Midoriya. Un ragazzo senza poteri, diverso da tutti.
La gente se ne approfitta di lui, soprattutto il suo "migliore amico" Kacchan, anche se se ne pentirà presto di tutti i torti rivolti a Midoriya...
Dolore e ingiustizia, i due aggettivi che descri...
Midoriya si stava avvicinando a me con quel collare ricoperto di piccoli diamanti, da cui pendeva una targhetta con su scritto kacchan.
<non sai quanto ho pagato questo bellissimo collare! Non vedo l'ora di vedertelo addosso kacchan caro. Prima pero ci dobbiamo cambiare>
Appoggio il collare sul comodino a fianco a me, per poi dirigersi verso una Busta appoggiata vicino alla porta, da cui estrasse dei pantaloncini attilillati di un nero lucido, con una catenella attaccata sul bordo.
<avanti kacchan, questo sarà l tuo vestiario per i prossimi 2 mesi!>
Due mesi!? Io avrei dovuto indossare quelle stupide mutandine da gay per due fottutissimi mesi?!
<DEKU SCORDATI CHE IO MI METTA QUELL OSCENITÀ, NON SONO UNO STUPIDO GAY COME TE CHE SI FA UN COJONE E UNA TROIA ALLO STESSO TEMPO!!>
quel suo sorriso divenne un espressione macabra, piena di odio e disprezzo, gli occhi prima pieni di eccitazione ora erano pieni di pazzia e di rabbia che presto si sarebbe sfogata su di me.
<tu... Razza di cane insolente... NON HAI ANCORA CAPITO CHE QUA COMANDO IO!
Mi saltò addosso estraendo un coltellino svizzero dalla manica, posizionandolo appena sopra il mio sopracciglio
<RAZZA DI CANE! TU QUI NON HAI ALCUN POTERE! NON HAI ANCORA CAPITO CHE SARÒ IO A FARTI PASSARE LE PENE DELL INFERNO PROPRIO COME TU HAI FATTO CON ME?! NON HAI IL DIRITTO DI DISOBBEDIRMI, NE DI SOVRASTARE LA MIA PAROLA, BASTA IL COLLARE OPPURE DEVO PRENDERE ANCHE UNA MUSERUOLA? !
appena detto questo squarcio la parte destra della mia faccia, creando un solco di sangue che mi fece urlare dal dolore.
<spero che questo basti per farti capire>
Mentre gemevo dal dolore, prese a svestirmi per poi mettermi quelle mutande orrende e agganciare il collare al mio collo, ed infine slacciare anche le manette che mi tenevano fermo sul letto.
<alzati kacchan, andiamo in palestra>
Mi alzai tremolante con la faccia cosparsa di sangue, seguendo izuku un po piegato su di me dal dolore, mentre usciva dalla stanza per dirigersi verso la fine di quel corridoio che sembrava essere collegato a tantissime altre stanze.
Lungo il corridoio c'erano Villain che entravano ed uscivano dalle camere, alcuni dicevano cose come
<*fischio*, che bella vittima che hai recuperato deku, me la farai provare, vero? >
Oppure
<il bianconiglio colpisce ancora! Ahahahah>
<grande capo, hai trovato proprio una bella troietta sta volta>
Tutte quelle frasi mi facevano gelare il sangue, vittima, troietta?
Attraversati diversi corridoi, arrivammo in una grande sala, piena di attrezzi da palestra. Appena mi fece sedere su una sedia legandomi ad un palo, chiuse la porta a chiave per poi venire verso di me.
<bene kacchan, iniziamo con la preparazione fisica, se farai il bravo questa sera posso anche risparmiarti, se invece farai i capricci la pagherai molto cara...>
Mi avrebbe risparmiato cosa?
Bene, ora ti leghero con delle catene mani e piedi, e poi ti appenderlo al muro, per poi iniziare la sessione di torture. Bene. Inziamo>
Fece per prendermi dal collare, ma mi tirai indietro, cercando di forzare la sua presa, non potevo sopportare l'idea di essere sottomesso da lui.
<kacchan non insistere... >
Continuai a tirare finché deku non tirò una strattonata molto potente, talmente tanto da farmi cadere ai suoi piedi.
<kacchan, mi spiace ma questa sera pagherai per le tue azioni, cerca di non guadagnarti altre punizioni, avrai capito che io non ho intenzione di andarci leggero>
Mi lasciai incatenare al muro, per poi vedere deku estrarre dalla borsa una macchinetta per tatuaggi
<iniziamo col marchiarti>
Accese la macchinetta e prese a tatuarmi qualcosa nella parte bassa del ventre. Dopo circa 2 ore la spense per poi prendermi uno specchio e mostrarmi il suo lavoro.
<ora sei mio hehe>
Sul mio ventre era scritto con una calligrafia molto curata bianconiglio, affiancato dal simbolo con cui spesso firmava i luoghi del delitto, quello del playboy
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Mentre fasciava il mio ventre, mi guardava soddisfatto. Finito il tutto si diresse verso una scatolina rossa ed estrasse una lunga frusta in quoio, con un sorrisino perverso in volto.
𝔸𝕟𝕘𝕠𝕝𝕠 𝕒𝕦𝕥𝕣𝕚𝕔𝕖 Allora... Ho deciso di spezzare questo capitolo, e difarne uno solo per la scena che verrà nel prossimo.avete capito che intendo. COMUNQUE TERREI A SOTTOLINEARE CHE ABBIAMO SUPERATO LE 200 LETTURE!!! grazie a tutti un bacione❤️🤣
