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Stavo tornando a casa, distrutto dopo che nell'ora di educazione fisica, Michael Fletcher, della terza sezione, mi aveva tirato la palla rossa di gomma proprio sul naso. Era la settimana dello sport quindi la scuola aveva organizzato dei tornei di dodgeball tra le classi. Visto che non smettevo di sanguinare mi portarono in infermeria e dato che ero l'ultimo in campo la mia classe fu squalificata. Me ne andai da scuola prima che i miei compagni potessero picchiarmi. Ovviamente Kyle  mi aveva seguito. La sua motivazione?

- Se ti trovano e ti menano devo filmare no? Così poi quando arriveranno gli alieni posso mostrarglielo e far rapire Julian e i suoi amici così ci liberiamo di loro per sempre-.

Per spiegare, Kyle Jordan è il mio migliore amico dalla prima elementare e non so come adesso, in terza superiore, lo siamo ancora . La cosa che mi sorprende di più è che siamo entrambi ancora vivi: Kyle è la persona più spericolata che conosco e mi trascina sempre a fare cose stupide. Ha i capelli rossi e gli occhi blu con delle sfumature verdi. La carnagione chiara, ma il volto coperto da delle lentiggini aranciate. È poco più basso di me ma decisamente più forte e agile.

- Gallagher!- mi girai e vidi Julian.

Probabilmente sui vent'anni, nessuno lo sapeva: aveva ripetuto la terza superiore un sacco di volte. I capelli marroni unti erano attaccati al cranio e il viso deturpato dall' acne aveva perennemente un' espressione corrucciata. Due metri di muscoli mi fissavano dal fondo della strada. Merda.

-Gallagher sei morto –.

Gallagher, se non si fosse capito ,sono io. Mi chiamo Ian Gallagher. Magrolino,altezza nella media, capelli neri e occhi verdi. Sono il tipico ragazzino sfigato con lo stesso amico per tutta la vita. Nulla di speciale. Guardai Kyle e senza nemmeno dire una parola ci mettemmo a correre verso il bosco. Nessuno a parte noi ci andava, nessuno a parte noi ci si sapeva orientare.

-Merda, merda, merda – Kyle continuava a ripetere.

L'erba e il terriccio bagnato dalla pioggia della notte prima si sostituirono al cemento sotto i nostri piedi.

-Non capisco se stai citando i Goonies o se semplicemente non vuoi essere preso a pugni - dissi ridendo.

- Entrambi?- mi urlò lui di rimando mentre per un attimo ci separavamo per aggirare un albero.

- Kyle – chiamai – riconosci questo punto del bosco? -

- No ma... – aveva il fiatone- ma preferisco perdermi nel bosco che essere picchiato da Julian onestamente.- Non sapevo se ero d'accordo.

Mi ero distratto e inciampai in un sasso, finii di faccia nel fango. Mi misi seduto pulendomi la faccia con la manica della felpa, che schifo. Mi alzai con cautela avendo paura di essermi fatto male ma le mie caviglie erano apposto. Poi Kyle mi venne addosso e mi ritrovai con la faccia per terra di nuovo ma stavolta con il mio migliore amico sopra.

- Idiota alzati- lui si tolse da me e mi tese una mano per aiutarmi ad alzarmi. Gli presi la mano ma stavolta la faccia me la pulii con il cappuccio della sua faccia.

- Ahm...Ian? La vedi anche tu o sono pazzo?- mi chiese il rosso.

- Credimi in circostanze più semplici ti darei del pazzo ma la casa la vedo pure io -.

Chiamarla casa era un eufemismo. Una dimora gigantesca sviluppata su quattro piani a giudicare dalle file di finestre, la maggioranza con il vetro spaccato probabilmente dalle intemperie essendo che il cancello di ferro battuto più alto della metà della quercia alla mia sinistra sembrava non essere stato aperto da almeno un secolo. Mancava una grande porzione di tetto. L'edificio era in stile barocco e si capiva ,anche se era ampiamente in rovina, che un tempo doveva essere davvero magnifico. Anche il ferro del cancello era ampiamente decorato con dei motivi a spirali impressi nel metallo.

- Sfigati dove siete?! - la voce di Julian era fin troppo vicina.

- Kyle ci arrampichiamo?- gli chiesi guardandolo ma con già una mano e un piede sull' intricata gabbia di ferro che ormai proteggeva soltanto lo scheletro dell' antica dimora.

- In pratica mi stai chiedendo se preferisco un braccio rotto da Julian oppure fare un esperienza soprannaturale in una casa abbandonata dell' ottocento. E tu dovresti essere il mio migliore amico- disse scherzando – su andiamo-.

- Esperienza soprannaturale? Esageri. È solo una casa abbandonata.-

- Caro mio ma non ti ho insegnato nulla? Quello che la pensa così nei film horror è sempre il primo a morire-. Quel suo commento mi fece zittire. Arrivati in cima al cancello Kyle saltò giù, io finii di scendere sul ferro. Sentii dei passi da ovest quindi corsi vero il primo cespuglio che vidi tirandomi dietro Kyle. Ci accovacciamo dietro all' arbusto e misi una mano sulla mio volto e l'altra su quella del mio amico, per far diminuire il rumore dei  nostri respiri. Mi bruciavano i polmoni. Sentimmo dai passi. Intuii   che Julian e i suoi amici si fermarono davanti alla casa ma poi ripresero a correre. Aspettai per quella che mi sembrò un eternità e poi tolsi la mano dai nostri volti tirando un sospiro di sollievo. Poi scoppiammo entrambi a ridere e ci battemmo il cinque. Solo dopo un po' realizzai che ero seduto sull'asciutto nonostante la notte prima aveva piovuto, non ci detti molto peso magari semplicemente il temporale non era arrivato fin lì.

- Dai andiamo – Kyle si stava avviando verso l'edificio. -Cosa?! No. Assolutamente.

Andiamo a casa che stasera c'è "il ritorno dello jedi" ancora in TV. - protesto io.

Ma nulla da fare, lui è già praticamente sulla porta. Anzi la porta l'ha già aperta.

- Kyle cazzo dai andiamo a casa -. gli vado vicino. Mentre salgo sui gradini del portico il secondo scricchiola in maniera inquietante. Il mio migliore amico non accenna a muoversi verso casa quindi, vinto dalla curiosità, mi metto a curiosare in giro anche io.

Passando il dito sul ripiano sopra il cammino mi accorgo che non ce un velo di polvere. Strano. Guardandomi meglio intorno mi accorgo che in realtà tutta la casa è messa benissimo. All'interno non c'è una foglia secca o un rametto, nulla. Le condizioni interne sono di gran lunga migliori rispetto a quelle esterne. La casa è quasi immacolata. Sento un click dietro di me e mi giro, Kyle ha in mano un libro della libreria a cui ero passato affianco io. La libreria che era appena sparita

lasciando spazio a un corridoio con delle torce accese appese al muro. Kyle sembrava al settimo cielo:- preferisci ancora andare a casa a guardare star wars? -

- beh Leia in quel bikini dorato mi sembra più allettante di un corridoio buio che va verso il basso – risposi io. - Beh su questo hai ragione – disse lui – ma io vado lo stesso-.

- Senza di me moriresti probabilmente -. - Quindi vieni?– mi chiese lui guardandomi da già dentro la galleria. Sospirai e lo seguii. Non ci accorgemmo che la porta si chiuse dietro di noi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 26, 2021 ⏰

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