I missed you

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"ciao mio piccolo angelo custode, tremo mentre scrivo queste parole, e piango mentre ripenso a ciò che è successo. Sento che la colpa di tutto questo sia solo mia, perchè non sono riuscita a proteggerti. 
Come ogni pomeriggio, mi avevi chiesto di venire a fare un giro in moto con te, noi adoravamo farlo ricordi? Appena mi arrivava un tuo messaggio, io mi vestivo velocemente e uscivo di casa correndoti incontro per poi abbracciarti. Tu mi allungavi il casco che mi avevi regalato al mio sedicesimo compleanno, e dopo averlo indossato, salivo von te sulla moto e mi stringevo al tuo busto. Amavi quando mi tenevo a te.
Ciò che però mi rimaneva sempre impresso nella mente tutto il giorno tutti i giorni, era la tua dolce risata che facevi tutte le volte che mi sentivi gridare dalla paura poichè partivi senza avvisarmi, a tutta velocità. E così passavamo i nostri pomeriggi, a ridere e scherzare su quella moto che tanto amavi guidare. Abbiamo visitato così tanti posti con quel veicolo. Ricordo ancora quando ti eri persa, perchè testarda come sei sempre stata, non volevi utilizzare google maps per andare al cinema insieme, e così finimmo in un piccolo boschetto. 
Io ero completamente impaurita per via di tutti quei enormi insetti, mentre tu camminavi in giro per il bosco a cercare una via di uscita.
Ad un certo punto ti persi di vista, i miei occhi si fecero lucidi quando notai che non rispondevi alle mie chiamate. Urlavo il tuo nome più volte, ma di te nessuna traccia. Ma poi, come se niente fosse, tornasti da me preoccupata poichè mi sentivi urlare e ridacchiando mi dissi che avevi trovato qualcosa di migliore del cinema.
Era un laghetto limpidissimo circondato da fiori di numerosi colori e cespugli verdissimi.
Decidemmo di passare la giornata lì, noi due sole, mentre guardavamo il panorama e ascoltavamo il cinguettio degli uccellini che volavano sull'albero dietro di noi. Io ero stesa sul prato con la testa sulle tue gambe, mentre tu mi accarezzavi i capelli appoggiata con la schiena ad un albero.
Penso sia stato il nostro momento più bello sai? Avevamo solo 17 anni.
Ogni volta che andavamo in moto, ti sgridavo sempre perchè guidavi troppo veloce e ogni volta rischiavamo di fare un incidente, ma tu, con quella tua risata stupenda, mi rispondevi che ero il tuo piccolo portafortuna, ed era solo grazie a me se eravamo ancora sane e salve.
Ridevo sempre anche io a quella tua affermazione, ma amavo quando mi chiamavi così.
Tu invece sei il mio anglo custode, perchè mi hai sempre protetta da tutto e tutti fin da quando eravamo piccole. Alle medie avevi tirato un pugno a quel bullo che mi prendeva in giro perchè non avevo più la mamma, oppure in seconda superiore eri andata a casa di un ragazzo che aveva ferito i miei sentimenti, solo per insultarlo e dirgli che non mi meritava.
Hai fatto così tanto per me, per questo mi sento terribilmente in colpa. Quel dannato pomeriggio, avevo rinunciato al nostro solito giro in moto perchè dovevo studiare, e tu sempre con la tua dolce e pacata voce mi dissi che mi avresti chiamata la sera, quando saresti tornata dal giro. Sentivo il tuo sorriso attraverso il telefono, tanto che sorrisi anche io. 
Quella sera, effettivamente ricevetti una chiamata, ma non eri tu, era tua mamma.
Quando risposi, non mi lasciò nemmeno salutare, che mi disse subito del tuo incidente in lacrime e con la voce spezzata.
"un camion l'ha colpita, è in condizioni gravi in ospedale Sua, i medici non sanno se ce la farà" 
Queste parole risuonavano nella mia testa come un forte rumore. Il mio viso si trovò improvvisamente bagnato e il mio cuore batteva all'impazzata, come se volesse uscire per correre da te. Mi feci dire in che ospedale fossi, e corsi più veloce che potevo da te. 
Sentivo le mie gambe cedere, il mio fiato farsi corto e il mio cuore esplodere per il dolore che provavo, ma non potevo fermarmi. Io dovevo lottare per te, e tu dovevi farlo per me.
Quando finalmente arrivai all'ospedale, entrai nella tua stanza e vidi te, stesa sul quel lettino ricoperta di ferite, sangue, flebo e altri tubicini per farti respirare. Sentii il mio cuore spezzarsi.
Io, il tuo piccolo portafortuna, non ero riuscita a proteggerti, come invece facevi tu con me. Non mi sentivo più il tuo portafortuna, ma la causa del tuo terribile incidente. 
Se fossi venuta insieme a te, ti avrei sgridato come al solito e tu non saresti finita così.
Tua mamma, appena mi vide disperarmi accanto a te, mentre ti tenevo la mano che tu non stringevi più come facevi di solito, mi abbracciò stringendomi a lei.
Ricordo quel tipo di abbraccio, era lo stesso che ci dava da piccole quando ci facevamo male mentre giocavamo. Da quando avevo perso mia madre, la tua mi aveva accolto in famiglia prendendosi cura di me.
Dopo un bel po' di tempo, le mie lacrime cessarono, mi sentivo vuota, e mi odio tantissimo, perchè nonostante io venissi a trovarti ogni giorno in ospedale, non riuscivo mai a guardarti in viso.
Il tuo viso era pieno di ferite e lividi, di cui mi attribuivo la colpa, e guardandoti avevo la costante paura che tu potessi essere delusa da me per non averti protetto.
Mi prendevo sempre meno cura di me, tutti mi deridevano a scuola per le mie condizioni, io però pensavo solo a te e ripensavo anche alle ultime parole che ci eravamo dette. Io, che quel pomeriggio aspettavo solo la sera per sentirti di nuovo, sentii invece il mondo schiacciarmi più e più volte.
sono passati due anni ormai, ma continuo a venirti a trovare in ospedale. Ogni giorno prendo la tua mano, sperando di sentire le nostre dita intrecciarsi come tu amavi fare.
Ti leggevo il nostro libro preferito, cantavo la nostra canzone preferita, ti raccontavo tutto ciò che accadeva a scuola o nella vita privata, ma tu non davi segni.
Un giorno, quando arrivai nella tua stanza alla solita ora dopo scuola, trovai il tuo lettino vuoto.
Il panico prese possesso del mio corpo, iniziai a piangere e cercarti ovunque, avevo una terribile paura di averti perso per sempre, e di non averti potuto salutare come si deve. A distrarmi dai miei pensieri però fu una voce, una molto familiare.
"ti sono mancata, mio piccolo portafortuna?" E quando mi girai, ti trovai lì, dietro di me, con quel tuo stupendo sorriso che tanto amavo. Ti corsi incontro e ti abbracciai forte.
"si Siyeon, mi sei mancata" 
Forse è vero, io sono il tuo piccolo portafortuna."

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Salve a tutti, come avete letto dal titolo questa era una one-shot, quindi un racconto breve presente in una sola pagina. Questa è la mia prima one-shot quindi spero vi sia piaciuta, vi invito inoltre a dare un'occhiata alle mie altre storie <3 <3 

One-shotLucky charm / SuayeonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora