TREDICI

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L'anno è finito troppo in fretta

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L'anno è finito troppo in fretta.  Per la cerimonia di laurea sono stata con Bianca, Guglielmo e Giuliano sull'orlo della scogliera del parco del castello per guardare gli studenti del settimo anno partire per l'ultima volta sulle barche che al primo hanno gli avevano portati ad Hogwarts. 

Anche se saremmo dovuti tornare a casa con loro sul treno, Bianca pianse vedendo suo fratello diplomarsi e partire. Io a stento riesco a trattenere le lacrime che minacciano di uscire.  Lorenzo è come un fratello per me e mi sarebbe mancato non vederlo in giro per la scuola. 

E poi c'era Francesco ... mi dispiaceva vederlo partire, soprattutto perché sentivo che eravamo appena diventati una specie di amici.  O qualcosa del genere...

Calorosi saluti erano già stati scambiati con i ragazzi di Durmstrang e Beauxbatons. Hanno avuto una grande cerimonia d'addio. Sfortunatamente io non avevo stretto nessuna amicizia duratura con nessuo di loro.

Giugliano tenne il broncio per tutta la giornata. Se devo indovinare, è un po' come se Simonetta fosse morta per lui ora che è tornata in Francia ed ha deciso di continuare la sua relazione con Viktor. Una volta salita sul treno non lo trovo da nessuna parte, quindi probbabilmente era rinchiuso da qualche parte in uno scompartimento vuoto per riflettere sulle sue pene d'amore.

Cammino a mani vuote lungo il corridoio del treno, dietro di me Lorenzo si porta in spalla la Coppa, ed è fin troppo contento di poter portare l'oggetto al posto mio, perchè significa che può mostrarla in giro. Mi sento un pò come una figlia imbarazzata con il padre orgoglioso.

Finalmente troviamo uno scompartimento vuota e ci sedemmo tutti e cinque. Tuttavia, io sono l'inutile quinta ruota e mi rendo conto del mio errore non appena il treno esce dalla stazione.

Bianca e Guglielmo si rannicchiano insieme su un lato del.  Dall'altra parte, Lorenzo e Clarice si rubano baci quando pensano che nessuno sta guardando.

Cercato di non guardare nessuno, ma poi lo sbaciucchiamento diventa udibile e la risatina seducente di Bianca mi mette a disagio. 

"Penso, penso che uscirò per prendere un po 'd'aria."  Scappo in fretta dalla cabina prima che qualcuno possa protestare. 

Mentre cammino su e giù per i vagoni in cerca di un nuovo posto dove sedermi, comincio a temere sempre più che l'unica cabina disponibile sia quella di Giuliano. Qualunque altro posto sembra essere pieno.

Proprio mentre le mie paure stanno crescendo - quando capisco che avrei dovuto decidere tra trovare Giuliano o tornare dai miei amici in calore - trovo una cabina per lo più vuota tranne che per una persona.

Francesco.

Picchietto sul vetro, distogliendo lo sguardo dalla finestra e dai panorami pittoreschi della campagna inglese, poi scivolo dentro. "Non ho un posto dove sedere. Posso?"  Indico il posto vuoto di fronte a lui e inizio a sedermi.  "Prometto che non dirò una parola."

Champion of the Heart || Francesco PazziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora