisticcia amabilmente con Giuliano sui meccanismi del torneo.

Dietro i fratelli, Bianca e Guglielmo si coccolano mentre camminano mano nella mano. Francesco era stato persuaso a trascinarsi leggermente al loro fianco, e a ritornare con noi. Pian piano rallento, con il peso della coppa del torneo che mi trascina giù, ma anche perché voglio prendermi un momento per guardare tutti i miei amici. Vecchi e nuovi. L'anno sarebbe finito presto e alcuni di loro non sarebbero tornati. Lorenzo è all'ultimo anno, così come Francesco. Un fitta agrodolce per la separazione dai vecchi amici e dai tempi felici mi riempie di desidero che tutto questo possa durare ancora un po '. Bianca si ferma, notando che sono rimasta indietro e si volta per chiedermi: "C'è qualcosa che non va?" Piuttosto che diventare una pozza di sentimenti sdolcinati e profondi, sollevo la coppa del campione per il manico, sentendo le mie braccia doloranti. "Dove diavolo dovrei tenerla?"

Delle risate si diffondono tra i miei amici. Giuliano cerca di nascondere la sua risata poiché era determinato a odiarmi fino a quando non l'avrei amato di nuovo. In modo più evidente, però, le labbra di Francesco si sono sollevate in un sorriso sincero. Apparentemente la mia frustrazione lo diverte. Sinceramente, adesso è colpa sua se devo portare quella maledetta coppa. Se avessimo vinto insieme, lo avrei costretto a riportarla al castello. Bianca tende il suo braccio libero per tirarmi vicino a lei. "Cammina con me. Ho dovuto sopportare di vedere la mia migliore amica che partecipava a tre pericolose sfide, e sono stanca di preoccuparmi così tanto per te!" "È vero" dice Guglielmo. "Si preoccupava senza sosta." "Stà tranquilla. Ho avuto la mia dose di momenti spericolati che basta per una vita. Non farò mai più qualcosa di pericoloso."

I miei amici lasciano un sospiro di sollievo alla mia promessa, ma con la coda dell'occhio vedo Francesco che mi guarda. Il mio cuore inizia a battere forte e sento la gola seccarsi. Forse non potevo ancora rinunciare del tutto al pericolo.

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Parole: 722

Champion of the Heart || Francesco PazziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora