Pov Paride:
Quella mattina si era fatto una doccia veloce; aveva lasciato i ricci neri come la pece bagnati, poi si era infilato una felpa e un pantalone di tuta, nella speranza di passare inosservato. Le ragazze erano attirare sa lui, quindi passare in osservato era un grande traguardo; era abbastanza alto, con un fisico abbastanza muscoloso ma slanciato, la pelle ambrata , i capelli scuri e poi gli occhi azzurri che suonavano con tutto il resto. Dopo era andato a trovare un suo vecchio amico ,alla scuola che un tempo frequentava anche lui. Prima di esistere trasferito definitivamente all'accademia ovviamente; fin da quando aveva 9 anni frequentava l'accademia, ma ci era stato trasferito definitivamente solo a 16 anni. Quella mattina, mentre parlava con Kyle aveva incontrato degli occhi che non aveva dimenticato. Quegli occhi erano identici ai suoi; però non erano freddi , non erano di ghiaccio come i suoi , trasmettevano calore, trasmettevano purezza, trasmettevano speranza e lo attiravano in un modo che non riusciva a definire. Stranito da questo incontro pensò che fosse solo uno dei giochetti mentali di suo padre , così salutò Kyle e se ne andò in tutta fretta. Lasciando l'amico interdetto e stranito dal suo comportamento. Quello sguardo però non aveva lasciato la sua mente ;per tutta la giornata, se lo era persino sognato e poi la mattina seguente si era ritrovato a chiedersi se non fosse stato reale. Ultimamente aveva problemi a controllare questa cosa della sua mente , suo padre stava riuscendo ad insinuarsi in lui. Per questo decise che aveva bisogno di andare all'accademia ,ed anche se malvolentieri ci andò.(Sopra l'immagine dello sguardo che Paride non riesce a togliersi dalla testa)
Pov Ayle:
Uscirono dall'ospedale è tornarno in fretta a casa , Ayle chiese più volte una spiegazione; che ovviamente non gli fu data. Il che contribuì ,ad aumentare il suo nervosismo e la sua confusione. Arrivarono davanti a casa ed entrarono, i suoi genitori iniziarono a parlare fra di loro -Tesoro vai sopra a riposarti- gli disse la madre cordialmente, ma con tutta l'aria di essere un ordine. Ayle si prese la testa fra le mani ed esclamo -qualcuno vuole spiegarmi cosa sta succedendo?!- i suoi la guardarono sconvolti dalla sua reazione aggressiva, effettivamente non era da lei alzare la voce. Ma voleva assolutamente una risposta è per via del loro comportamento credeva loro avessero una spiegazione. È aveva ragione, infatti i genitori si scambiarono degli sguardi e fu il padre ad aprire la bocca per primo -meriti di sapere- prese la mano della madre -ma James...- disse quest'ultima , ma prima che potesse terminare il padre disse -hai visto anche tu cosa ha fatto-. La madre annuì e si arrese, -cosa ho fatto?- chiese Ayle era confusa. Forse loro sapevano cosa era quella cosa d'orata, questo però vorrebbe dire che è reale; non poteva essere reale. -Sediamoci tesoro- disse il padre incitandola ad andare in soggiorno, si spostarono in soggiorno; la madre e il padre si sedettero vicino sul divano e lei su una poltrona difronte a loro. La madre prese la mano del padre e sospirò -quindi?- chiese Ayle impaziente, -non volevamo dirtelo cosi- inzio la madre -ma vedi, noi ti abbiamo adottata- termino raccogliendo la forza necessaria. Adottata? Ma perché non gliel'ho avevano mai detto, tutto questo tempo si sono finto i suoi genitori.Le hanno mentito per tutto questo tempo! Ayle riusci a riacquistare lucidità e vide il volto addolorato di quelli che fino a quel momento aveva reputato i suoi genitori. Il padre gli prese la mano e gli disse -sei sempre nostra figlia e noi ti amiamo- lei non si ritrasse al suo tocco. In fin dei conti sapeva che quelli davanti a lei erano i suoi genitori e che l'amavano ,ma le avevano mentito per 17 anni. -Perché non me lo avete detto?- chiese seriamente confusa, -temevamo la tua reazione- spiega la madre mentre le prende l'altra mano. Li guarda entrambi comprensiva e dice -siete i miei genitori e anche io vi voglio bene, ma avreste dovuto dirmelo- poi li abbracciò entrambi. Loro ricambiarono l'abbraccio sollevati dal fatto che la figlia non si fosse infuriata, -cosa avevano i miei occhi e cosa era quella cosa d'orata? - chiese staccandosi improvvisamente dall'abbraccio e facendoli sussultare. Effettivamente questo non spiegava quello che era successo.
STAI LEGGENDO
Azzurro Ghiaccio
Fantasy~Quando il male e il bene si incontreranno sulla terrra; avranno l'anima riflessa negli occhi e il destino inciso sul cuore. Si innamorerano l'uno dell'altro, solo allora si avrà la fine o l'inizio. Solo quando il cuore più puro del paradiso, ve...