Capitolo 60

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Questa distorsione è più noiosa di quanto pensassi: due giorni infiniti, letto-divano e divano-letto. Poi finalmente per gli altri 10 posso uscire un po' sulle mie gambe. Fare foto a ragazzi che fanno fatica è davvero molto divertente, vengono fuori dei capolavori degni di un ricatto in piena regola! Nel pomeriggio incarto il mio regalo per San Valentino e faccio i compiti rimanenti per rimettermi in pari, domani si torna a scuola.

Il mattino dopo mi alzo prima del solito, pensando che per prepararmi potrei metterci un po' più di tempo vista la mia momentanea goffaggine derivante dallo scivolone sul ghiaccio. Stephan già non c'è ed è strano. Lascio comunque il mio regalo sul suo cuscino, mi preparo e vado a scuola dove incontro Vanessa, raggiante e con gli occhi a forma di cuore.

Vane: Non puoi capire, Sofi -

Io: Mattia? -

Vane: Sì! Stamattina ho aperto l'armadio per scegliere i vestiti ed era pieno zeppo di fiori. Sono caduti tutti fuori e sotto c'era un bigliettino troppo dolce -

Io: Che carino, si capisce che è innamorato cotto -

Vane: Stephan che ti ha fatto? -

Io: Ancora non l'ho visto. Secondo me si è dimenticato! -

Vane: Come sei pessimista -

Finisce di raccontarmi del più e del meno ed entriamo in classe. Per tutta mattina niente messaggi, niente chiamate. Sento qualcuno in giro per i corridoi che parla del Milan, della partita di Domenica e dell'allenamento di stamattina. Magari si sta allenando e non può usare il telefono.

Ma chi sto cercando di convincere? Ci manca poco che messaggia anche durante la partita! Torno a casa nel pomeriggio e sulla porta trovo attaccata una foto: quella che Vanessa ha scattato a me e Stephan quando siamo venute per la prima volta a Milanello. Io con la maglia rossonera, visibilmente emozionata e Stephan con la faccia da foto coi tifosi. Come ha fatto a trovarla? Entro in camera con calma, appoggio lo zaino e sul tavolo è appoggiata la foto che gli ho fatto allo stadio, quando ha fatto goal. Ancora non ci conoscevamo.

Io: Ste, dove sei? Se ce ne sono altre in giro piango -

Mi giro e sullo specchio ci sono le prime foto fatte da noi al cinema, al suo compleanno e a Natale. Sul suo letto il mio regalo non c'è più, in compenso sul mio cuscino ci sono un'altra foto e un foglio. Mi avvicino e la prendo in mano: è quella che ci ha fatto Mattia mentre ci abbracciamo sulla neve. Prendo anche il foglio e lo apro. E' scritto a mano con tratto curato, per essere stato scritto da un maschio.

"Aspettavi un principe con un cavallo bianco, ne è arrivato uno con gli scarpini da calcio che corre nel fango, va bene uguale? Ti amo ♥"

Non sento gli occhi gonfi, ma sono certa che una lacrima sta per cadere nel vuoto dalla mia guancia. Esco in veranda e lo vedo contemplare il campo dove stanno correndo in 5 o 6 con sguardo assorto.

Io: Che fai? -

Sussulta, forse non mi aspettava così presto. Il suo viso si apre in un sorriso appena mi riconosce e lo sguardo perso in chissà quali pensieri svanisce.

Ste: Ehi, questa è per te -

Da dietro la schiena rivela una rosa rossa che mi porge con un piccolo inchino. Indossa un paio di jeans con una camicia bianca che risalta il suo fisico, appoggiandosi lungo il suo petto muscoloso.

Ste: Una sola perchè è il primo San Valentino che passiamo insieme, ad ogni anno che passa una in più -

Io: Grazie, è la sorpresa più bella che mi abbiano mai fatto. Spero di ricevere un intero mazzo di rose, un giorno -

Quasi non mi lascia finire che si precipita sulle mie labbra stringendomi forte a lui, era tanto che non lo faceva, che non percepivo tutto questo bisogno in un bacio.

Sussurra un "Lo spero anche io" contro le mie labbra e mi prende in braccio sollevandomi dalle cosce che fa incastrare attorno alla sua vita. Per la prima volta siamo alti uguali e tutto ciò mi porta inevitabilmente a volerlo più vicino, tanto che lascio cadere la rosa alle sue spalle per appoggiare le mani sul suo collo. Per tutto il pomeriggio dimentico il mio regalo floreale a terra, concentrata più sulle labbra calde e carnose del ragazzo davanti a me che ai fiori.

La sera mi porta fuori a cena e ridiamo tantissimo. Stephan prova a fare il romantico, ma alla fine è un simpaticone e questo suo lato esce sempre, anche quando prova a nasconderlo e a me piace tantissimo. Appena torniamo però, veniamo riportati alla realtà.

Allegri: Stephan, domani mattina allenamento mi raccomando, prepara la valigia che si parte: destinazione Inghilterra -

Ste: Sarà fatto, buonanotte mister -

Massimiliano fa qualche metro e si allontana, Stephan si gira e si mette a ballare. Perlopiù tenta di ballare.

Ste: Mi ha convocato olè olè mi ha convocato olè olè -

Io: Tranquillo eh -

Ste: Andiamo a fare la valigia olè olè -

Io: Ma tu odi fare la valigia! -

Ste: Fa niente olè olè -

Io: Hai mangiato funghi allucinogeni? -

Sale di corsa le scale, fa la valigia e la doccia continuando a dire olè olè. Va bene.

Io: Se nel sonno continui a dire olè olè vado dal mister a dirgli che stai male e domani non puoi partire -

Ste: Cattiva, non si ricattano le persone a San Valentino! -

//

Se Dio vuole dopodomani vado a Milanello, olè olè! Ahahah come ve la passate?

Domanda di oggi: avete una canzone che vi piace particolarmente e che volete consigliarmi di ascoltare? (anche più di una se vi va)

xx -G.

Predestined || Stephan El ShaarawyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora